Da Cortavolo (350m – Caslet su Cns) si segue il sentiero pianeggiante che, superato la valletta che scende a Megolo di Mezzo, raggiunge un isolato rustico. Da qui si abbandona il sentiero e su rade tracce ci si alza per il costone boscoso sulla destra idrografica della valletta fin verso quota 550m, dove si piega a sinistra (E) e transitati sotto delle fasce rocciose si raggiunge una carbonera. Si piega a destra e si riprende a salire, e per facili cenge si ritorna sul costone dove si raggiunge un rudere abbastanza grande (630m ca). Ci si porta sull'orlo del costone e lo si risale, su traccia che alterna tratti evidenti ad altri scomparsi. Rimanendo sempre prossimi al filo, con solo brevi deviazioni, ci si alza sin verso quota 750m ca e per sentiero evidente si piega brevemente a sinistra portandosi al di sotto di una fascia rocciosa: mantenendo sempre la buona traccia la si rimonta aggirandola sulla destra, quindi se ne percorre la sommità, da destra verso sinistra, fino al piede di un terrazzo boscoso; ci si alza raggiungendo l'ampio terrazzo (Pian dei Morti, 900m ca), si traversa verso sinistra (SE) e superato un ometto si raggiunge un'ampia conca da cui transita il poco visibile sentiero che giunge da Albare. Non resta che risalire la valletta per vaghe tracce portandosi in breve all'abbandonato ma ancora conservato Loraccio (1010m – 2h).
Dalle baite ci si porta ad W, verso un'ampia forra, e si individua una buona traccia che, con traverso ascendente, prosegue verso W sino a superare senza difficoltà la forra sulla sua testata; la traccia prosegue e conduce ad una seconda forra, meno marcata, che si supera anch'essa senza difficoltà raggiungendo quindi il nutrito gruppo di ruderi di Pian degli Elbi (1210m ca – 2,30h).
Dai ruderi ci si porta sul versante della Valle dell'Arsa, e piegando a destra (N) sui resti di una mulattiera si raggiunge un buon punto panoramico poco sotto gli alpeggi. Da qui, verso sinistra (SW) dopo un breve traverso sulla testata di un vallone ci si porta sul ripido costone boscoso dove il sentiero, reperibile a tratti, si abbassa con numerosi risvolti. Poco sotto la traccia diviene meglio definita, e seguendo vecchi e radi segnavia gialli si transita da una carbonera (1000m ca) e ci si abbassa velocemente sino al segnato Sentiero Beltrame ed in breve alle ristrutturate baite di Castello (730m) circondate da castagni secolari. Non resta che seguire dapprima la strada sterrata, quindi il sentiero segnato che riconduce a Cortavolo (1,30h).
novembre 2015