Valle Anzasca
foto: Alpe Calamacchio
L'Alpe Calamacchio, posta sulla dorsale orientale della Cima d'Ovac, si adagia su di un tranquillo pianoro - insolitamente ampio e pianeggiante per queste zone - apparendo come un'isola sospesa sulla valle verso cui s'affaccia, la Val Segnara, un mondo fatto di ripidi boschi e canaloni sul cui fondo scorre il torrente stretto nelle sue gole. Ormai ridotta a rudere, Calamacchio ostenta con stanca fierezza gli ultimi puntoni della travatura del tetto, rimasti a sostenere null'altro che sé stessi ed una memoria da cui non giunge più alcuna eco.
Il versante che dall'Alpe Calamacchio scende in Val Segnara ospita due altri alpeggi: l'Alpe Taiole (Tagliolo su Rabbini) e l'Alpe Storna, quest'ultima ancora mantenuta e utilizzata dai cacciatori. Il sentiero che dal ponte sul Rio Segnara si alza per il ripido versante boscoso è ancora in massima parte reperibile (alcuni segnavia di vernice) ma in diversi tratti deve essere ricercato. Rimanendo sul percorso corretto, non si incontrano difficoltà significative né tratti esposti.
difficoltà: T4-
dislivello: 1000m
tempo: 3.30h
quota max: 1545m
Dal ponte sul Segnara (550m) presso i Patelli si prosegue per la strada forestale, poi sentiero, che s'inoltra lungo la destra idrografica della Val Segnara. Superati i ruderi dell'Alpe Pianezza (740m ca) si giunge ad un bivio: lasciato il sentiero che sale all'Alpe Camino si prosegue prossimi al torrente sino ad un ponte (750m ca) che consente di portarsi sulla sx idrografica dove si intercetta un buon sentiero. Lo si segue dapprima verso sx (S) quindi con un ampio giro si guadagna quota per la dorsale boscosa, sin verso quota 900m ca dove verdo dx (N) si supera una vallecola giungendo pochi metri sopra le diroccate cascine dall'Alpe Taiole (900m ca - 1.30h).
Dall'Alpe Taiole ci si alza per la larga dorsale boscosa, si tocca una carbonera (1060m ca) sino ad una sella con pietraia (1200m ca), dove il sentiero devia a sx e con giro in senso orario, superata una sorgente, riguadagna la dorsale a monte di un risalto. Proseguendo sulla dorsale si giunge alla riattata baita dell'Alpe Storna (1395m - 3h).
Poggiando verso w si riprende il sentiero che, non sempre evidente, mantenendosi sul filo della dorsale sbuca all'ampio pianoro dell'Alpe Calamacchio (1545m - 3.30h).
maggio 2024
Una vecchia traccia, ora abbandonata ed in parte cancellata, tagliava il versante nordorientale della Cima dell'Ovac ed in quota collegava il pianoro dell'Alpe Corte (posta sulla dorsale N dell'Ovac) con l'Alpe Calamacchio. Il fianco boscoso da traversare è ripido e solcato da numerosi canali torrentizi, e la traccia - rinvenibile a brandelli - sovente sfuma nelle piste dei selvatici rendendo problematico mantenerla, soprattutto laddove - dovendo superare delle balze rocciose - si articola in brevi saliscendi non sempre intuitivi. Anche il sentiero di salita all'Alpe Corte, sebbene bollato, non è del tutto privo di problemi di orientamento.
difficoltà: T4
dislivello: 1100m
tempo: 4h
quota max: 1545m
Senza superare il ponte sul Segnara (550m) ci si alza all'Alpe Oliago (610m) e per sentiero non sempre evidente all'Alpe Lagoncio (857m). Cercando di mantenere i radi bolli, si prosegue la salita lungo la larga e facile dorsale boscosa, aggirando verso dx (W) il rilievo 1453m e riguadagnando il filo della dorsale su di una sella poco più a monte (1460m ca), da cui in breve si giunge all'Alpe Corte (1530m - 2.30h).
Dalle cascine si piega a sx (SE) e si segue una labile traccia che in quota si addentra nel ripido fianco nordorientale della Cima dell'Ovac. Si supera una prima vallecola, quindi dopo una bella cengia ci si abbassa ad un secondo solco torrentizio presso un faggio secolare (1520m ca); per traccia meno evidente si prosegue in quota tra rada boscaglia di ontanelle e si supera un terzo più ampio canale (1480m ca); si prosegue su uno stretto sentiero che sfruttando una cengia traversa il ripidissimo fianco guadagnando leggermente quota, sino all'ultima vallecola (1560m ca) da cui, per una labile traccia tra rade ontanelle, si giunge all'Alpe Calamacchio (1545m - 4h).
maggio 2024