Poco prima del cimitero di Seghebbia si prende il sentiero che, con indicazione “passo Stretto” si abbassa verso sud ovest. Si attraversano gli ampi pascoli sino all’Alpe di Pramarzio, oltre il quale la traccia prosegue entrando nella valle (segnavia 3 barrato). Si prosegue pressoché in piano, inoltrandosi sempre più verso ovest nella boscosa valle. Dopo un ampio e aperto pianoro, si continua per la medesima direzione in leggera discesa, sempre seguendo i segnavia e indovinando la traccia sommersa nel fogliame. La valle si fa più stretta e si giunge ad un bivio, dove una cartello indica a destra per l’alpe Fiorina (sentiero n. 4). Lo si segue, per un primo tratto senza traccia ma con segnavia, e si entra così nella valle Fiorina. Ci si immette quindi sul sentiero che giunge dal Passo Stretto (n. 3) e si risale sino a giungere all’Alpe Fiorina (1340 m), situata in splendida posizione al limite superiore del bosco. Si prende il sentiero che sale a nord: dapprima si mantiene sul fianco destro (salendo), poi con ampio aggiramento nella parte alta piega verso ovest e in modo un po’ tortuoso, raggiunge una sella, oltre cui si apre un vasto panorama. Si lascia il sentiero che scende sul fianco nord est in direzione San Lucio e subito dalla sella si rimonta il filo di cresta verso ovest. Dapprima la traccia è solo di animali: dopo pochi metri si supera un piccolo gradino roccioso (un passo di II°) e si continua per la facile cresta su traccia più evidente. Superato un primo rilievo si raggiunge il passo di Fiorina e si continua sempre per cresta sino alla ben visibile croce di vetta della Cima di Fiorina (1810 m – 3h). Si ridiscende per il primo tratto della cresta di salita sino al passo di Fiorina dove, lasciato l’itinerario di arrivo, si piega a sinistra sul sentiero che taglia a mezzacosta il fianco nord occidentale, sino alla bocchetta di san Bernardo (1586m). Da qui verso NE puntando alla visibile Alpe Colmine, oltre cui una poco battuta traccia (bolli gialli) scende verso il Seghebbia (1.30h).
ottobre 2005