Torent Basso

Val Pontirone


Il Torent Basso (o Torrone della Motta) svetta poderoso tra la Val Pontirone e la Val d'Osogna, e sebbene sia affiancato dalla dominante sagoma del Torrone Alto è una cima che s'impone ed attira l'attenzione per le sue forme slanciate, soprattutto se osservato dalla bucolica conca dell'Alpe di Cava.

La via di salita normale si svolge lungo il versante meridionale, che pur segnato e facilitato da alcune catene non è da sottovalutare per il terreno esposto ed alquanto tortuoso: senza segnavia sarebbe un labirinto inestricabile di cenge, nervature e scoscesi canali.

L'itinerario che segue descrive invece la salita per la cresta orientale, guadagnata non facilmente dalla Bocchetta del Torrone, un netto e ben visibile intaglio tra il Torent Basso ed il Torrone Alto: è un'ascesa alpinistica da effettuarsi ad inizio della stagione estiva, quando il canale di accesso alla bocchetta è ben innevato ed il versante meridionale asciutto. Si compie così un'ascensione alpinistica di un certo impegno: dalla ripida risalita su neve (pendenze superiori ai 45°) alla divertente cavalcata della cresta orientale (passaggi di II), panoramica e con qualche tratto aereo. La discesa avviene per la via normale.

E' un anello breve ma completo e remunerativo.

foto: Torent Basso, dai Laghetti di Cava

Torent Basso per la Bocchetta del Torrone

Il canale N della Bocchetta del Torrone, se privo di neve, è presumibilmente ingombro di detriti e pietrame mobile: pur meno impegnativo, è verosimilmente sconsigliabile per il terreno faticoso, infido e soggetto al pericolo di caduta pietre; in tal caso l'ascesa avviene per quanto possibile sulle placche gradinate ai bordi del colatoio, con alcuni passi di II molto esposti

  • difficoltà: PD+
  • dislivello: 1000m
  • tempo: 4h + 2.30h
  • quota max: 2820m

Accesso stradale

Si percorre interamente la strada della Val Pontirone raggiungendo, dopo una discesa, il Ponte di Giumela oltre cui prende avvio la strada sterrata che sale sino all’Alpe di Cava. Si posteggia al tornante di quota 1910m.

Alpe di Cava - Bocchetta del Torrone (PD+)

Dal tornante presso l’Alpe di Cava (1910m) si prende la mulattiera che conduce all’Alpe di Sceng di Sopra; dove piega a sinistra abbassandosi velocemente verso l’alpe la si abbandona e si prosegue in piano verso E, senza traccia tra i rododendri e le pietraie delle Ganne di Prasorc. Perdendo leggermente quota ci si porta al piede della fascia rocciosa della cresta N del Torent Basso dove a quota 1840m ca si individuano dei bolli biancoblu: si risale così un gradino roccioso (fune) da cui si prosegue su una stretta ed esposta cengia; superato un altro breve gradino in discesa (pioli) si raggiunge il terrazzo di quota 1874m. SI rimonta la rampa erbosa seguendo i radi segnavia che si abbandonano quando poco sopra attraversano il torrente, e si prosegue sulla sinistra idrografica sino al pianoro di quota 2000m ca, da dove ci si porta alla successiva fascia rocciosa che si supera a sinistra, aggirandola in senso orario, raggiungendo così la Ganna del Torent, dove si sale verso S puntando all’imbocco dell’evidente rampa che da sinistra verso destra sale all’intaglio della Bocchetta del Torrone. Raggiunta la rampa la si risale, dapprima su dolci pendenze quindi su terreno più ripido, portandosi sulla verticale della bocchetta, dove piegando a sinistra si imbocca lo stretto canale che ripidamente (45°) conduce alle roccette finali della Bocchetta del Torrone (2665m – 3h) dominata ad E da un caratteristico pinnacolo roccioso (Becco della Civetta)


Bocchetta del Torrone - Torent Basso (T5)

Dalla bocchetta ci si alza verso W per la facile cresta (radi segnavia biancoblu sbiaditi), sfruttando le corrugate placche esposte verso N, sino ad un rilievo che si aggira a sinistra (lato S) oltre cui ci si riporta sul filo che si cavalca superando un tratto stretto ed aereo; si giunge ad un intaglio dove si poggia a sinistra (S) per aggirare una roccia spiovente, si torna in cresta raggiungendo un rilievo che si scala direttamente per solide placche, si percorre un tratto orizzontale su di una profonda spaccatura portandosi così alle ultime rocce che si scalano facilmente raggiungendo la vetta (2820m - 4h)


Torent Basso - Alpe di Cava (T5+)

Seguendo i segnavia ci si abbassa per la cresta W che si abbandona quasi subito per discendere un erto canalino, da cui si esce con un tratto difficile (4m) su di un gradino roccioso assicurato con una catena; per esposte cengette si traversa verso W sino all’orlo di una nervatura erbosa che si ridiscende; superato un breve diedrino (II+) ci si abbassa sin verso quota 2630m ca dove si scavalca la nervatura e dopo essersi abbassati di una decina di metri si riprende a traversare in lieve salita la parete sino alla successiva catena che consente di abbassarsi per una placca; si scende per un canalino di erba e roccette e dopo un ulteriore traverso si perde quota velocemente, si supera un canale e su terreno via via meno impegnativo ci si porta sui pendii erbosi (2460m ca) da cui, facilmente, si traversa sino al Passo del Mauro (2428m – 1.15h); per buon sentiero segnato si raggiunge la Capanna Cava e quindi il tornante 1910m (2.30h).

luglio 2016

riferimenti:

  • Guida delle Alpi Ticinesi: dal Passo del San Gottardo al Pizzo di Claro (Brenna - 1994)