Da Gerra Verzasca (830 m) per sentiero battuto ma non segnato ci si porta a Piàn di Mott e, ripidamente, alle baite ristrutturate di Pianca (1265m). Dalle baite superiori si individua una labile traccia (segnavia rossi) che entra nel bosco verso N; superata una spaccatura (1350m ca) la traccia prosegue senza alzarsi passando al piede di una fascia rocciosa, al termine della quale ci si alza con risvolti (Vald di Balitt) fin verso quota 1400m ca, dove la traccia piega nettamente a S e si porta al di sopra della fascia rocciosa. Dopo i resti di una scalinata la traccia diviene sempre più effimera: occorre alzarsi in direzione SW raggiungendo un ampio pendio sospeso, da dove senza traccia (vi sono comunque diversi resti di scale) si prosegue sempre verso SW portandosi sul fianco della Valle del Predell (Valle del Perdello) dove per una rampa erbosa (resti di scala) si giunge al piede della successiva fascia rocciosa (1570m); i resti di una scalinata crollata indicano il punto di salita: si supera un breve ma ostico gradino roccioso, quindi altri brevi passi su rocce ripide (ma dall'esposizione contenuta) fanno guadagnare il comodo terrazzo superiore da cui si raggiungono le cascine di Piee del Rosso (Piè di Rossi, 1762m - 2.30h).
Si percorre il terrazzo verso W sino alla selletta sulla testata del canale che scende nel Riale del Ciòss (1850m ca): si piega a destra (N) e con ripida diagonale si taglia il pendio erboso portandosi al piede di una piodata: si traversa per esposte cenge di erba e arbusti (vi è una traccia di animali) raggiungendo il Riale del Ciòss (1900m ca). Si sale per l'alveo per 40m ca, quindi si esce a sinistra (destra idrografica) e si rimontano placche e gradini erbosi, aiutandosi anche con le numerose ontanelle. Risalita una successiva placconata gradinata si piega a destra (N) e si individua una traccia di animali che supera un canale (2000m ca) e dopo un esposto traverso s'inerpica per una ripida costola erbosa. La traccia, con passaggi molto esposti, riconduce sulla scoscesa destra idrografica del Riale del Ciòss da dove, su terreno faticoso ma meno pericoloso, permette di guadagnare quota e raggiungere il ramo superiore del Riale del Ciòss, qui canale di placche e pietrame (2150m ca).
Risalendo l'alveo o poggiando sulla sua sinistra orografica si guadagna quota, ed aggirando le zone di placche si giunge alla selletta (2290m ca) sulla testata del canale, posta sulla cresta ESE della cima 2382m. Si segue senza difficoltà la cresta incontrando subito prima della cima 2382m un piccolo intaglio con due massi incastrati: non si sale alla cima ma la si aggira a destra (N) e con ripida discesa si raggiunge un importante intaglio lungo la cresta (2330m ca); si passa sul versante S dove per il ripido ed esposto fianco erboso si riguadagna il filo di cresta, si aggira a destra una piccola torre e si ridiscende ad un successivo intaglio (questo intaglio è raggiungibile anche rimanendo sul fianco erboso aggirando la torre a S).
Dall'intaglio la cresta diviene più facile e senza altre difficoltà si giunge alla vetta principale del Poncione della Marcia (2455m - 5h)
luglio 2017