Arpètt

Val Verzasca

foto: Arpett

Adagiato su di uno scenografico ballatoio, Arpètt (Alpetto sulle vecchie mappe) è un alpeggio dimenticato della Val Carecchio. Le baite, in discrete condizioni, sono avamposto dei cacciatori i quali mantengono ancora percorribili alcuni degli antichi percorsi su questo versante: la mancanza però di una cartografia che ne riporti il tracciato rende questi sentieri un complesso dedalo da risolvere. Sono ambienti selvaggi che per essere attraversati richiedono tempo ed esperienza di luoghi difficili senza traccia.

Arpètt da Bardughè

E' l'accesso più semplice e normalmente utilizzato dai cacciatori. Non presenta problemi di orientamento in quanto, pur mancando di traccia, si svolge per pendii aperti senza difficoltà. Bardughè è servita da una filovia che consente di risparmiare la lunga salita da Vogorno.


  • difficoltà: T4
  • dislivello: 600m (+350m)
  • tempo: 2,30h

Da Bardughè (1639m) per sentiero segnato ci si alza verso il Pizzo di Vogorno. Dove il sentiero lascia l'erto costone per dirigersi verso la cresta NW del Pizzo di Vogorno si prende la deviazione segnata (2140m ca) che verso sinistra conduce alla sella 2150m ca (1,30h); lasciato il sentiero che prosegue in piano verso NE ci si abbassa senza traccia nella conca di pietrame sino alla quota 2011m: qui piegando a destra si abbandona il bacino di Arpètt per scendere su prati e gande parallelamente al fianco NE della costola rocciosa che termina sulle baite 1791m. Verso quota 1850m ca ci si dirige a sinistra alla base della parete rocciosa dove si individua una buona traccia (roncolate) che correndo al piede della parete raggiunge le baite di Arpètt 1791m (2h).

ottobre 2016

Arpètt da Laghetto

Laghetto è uno stagno curiosamente ubicato sulla movimentata cresta che chiude la sinistra idrografica della Val Carecchio. Riportato sulla Cns, si raggiunge con un percorso non difficile ma tortuoso che, sebbene con radi segnavia, presenta qualche difficoltà di orientamento. Oltre Laghetto ogni traccia svanisce: è comunque possibile raggiungere Arpètt traversando le selvagge bastionate settentrionali di Pinell dapprima per ripidi boschi quindi, raggiunto un antico collegamento con l'Alpe Viciüm, lungo laboriose cenge che aggirate lo sperone 1509m portano alla vasta conca di Arpètt. E' un percorso impegnativo e complesso per il terreno e l'orientamento. Il rientro meno problematico da Arpètt avviene via Bardughè per la sella 2150m ca lungo il percorso sopra descritto.

note: Piano del Monte è stato raggiunto transitando da Sasso di Ca: data la completa scomparsa del sentiero è consigliabile passare da Corte del Cane (non verificato)


  • difficoltà: T6-
  • dislivello: 1400m (+350m)
  • tempo: 5,30h

Da Lavertezzo (536m) si sale a Rancone dove, abbandonato il sentiero, si rimonta una costa erbosa senza traccia rintracciando poco sopra il vecchio sentiero. Lo si segue transitando da Corte del Cane e Sassello sino a Piano del Monte (1100m – 1,30h). Da Piano del Monte si sale per la dorsale boscosa seguendo i radi ma utili segnavia blu, e superato il ripiano 1178m (grosso ometto) si giunge ad una prima fascia rocciosa (1220m ca) sulla cui sommità si trova un masso appuntito; da qui ci si sposta verso destra (versante Verzasca) e si segue una bona traccia che percorre una lunga cengia boscosa (1260m ca), ed ignorando una deviazione sulla sinistra si prosegue per la cengia che in salita conduce ai ruderi di Tiée (1340m ca – 2h).

Ci si riporta sul filo della dorsale, e passati da un altro grosso rudere imboscato si torna sul fianco verzaschese dove la traccia conduce ai resti di una scalinata (1480m ca) oltre cui in breve si giunge alla radura di Laghetto (1524m – 2,30h).

Si prosegue senza alcuna traccia né segnavia per il filo di cresta sin dove si restringe definendo una sella al piede di una parete rocciosa: poggiando a sinistra (versante Carecchio) si sale per facili rocce e vegetazione dirigendosi alla parete settentrionali di Pinell: ci si alza sino al piede della parete (1700m ca) dove passa la traccia che giunge dall'Alpe Viciüm. Si segue in discesa la traccia che verso E, lambendo sempre la base della parete, conduce ad un canale roccioso che si supera senza difficoltà (1650m ca). La traccia prosegue obbligata e superato un secondo canale al piede di ripide placconate (1610m ca). Poco oltre si giunge ad un ripido sperone: si sale senza traccia per circa 50m, si traversa in quota oltrepassando lo sperone quindi ci si abbassa su terreno ripido per 30m ca (traccia e roncolate) raggiungendo la successiva cengia (1630m ca) che consente di superare senza problemi la successiva parete rocciosa. La traccia scompare: si supera l'ultima costola boscosa tra blocchi e vegetazione senza perdere troppa quota entrando così nella conca di Arpètt, dove verso quota 1680m ca si recupera una buona traccia (roncolate) che nella fitta macchia di ontanelle consente di raggiungere le baite di Arpètt 1689m (5h). Sempre per buona traccia, con ampio arco si percorre il versante destro orografico della conca giungendo al caratteristico terrazzo sospeso di Arpètt 1791m (5,30h). Per raggiungere Bardughè ci si porta nella conca a NE della costola rocciosa che domina le baite, si risale dapprima al piede della parete (traccia e roncolate), quindi per gande e prati ci si alza alla quota 2011m dove, per aperta pietraia, si rientra nel bacino di Arpètt e si raggiunge la sella 2150m ca (muro a secco) dove transita il sentiero segnato che giunge da Bardughè.

ottobre 2016

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376484489160299649#6376484485643975586

Pizzo di Vogorno: Via Laghetto und Arpètt - Zaza

riferimenti:

  • Guida delle Alpi Ticinesi: dal Cristallina al Sassariente (Brenna - 1993)
  • Alpi-ticinesi.ch