Cerviso

  Dall'imbocco della strada per Cornolo (730m ca, vietata ai non autorizzati) ci si alza per il bel sentiero che conduce al nucleo più settentrionale di Cornolo, da dove, nei pressi della chiesa (Cà dò Mèi, 812m), si prosegue verso S sino alle abitazioni di Cà do Pedro (0.15h).

  Si entra nella sx idrografica della Val de l’'Ödola per un sentiero sporco ed invaso dalla boscaglia mantenendosi sempre paralleli al solco del torrente, ed ignorata la vaga deviazione che verso dx (N) sale verso Sasso Bianco si procede in quota sul fianco che, sempre più dirupato sul torrente, diviene una stretta ed esposta cengia (cavo metallico); si giunge così di fronte alla confluenza della Val Lunga (954m Ctr, 965m Igm) dove la cengia s'interrompe su di un risalto (cavo teso tra le due sponde): ci si cala (corda necessaria) per 5m circa al torrente portandosi quindi sulla sponda opposta (in caso di piena l'alternativa è il superamento lungo il cavo teso - imbrago necessario) e si entra per alcuni metri nella gola dalla Val Lunga; appena possibile si piega a sx e, per tracce di animali, ci si alza su terreno ripidissimo lungo la costola boscosa (Ör da la Camàna) tra la Val Lunga e la forra che scende da Cerviso (Val Renel); sfruttando le rade tracce dei selvatici e salendo alcune roccette si guadagna quota (è consigliabile restare quanto possibile sul filo) sino ad un modesto rilievo erboso (1174m Ctr) dove si trovano dei resti azzerati di mura (Camàna). 

  Dalla selletta a SW del rilievo ci si alza per la vallecola boscosa (antica pietraia), quindi poggiando a sx per la costola (Ör Tiùn) e, senza percorso obbligato, si giunge ad uno stretto e breve canaletto che senza particolari difficoltà consente di sbucare alle baite abbandonate di Cerviso Bassa (Scervìs Bas, 1383m Ctr - 2h). 

gennaio 2024

Da Cerviso Bassa (1383m Ctr), superata la pietraia di enormi lastroni, si segue la dorsale verso NW raggiungendo le riattate baite di Cerviso Alta (Scervìs vòlt, 1480m). Si prosegue per la dorsale nel lariceto (vi è un vago sentiero) e verso quota 1700m alcuni bolli rossi conducono al piede del rilievo 1766m Ctr, dove si rimontano le facili rocce (funi metalliche); il filo della dorsale diviene più definito (Ör dò Maza) e si giunge sotto l’impennata della quota 2093m Ctr (Corgn): senza traccia si traversa a sx (W) e rimanendo in quota (1900m ca) si supera il pendio boscoso con larici secolari entrando nel bacino dell’Alpe Cavislone, dove senza traccia ci si abbassa  verso SW sino a Corte di Cevo (Cort dè Cèf, 1769m - 3h).

gennaio 2024