Laida Weg

Valsesia

foto: Tagliaferro, parete N

La vasta parete nord del Tagliaferro è interrotta da una larga cengia, sorprendentemente regolare e continua, che dalla cresta NE giunge sino alla cresta NW con un percorso camminabile senza alcuna difficoltà: Laida Weg viene chiamata dalle popolazioni Walser del luogo, cioé "brutta via". Gia intuibile da Rima guardando la parete, e ben disegnata sulle mappe, la cengia, lunga poco meno di un km, è facilmente accessibile dalla cresta NE che si raggiunge dalle alpi di Scarpia risalendo una conca di pascolo oggi abbandonata; alpinistico invece l'accesso dalla cresta NW: la cengia infatti raggiunge, con un canale di pietrame misto (gneiss, serpentino, marmo e quarzo) il dentellato filo di cresta tra un'affilata serie di lame e spuntoni, sui quali transita una splendida e classica via di scalata al Tagliaferro.

Si descrivono i due accessi: quello escursionistico obbliga a rientrare dalla via dell'andata, quello alpinistico consente invece di effettuare un anello e di percorrere il tratto meno impegnativo della cresta NW.

Laida Weg da Scarpia di Sopra

Le difficoltà sono unicamente di orientamento: dapprima nell'attraversamento della fascia di ontanelle subito a monte di Scarpia di Sopra, quindi nell'assenza di traccia lungo l'ampia conca pascoliva che conduce alla cresta NE. Ad oggi (2016) il passaggio della fascia di ontanelle è stato trovato ben pulito e con una discreta traccia. Consigliabile un casco, da indossare durante il percorso lungo la cengia. Da evitare in caso di pioggia: la cengia è la naturale gronda della vasta parete soprastante.


  • difficoltà: T4
  • dislivello: 1350m
  • tempo: 4.30h + 3h

Da Rima (1411m) si segue il frequentato sentiero 296, per abbandonarlo ad un bivio e seguire a sinistra il sentiero 318 che conduce al Passo del Gatto. Superata Scarpia di Sotto (1712m) si raggiunge Scarpia di Sopra (1916m – 1.15h).

Si sale senza traccia la breve dorsale erbosa a NW delle baite sino al limite della fascia di ontanelle, dove si individua una discreta traccia (roncolate) che sale con numerosi risvolti in direzione di un gradino roccioso, per poi piegare a destra e raggiungere una piccola pietraia di grossi blocchi (2050m ca); da qui si prosegue a vista: occorre raggiungere la cresta NE del Tagliaferro, in corrispondenza di una rampa erbosa un centinaio di metri sotto un isolato e ben visibile dente roccioso. Si rimonta quindi la conca senza percorso obbligato sino alla rampa erbosa: la si rimonta sino al filo della cresta NE lungo il quale si trova l’inizio della cengia (2450m ca, bolli rossi – 3h). Si percorre la cengia, che negli ultimi metri diviene un canale di pietrame misto che conduce alla dentellata cresta NW (2750m ca – 4.30h). Il ritorno avviene per il medesimo percorso.

settembre 2016

Laida Weg dal Colle Mud

La cresta NW del Tagliaferro è una classica via alpinistica che dal Colle Mud conduce alla vetta con una scalata interessante e di impegno. E' possibile accedere alla cengia percorrendo parte della cresta, con difficoltà crescenti (fino al III+) e su roccia progressivamente più solida e divertente, con diversi tratti estetici ed estremamente aerei.

Necessaria una corda da 30m e materiale da assicurazione: questo settore della via è interamente da attrezzare, ma in buona parte può essere percorso in conserva con le dovute cautele.


  • difficoltà: PD+ (III+)
  • dislivello: 1350m
  • tempo: 8h per l'anello

Da Rima (1411m) si segue il frequentato sentiero 296, che transitando dalle baite di Valmontasca (1821m) e dall'Alpe Vorco (2133m) raggiunge il comodo valico del Colle Mud (2324m - 2.30h).

Dal colle (lapidi) si rimonta la dorsale erbosa raggiungendo un risalto, che si scala (I) su erba e roccette non sempre solide; spostandosi verso destra ci si porta sul filo della cresta NW, raggiungendo per rocce non sempre affidabili un piccolo torrione rossastro che si aggira a destra, oltre cui la cresta torna brevemente erbosa. verso quota 2600m si percorre un corto tratto affilato seguito da un breve risalto, quindi dopo un altro tratto erboso la cresta s'impenna decisa: la si scala per buone rocce (II-III+) sino ad un tratto orizzontale, che su roccia eccellente si percorre tra affilate lame e spuntoni, e con stupendo percorso aereo (II) si raggiunge quota 2750m ca (5h), dove da sinistra giunge il canale di pietrame che dà accesso alla cengia.

Si scende per il canale e si percorre la cengia, che con comodo cammino, in lieve discesa, porta sino alla cresta NE (2450m ca - 5.45h). Seguendo dei bolli rossi ci si abbassa a destra verso un canale di erba, portandosi così sulla vasta pietraia: senza più bolli si scende verso E, e mantenendosi sul margine settentrionale (sinistra orografica) della pietraia si scende a vista in direzione delle visibili baite di Scarpia di Sopra (può essere conveniente scendere con un ampio giro orario sfruttando la valletta più orientale della conca). Si raggiunge una piccola pietraia di grossi blocchi al culmine della fascia di ontanelle (2050m ca): il sentiero si individua nei pressi di un grosso masso (identificabile anche dall'alto avendo una faccia verticale che termina vagamente a punta); ci si abbassa quindi tra le ontanelle, passando dapprima al piede di un gradino roccioso e quindi con percorso diretto lungo la poco accennata dorsale che, spoglia negli ultimi metri, raggiunge Scarpia di Sopra (1916m - 7h).

Non resta che seguire il sentiero segnato (318) che transitando da Scarpia di Sotto (1712m) si ricollega col sentiero 296 per il quale si scende a Rima (8h).

settembre 2016

album fotografico:

Laida Weg - set2016

riferimenti:

  • Sci Alpinismo Valsesia - Monte Rosa (Maffeis, 2003)
  • Hikr