Val Bavona
foto: la cresta SSE della cima SE dei Pizzi di Valerì
E' tra le montagne più panoramiche della Val Bavona. Nonostante venga sopravanzata in altezza da molte altre. la sua posizione la rende un privilegiato balcone su tutte le cime della valle e sugli scoscesi fianchi in cui l'occhio attento può cogliere il fine mosaico di quei lembi erbosi protesi nel vuoto su cui sorgevano i mitici "alpeggi della fame", vero richiamo e stupore della Val Bavona.
I Pizzi di Valerì (nome mutuato dai valerì, i ripidi canali che dalle creste scivolano veloci verso valle) sono riportati sulla CNS come due rilievi: la cima NW (2409m) e la cima SE (2447m) affiancata a meridione da un ulteriore rilievo minore precipite sulla Val Calnegia. Sono molto raramente visitati. Uno dei possibili percorsi di salita porta a conoscere il sorprendente Scrann, una scalinata eretta per superare un dirupato risalto ed accedere all'Alpe Nassa: un incalzare di gradini serrati l'un l'altro, tessuti a fila stretta e tortuosa tanto addossati alla parete da apparire incerti e barcollanti.
Sino alle cascine di Corte Grande dell'Alpe della Crosa vi è un buon sentiero, oltre ci si muove su terreni ripidi privi di traccia con tratti di fastidiosa bassa vegetazione e placche da aggirare; la cresta SSE della cima è di facili blocchi appoggiati che offrono una facile e divertente progressione (I).
difficoltà: T5-
dislivello: 1800 m
tempo: 5.30 h
quota max: 2447m
Da Foroglio (682m) per mulattiera ben segnata si sale a Puntid (886m) e si percorre tutta la Val Calnegia. Per una lunga serie di gradini ci si alza sino al pianoro con le baite di Gradisc (1714m - 3h), da dove si prosegue la salita verso i Laghi della Crosa. Verso quota 1850m ca ad un poco evidente bivio si prende il sentiero che verso destra (E) perde leggermente quota ed attraversa il Ri della Crosa e, per facili cenge, conduce alle cascine di Corte Grande della Crosa (1903m). Dalla cascina superiore si attraversa la pietraia verso NE, quindi piegando a destra (SE) si percorre una larga ma erta cengia erbosa ingombra di rododendri e ginepri che si conclude con un passaggio obbligato sotto un basso tetto roccioso poco sopra un grosso roccione isolato (2000m ca): si entra così sulla destra idrografica dell'ampio vallone che scende dal fianco occidentale dei Pizzi di Valerì. Lo si rimonta tra fasce erbose e brevi placche rimanendo sempre in destra sino alla pietraia di quota 2150m: qui si traversa a destra (E), si scavalca il piede della cresta SSW della cima (caratterizzata da una prua squadrata aggettante) e si entra nel canale tributario più orientale; sempre su terreno ripido ma privo di difficoltà si guadagna quota sino a sbucare alla massima depressione della cresta SSE (2380m ca). Se ne segue il filo di grossi blocchi e placche (I) sino alla sommità, dove un grosso blocco pianeggiante segna la vetta della cima SE dei Pizzi di Valerì (2447m - 5.30h).
settembre 2022
L'intaglio di Forco si raggiunge su buona traccia, faticosa ed assai ripida già da Foroglio, che porta a conoscere la sorprendente scalinata di Scrann e gli ombrosi boschi dell'Alpe di Nassa. Da Forco vi sono solo labili e saltuarie tracce di animali, ed occorre risalire la ripida cresta E dapprima tra l'estenuante bassa vegetazione, quindi per terreno più aperto ma con tortuosi aggiramenti dei brevi risalti. E' un percorso diretto, privo di significative difficoltà ma alquanto faticoso.
difficoltà: T4
dislivello: 1800 m
tempo: 4.30 h
quota max: 2447m
Da Foroglio (682m) si sale per buon sentiero alle cascine di Semacorte (A Simacort, 1120m ca), quindi si prosegue guadagnando quota e superato il Ri di Nassa (1220mca) si rimonta l'erta costola che, passando dalla scalinata dello Scrann (1350m ca), conduce all'abbandonata Corte di Fondo di Nassa (1590m ca); qui si lascia il sentiero che sale a Corte di Mezzo per seguire quello che, poco battuto, verso sinistra (W) sale al centro del vallone sino alla Ganna di Nassa (1850m ca): se ne risale al margine fin verso quota 2000m, quindi si devia verso S puntando all'evidente intaglio (dei due, quello a destra) nella cresta E della cima SE dei Pizzi di Valerì. Per tracce ripide si risale il canale erboso sino all'intaglio di Forco (2085m).
Da Forco si poggia sul fianco meridionale della cresta E della cima SE, e dapprima per ripidi lembi invasi da cespugli, quindi su terreno progressivamente più pulito si guadagna quota; verso quota 2200m ci si porta prossimi al filo della cresta e con facile ascesa tra roccette ed erba si raggiunge la cima SE dei Pizzi di Valerì (2447m - 4.30h).
settembre 2022
riferimenti:
Guida delle Alpi Ticinesi: dal Gridone al Passo del San Gottardo (Brenna - 1993)