Valle Cervo
foto: lungo la Cresta Canabà
Posto sullo spartiacque tra la Valle di Gressoney e la Valle del Cervo, il Monte Cresto è tra le cime principali delle Alpi Biellesi e si colloca in una zona che, nonostante la prossimità alla pianura, presenta già spiccati caratteri alpini. Al piede delle sue pendici settentrionali si trova il bel Lago della Vecchia, nei cui pressi transita la monumentale mulattiera costruita nella fine del 1800 per agevolare il collegamento tra Piedicavallo e Gaby. Il Monte Cresto è una classica (seppur faticosa) meta escursionistica con in serbo anche una divertente cresta che, offrendo qualche facile passo di scalata, offre una interessante alternativa ai sentieri che ne raggiungono la vetta.
La cresta NE del Monte Cresto (nota come Cresta Canabà) è una divertente variante di salita per la vetta. Lunga tanto in sviluppo quanto in dislivello, la cresta si lascia percorrere interamente sul proprio filo offrendo contenute difficoltà alpinistiche perlopiù concentrate nella parte mediana inferiore, dove il superamento di alcuni blocchi rocciosi comporta passaggi di II con alcuni brevi passi di III. L'esposizione, pur presente, non è mai eccessiva e l'ottima roccia regala una divertente scalata seppur molto discontinua. Nei lunghi tratti camminabili vi è una discreta traccia che rende agevole la progressione tra i rododendri. Per la discesa è possibile abbassarsi per il sentiero della cresta S o (più lunga ma interessante) per la cresta N seguendo l'Alta via delle Alpi Biellesi (diff T4 - tratti attrezzati).
Consigliabile corda da 15m e cordini.
difficoltà: F (III)
dislivello: 1500m
tempo: 5.30h
quota max: 2546m
Da Piedicavallo (1050m) per la storica mulattiera di collegamento con Gaby ci si alza al rifugio della Vecchia (1872m) e quindi al Lago della Vecchia (1858m - 2.30h). Su sentiero segnato ma non sempre evidente ci si porta quindi verso S alla Bocchetta del Lago (1964m - 2.15h) posta sulla cresta NE del Monte Cresto. Si lascia il sentiero e si sale per il crinale mantenendosi sul filo, dapprima tra rododendri (traccia) quindi per blocchi rocciosi (II) sino ad un rilievo che si aggira a sx (S) a cui segue un tratto appoggiato tra i rododendri. Il filo torna di blocchi rocciosi che si scalano alzandosi per un diedro povero di appigli (II+) a cui segue un tratto sullo stretto filo. Un risalto lo si scala poggiando sulla sx per una paretina verticale ma generosa di appoggi (II+) a cui segue un passaggio più difficile (III) che si supera per uno stretto caminetto o scalando direttamente un blocco. La cresta torna ad appoggiarsi e terminate le rocce si cammina tra gli arbusti sin verso quota 2300m dove ricompaiono i blocchi che, senza difficoltà, conducono ad una selletta (2380m ca) da cui la cresta diviene più ripida ma sempre di difficoltà contenute (II) e sovente aggirabili. Per un susseguirsi di rilievi si guadagna quota sino a giungere alla vetta del Monte Cresto (2546m - 5.30h).
giugno 2025
riferimenti:
Monte Cresto - Cresta Canabà (montagnabiellese.com)
Guida dei Monti d'Italia: Alpi Biellesi e Valsesiane (Castello, Protto, Zoia - 2013)