Pizzo di Varallo
Valsesia
foto: Oro di Vei
il Pizzo di Varallo è una panoramica cima minore che emerge dai boscosi pendii che, oltre la Sesia, cingono Varallo a SW. Servita da un buon sentiero, segnato e mantenuto, nasconde sui ripidi versanti un nutrito numero di alpetti, ubicati in posizioni talora inattese ed i cui sentieri di collegamento sono oggi in buona parte svaniti. Tra questi il più significativo è Oro di Vei (o Or d'Avei, orlo degli abeti bianchi), una piccola cascina ancora in sesto , da cui, con intuito, è possibile alzarsi per boschi dimenticati sino alla vetta del Pizzo.
Pizzo di Varallo dall'Oro di Vei
Sino all'Oro di Vei la traccia, alquanto effimera, è comunque ancora reperibile; oltre occorre muoversi lungo tracce di selvatici cercando i passaggi migliori per superare le due forre ed il gradino roccioso che sostiene le Piane del Pizzo. Per la vetta occorre affrontare infine un breve ma ripidissimo e malagevole tratto che, pur non particolarmente esposto, richiede attenzione.
difficoltà: T4+
dislivello: 750m
tempo: 2.30h
quota max: 1193m
Da Crevola (450m) si percorre il sentiero segnato per la Sella di Gamarra sino al pianoro con ruderi di Barca (720m ca), dove si lascia il sentiero per seguire una traccia che, a destra, prosegue pianeggiante e superate altre cascine diroccate taglia il ripido fianco giungendo al Rio della Valle (720m ca). Superato il rio, ci si alza per una ripida dorsale boscosa (resti del vecchio sentiero) giungendo quindi sul terrazzo di Oro di Vei (Or d'Avei, 778m Igm- 1h).
Ci si alza senza traccia, per traversare quindi a destra su tracce effimere superando la prima forra (820m ca) e quindi la seconda (890m ca), giungendo ad un gradino roccioso che, tortuosamente, si risale direttamente per tracce di animali sino a guadagnarne la poggiata sommità da cui, in breve, si giunge alla pianeggiante betulleta delle Piane del Pizzo (1010m ca), dove si trova un rudere di alpe. Dall'alpe si traversa in quota verso SW portandosi al piede della strapiombante parete rocciosa del Pizzo: aggirandola a destra ci si porta sul fianco N del Pizzo, dove per una breve ma ripidissima rampa erbosa, tra cespugli e rade piante, si sbuca infine sulla panoramica vetta del Pizzo (1193m Igm - 2.30h).
gennaio 2023
riferimenti:
Valsesia e Monte Rosa: guida alpinistica, artistica, storica (Ravelli - 1924 [2011 rist])