Piz Terri

Val di Blenio


La zona del Luzzone non ha eguali nelle alpi: dagli ampi e solari pascoli di verde brillante s’ergono improvvise e ripidissime montagne dalle forme slanciate, dai fianchi precipiti, dai nomi sconosciuti. Pinnacoli rocciosi di quote modeste, ma che non possono passare inosservati a chi risale la valle Luzzone verso l’altopiano della Greina, altro magnifico ambiente dalle docili praterie alpine coronate dalla glaciale catena del Piz Medel.

L’ascesa al Piz Terri, la più frequentata montagna della zona, regala uno stupendo panorama su questo ambiente. La via di salita, l’unica fattibile data la pessima qualità della roccia, percorre la facile cresta W e si svolge quasi interamente su sentiero segnato. Si propone qui la discesa verso la Camona da Terri, che allunga notevolmente il percorso ma permette di percorrere lo stupendo ambiente della Greina.

E’ possibile effettuare il giro in 2 giorni pernottando alla capanna Motteraccio.

foto: Piz Terri, dal Laghet la Greina

Piz Terri dal Lago di Luzzone

Accesso stradale

Dalla cantonale del Lucomagno si devia a Olivone in direzione Campo Blenio. Si seguono le indicazioni per Luzzone. Giunti in prossimità della diga si imbocca la galleria di sinistra, si percorre la corona della diga, quindi dopo un’altra lunga galleria si raggiunge la strada sterrata e pianeggiante che percorre il lato orientale del lago. La si segue sino al suo termine dove comodamente si posteggia.


  • difficoltà: T4
  • dislivello: 1600m
  • tempo: 4.30h + 6h
  • quota max: 3149m

Dal lago di Luzzone (1630 m) si segue il comodo sentiero che con percorso prima pianeggiante poi in discesa porta nella gola del fiume immissario del lago. Lo si attraversa su di un ponte quindi si inizia a salire, sempre per comodo sentiero, sino a raggiungere la capanna Motteraccio (2172 m – 1.30h) sul bordo dell’altopiano della Greina.

Dalla capanna ci si dirige verso E, rimontando una dorsale erbosa che conduce nella valle di Guida. Entrati nella valle si prosegue sino a superare il torrente, quindi si risale la vasta e ripida pietraia sino all’evidente sella posta tra il Pizzo di Guida e il Piz Terri (2700 m circa).

Dalla sella si cambia versante e dopo un breve spostamento verso E si risale la parete NW del Piz Terri sino a raggiungere il filo della cresta W. Superato un facile camino roccioso la cresta diviene più appoggiata e la si percorre interamente, per tracce e sfasciumi, senza allontanarsi troppo dal filo di cresta. Un ultimo faticoso strappo si fine detrito porta infine alla vetta del Piz Terri (3149 m – 4.30h).

Si ridiscende sino alla sella di quota 2700 m, da dove si lascia l’itinerario di salita per abbassarsi nella conca del ghiacciaio del Terri. Mantenendosi lungo la sinistra idrografica, con lunga diagonale ci si abbassa senza tracce né segnavia per pietraie sino alla massima depressione in corrispondenza del margine orientale del Laghet la Greina. Se ne percorre la sponda meridionale (sinistra idrografica), con qualche difficoltà in corrispondenza di alcuni pendii più ripidi (possono essere necessari i ramponi in caso residui ghiacciati) quindi la sponda W sino a raggiungere il bordo oltre cui precipita la val Canal. Da qui, mantenendosi lungo il pietroso fianco NE della cresta NW del Pizzo di Guida, ci si abbassa sino a quota 2500m circa. Lasciata la traccia che prosegue verso il fondo della valle, si piega a W e, senza alzarsi, si attraversano delle gobbe erbose sino ad affacciarsi verso il sottostante altopiano della Greina. Non si punta direttamente in direzione del Crap la Crusch (il terreno è infido) ma con lungo arco ci si abbassa per ripidi fianchi erbosi. Dove il percorso diviene più agevole si punta verso Crap la Crusch (2259 m) e, dopo un lungo traverso, si raggiunge il comodo e battuto sentiero. Si prosegue quindi verso la capanna Motteraccio e quindi si ridiscende al lago di Luzzone (6h dalla vetta).

luglio 2005