Val Gerola
foto: Pizzo Varrone, dalla Bocchetta di Trona (foto Beno)
Sebbene ricada interamente nel bacino idrografico della Val Varrone, il Pizzo Varrone appartiene - orograficamente - alla Valtellina, essendo l'estrema propaggine di quel vasto gruppo di cime rocciose che coronano i laghi della Val Gerola. L'elegante forma slanciata lo fa apparire come un'ardita punta rocciosa, e la sua salita offre difficoltà alpinistiche che, seppur contenute, richiedono un certo impegno. Qualche anno fa un'impotante franamento ha stravolto quella che era la sua via normale spazzando via le catene posate per facilitarne l'ascesa: oggi le poche cordate che ne raggiungono la vetta preferiscono salirne il versante N lungo la Via del Lastrone, evitando i pericolo oggettivi dell'attuale via normale.
E' una via breve ma alquanto infida. La discesa dal Varrone delle Vacche è su terreno erboso ripidissimo ed estremamente esposto, mentre la successiva risalita del Pizzo Varrone si svolge su roccia poco affidabile essendo l'intero versante un corpo di frana composto da blocchi malfermi. Le difficoltà di arrampicata sono comunque contenute (III) e la salita (al netto dei pericoli oggettivi) è ben proteggibile.
Necessarie 2 corde da 30m e 3 o 4 friends medi e piccoli.
difficoltà: PD (III)
dislivello: 100 m dalla Bocchetta del Piazzocco
tempo: 1 h
quota max: 2325m
La Bocchetta del Piazzocco (2252m) si raggiunge per sentieri segnati da Pescegallo, da Laveggiolo o dalla Val Biandino. Consigliabile l'avvicinamento in mtb da Laveggiolo.
Dalla bocchetta si sale il comodo costone erboso che facilmente conduce alla croce del Varrone delle Vacche (2310m - 0.15h). Dal Varrone delle Vacche ci si abbassa per le facili roccette della cresta NW, ma prima di raggiungere il successivo rilievo si lascia il filo per abbassarsi a sx (SW) lungo il ripidissimo fianco erboso. Sfruttando i piccoli gradini erbosi di una labile traccia si perdono una ventina di metri di quota (molto delicato), quindi si traversa in direzione del profondo canalone al piede del corpo sommitale del Pizzo Varrone. Lambendo una paretina ci si abbassa per il ripido labbro roccioso di un vago diedro (II+, molto esposto ma con buoni appoggi) guadagnando il canale detritico pochi metri sotto l'intaglio tra il Varone delle Vacche ed il Pizzo Varrone. Si risale sino all'intaglio (2280m ca), quindi poggiando a sx ci si alza per le facili bancate rocciose del versante S entrando brevemente nel canale franoso che scende dalla vetta; si lascia quasi subito il canale per traversare a dx e scalando blocchi (III) ci si porta sul filo dello spigolo SE. Poggiando a dx si rimonta un canaletto (II) che in breve conduce alla vetta del Pizzo Varrone (2325m - 1h dalla Bocchetta del Piazzocco).
Discesa: si disarrampica tornando sul filo dello spigolo SE, dove un grosso masso (cordini e catena) offre un buon ancoraggio per una doppia da 30m che deposita nel canale franoso al piede del vago diedro per il quale, ripercorrendo in salita la labile traccia sul pendio erboso, si ritorna al Varrone delle Vacche.
novembre 2025