Cerign
Val Pontirone
Val Pontirone
foto: da Cerign verso Bòrsgen
La Val Pontirone, uno degli angoli più selvaggi del Canton Ticino.
L’itinerario che segue va a ripercorrere sentieri abbandonati che decenni fa collegavano gli straordinari alpeggi aggrappati ai ripidi e magri pascoli in bilico tra le paurose bastionate rocciose: sentieri disegnati da camosci e sfruttati, pericolosamente, dai tenaci alpigiani del secolo scorso. Si transita su cenge esposte, si attraversano forre scoscese, ci si inerpica per ripidissimi fianchi erbosi: è un percorso difficile, con problemi di orientamento in quanto la traccia è in massima parte scomparsa ed anche i numerosi passaggi obbligati non sono sempre evidenti. E’ un percorso riservato ad esperti di luoghi difficili senza traccia.
La descrizione che segue non è esaustiva, in quanto la complessità del terreno lascia ad ogni metro l’onere della scelta del passaggio migliore: le varianti possibili rimangono comunque minime, in quanto il sentiero percorreva le uniche debolezze concesse da questo severo ambiente.
Note:
- dal guado di quota 1880m ca probabilmente il sentiero originale percorreva una cengia in piano per poi alzarsi lungo la crestina: nella descrizione che segue si è invece raggiunta la crestina risalendo direttamente un ripidissimo canale erboso: valutare al momento quale percorso seguire
Da Fontana (1347m) si sale per buon sentiero a Sgioranch e si prosegue, senza indicazioni ma su buona traccia, fino ad intercettare poco oltre i 1500m il sentiero che da Tücetvài conduce all’Alpe d’Arded. Lo si segue verso E sino a raggiungere l’abbandonata Alpe d’Arded (1791m). Senza tracce si svalica il piccolo dosso erboso ad E dell’alpeggio, trovando poco oltre la traccia che dopo un tratto pianeggiante entra nel vallone del torrente che scende dal Piz di Strega. Se ne costeggia brevemente la destra idrografica sino a quota 1880m ca dove si attraversa portandosi sulla sinistra idrografica, quindi ci si alza superando un piccolo ma delicato gradino roccioso, quindi si rimonta il ripido canale erboso (vedi note). Si transita al di sotto di un tetto di roccia sino a delle pareti che sbarrano il canale nella parte alta (1950m ca): si traversa a destra e si raggiunge una crestina con tracce di passaggio. Ci si abbassa lungo la crestina di pochi metri, individuando a sinistra (E) una piccola cengia che conduce al torrente successivo che si attraversa guadagnando una cengia erbosa; a 2000m ca si traversa un secondo torrente con un breve passo esposto e sempre per cengia si giunge all'ampia spianata di Cerign (2040m ca - 2h).
Da Cerign si cambia decisamente direzione e, dopo essersi alzati leggermente, si traversa dalla quota 2073m in direzione NW per i facili pascoli in direzione della ben visibile cresta che nasconde il fornale di Borsgen (cresta che precipita dalla quota 2668m con un regolare salto quasi verticale poggiato su di una piccola sella al culmine di un canale pietroso). Si traversa verso quota 2100m ca puntando a delle placche poste al di sopra di un piccolo tetto di roccia e al sotto una zona di scure pareti, dapprima su terreno facile quindi per terrazzi tra balze sempre più esposte, giungendo sino al torrente principale: ci si porta nell'alveo e lo si risale brevemente, superando un piccolo masso incastrato tra le placche con un singolo passo di III° (è anche possibile giungere a monte del masso per i ripidi gradini erbosi della sinistra idrografica), quindi si passa sulla destra idrografica e raggiunte le esposte ma facili placche si passa al di sopra del tetto di roccia e ci si porta alla successiva costola erbosa con alcuni abeti. Se ne ridiscende il filo per pochi metri, piegando presto a destra ed abbassandosi per il ripidissimo fianco erboso lungo una traccia sino a raggiungere il canale pietroso, lo si segue per pochi metri in discesa e se ne esce sulla destra idrografica per una cengia esposta. Si raggiunge così la cresta che scende dalla quota 2668m: tra rade piante la si percorre in salita sino ad uscire dalla vegetazione. Si traversa verso W lungo una cengia esposta e si aggira un piccolo sperone erboso oltre cui, sempre in traversata su ripido terreno, se ne raggiunge un secondo: qui si entra nel fornale di Bòrsgen dove le difficoltà terminano: per terreno facile ci si abbassa, rimanendo comunque prossimi alla base delle pareti, e transitando alti sopra la vasta pietraia si passa a N del caratteristico Pizzo di Bòrsgen si prosegue lungamente, su terreno lento per i campi di blocchi da superare, abbassandosi infine sino al nascosto Alpe di Bòrsgen (2047m - 4h).
Seguendo vecchi e sbiaditi segnavia si percorre il sentiero che, dapprima verso W, quindi in discesa verso S raggiunge Stabbiello (1873m) e, per buona traccia con segnavia, ci si abbassa a Mazzorino (1545m) e quindi a Fontana (5h).
settembre 2014
riferimenti: