Alpe Corte Lorenzo

Val d'Ossola

foto: Sassarut e Carbunisc, dai boschi dell'Alpe Corte Lorenzo

Un interessante ed impegnativo percorso nel vallone di Albo raggiungendo quanto rimane dell'alpeggio che ha dato il nome alla nota cima soprastante: l'Alpe Corte Lorenzo. Posta su un panoramico ballatoio e con un pascolo di rara generosità per queste zone, la Corte Lorenzo è raggiunta da un sentiero che da Albo sale direttamente con percorso interessante e privo di particolari difficoltà. Ma è anche possibile giungervi con un impegnativo traverso che, transitando al piede delle pareti rocciose della Cima di Carbunisc e della Cima di Sassarut, conduce nel ventaglio di forre che disegnano il vallone di Albo. Sebbene la piana ossolana sia sempre in vista, da queste pendici appare alquanto lontana e irraggiungibile: i Corni di Nibbio sono un mondo sospeso, anche nel tempo.

Alpe Corte Lorenzo da Albo per la Cava di Candoglia

Il percorso, selvaggio e con alcuni punti delicati ed esposti, ripercorre l'antico collegamento tra le Alpi di Morgossogno (in prossimità della Cava superiore di Candoglia) e l'Alpe Corte Lorenzo. L'orientamento, difficile per l'orografia tormentata del versante, è facilitato dalla presenza di numerose roncolate che comunque devono essere ricercate con attenzione. Il punto più delicato è un risalto verticale 4m che conduce in una forra: estremamente esposto, è attrezzato con un cavo con anelli la cui tenuta deve essere verificata. Consigliabile una corda da 10m.


  • difficoltà: T5+
  • dislivello: 900m
  • tempo: 4h
  • quota max: 1020m

Da Albo (206m) ci si porta a S dell'abitato dove una mulattiera (indicazioni Cappella Scarpia) si alza in diagonale nel bosco verso SE sino ad intersecare l'evidente opera di blocchi a secco della via di lizza; la si risale mantenendosi sul ripido scivolo di piode (scivolose se bagnate), e faticosamente si guadagna la strada superiore di servizio della Cava di Marmo di Candoglia. Si segue la strada giungendo al bacino d'estrazione abbandonato (incisione 1940), di cui se ne raggiunge la sommità da destra e per rade tracce ci si porta ai diroccati resti dell'Alpe Morgossogno (950m ca – 2h). Si prosegue verso N raggiungendo i resti dell'Alpe Sciresola, dove verso sinistra (NW) si passa la netta spaccatura portandosi sulla sua destra orografica e per buona traccia in traverso pianeggiante si raggiunge la diruta Curt Per (980m ca). Si prosegue sempre su buona traccia sino ad un primo scosceso canaletto, che si supera grazie ad un cavetto in ferro che consente di abbassarsi per una breve placca oltre cui si riprende il traverso che, superate altri brevi tratti scoscesi ed esposti, conduce ad una piccola dorsale erbosa panoramica; si prosegue in quota e superata una breve cengia rocciosa facile ma fortemente esposta si raggiunge l'alveo di un grosso canale (1050m ca). La traccia conduce quindi ad un tratto delicato in una forra: un risalto verticale di 4 metri che si ridiscende grazie ad una fune di ferro (II, estremamente esposto), che conduce all'alveo della forra (acqua) da cui verso destra se ne esce alzandosi per roccette ed erba sino al filo della crestina erbosa (destra idrografica della forra).

Qui si trovano delle roncolate che invitano a scendere lungo la dorsale: probabilmente conducono ad un alpetto (indicato sulla Mappa Rabbini) adagiato sulla dorsale alcune centinaia di metri più a valle.

Dalla crestina erbosa ci si alza nuovamente entrando nel fianco sinistro orografico della forra successiva che si traversa per erba ripida e, lasciate le roncolate che puntano in decisa salita (forse un collegamento con la cresta spartiacque con la Valgrande), se ne raggiunge verso sinistra l'alveo roccioso (1100m ca).

Su vaga traccia si prosegue in quota nel ripido bosco e si raggiunge la radura dove sorge il rudere dell'Alpe Corte Lorenzo (1020m ca, 4h)

febbraio 2017


discesa su Albo per l'Alpe 806m

Quale variante al sentiero che dall'Alpe Corte Lorenzo scende diretto verso Albo (passando da Corte Sgiuana, Mundasc e Balmesc) è possibile rientrare traversando nel vallone di Bettola e da qui toccare i ruderi dell'Alpe 806m, riportata su Igm ma senza nome, posta sulla ripida costola che scende tra Albo e Bettola. Non vi sono punti particolarmente difficili ma il terreno è costantemente ripido e perlopiù privo di traccia: anche in questo caso le roncolate danno conferma della giusta via da seguire.


  • difficoltà: T4+
  • tempo: 3h

Dall'Alpe Corte Lorenzo (1020m ca) ci si alza per il versante erboso portandosi sul labbro che verso W si affaccia sul vallone di Bettola: verso quota 1200m ca si abbandona il versante dell'Alpe Corte Lorenzo per spostarsi nel versante del vallone di Bettola, e lambendo il bosco ci si abbassa per la dorsale che verso W scende ben definita e ripida alla quota 1036: la si segue (roncolate e traccia) raggiungendo senza difficoltà la quota 1036 dove si piega nettamente a sinistra (SW) e si prosegue la ripida discesa tra la bassa vegetazione e brevi affioramenti rocciosi sino a quota 850m ca, dove si lascia la dorsale per entrare in traverso pianeggiante verso E nel vallone del torrente che sfocia a sud di Bettola; rade roncolate conducono all'attraversamento (800m ca) da dove, in breve salita, si prosegue il traverso giungendo alla dorsale sinistra idrografica della valle e quindi ai ruderi dell'Alpe 806m (1,45h).

Ci si abbassa per la ripida dorsale verso SW (roncolate) dapprima mantenendone il filo, quindi parallelamente poggiando sul versante del vallone di Albo sino a raggiungere dei ruderi (580m ca); alzandosi verso NW si recupera la traccia che, dopo un tratto pianeggiante, scende in diagonale intercettando un buon sentiero verso quota 530m ca; da qui, verso sinistra (S), ci si abbassa e con veloce discesa si torna ad Albo nei pressi del sottopasso ferroviario (3h)

febbraio 2017

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376485271296343441#6376484457505207218

In der Flanke der Corni di Nibbio: Rundtour ab Albo - Zaza