Denti di Gavala

Valsesia


Bizzarra corona di repulsivi torrioni, i Denti di Gavala (noti anche come Pale dell'Inferno) spiccano nel caotico profilo di cime della bassa Valsesia per la loro dentellata sagoma. I torrioni si susseguono disegnando un arco: dalla Cima Scaletto dapprima si orientano verso S, quindi dal Dente Centrale (il più alto) volgono verso NW e pressoché di pari altezza proseguono sino all'ultimo dente, la Reinauda.

L'aspetto truce, l'abbandono completo delle valli da cui si elevano e le difficoltà che serbano relegano queste cime tra le meno calcate della Valsesia: meta troppo impegnativa per gli escursionisti e per nulla attraente per gli alpinisti, i Denti di Gavala serbano un prezioso e severo isolamento.

nota:

- c'è ambiguità su quale sia la Reinauda: la vecchia carta dei sentieri del Cai Varallo lo identifica come il dente più occidentale (1614m); la guida dei Monti d'Italia e la cartografia gli attribuiscono invece la quota 1650m, che corrisponde all'ultima importante torre (e su cui si trovano i resti di una croce). A rafforzare questa ipotesi il Catasto Rabbini indica la Reinauda come punto fiduciario, rendendo quindi lecito ipotizzarla punto dominante.

Qui si è deciso di adottare quanto riportato dalla guida dei Monti d'Italia, identificando come Reinauda il torrione con croce (1650m) e come anticima il dente più occidentale (1614m).