Valle di Lumino
Bellinzonese
Bellinzonese
foto: Monti di Vatiscio
Culminante con il Piz de Molinera, la valle di Lumino è breve, ripida ed esposta in pieno sud. I sentieri percorribili si mantengono sulle dorsali che la delimitano, mentre i suoi pendii boscosi sono percorsi unicamente dai numerosi animali selvatici; dei sentieri che la attraversavano oggi rimane ben poco, così questa piccola valle a pochi passi dalla città di Bellinzona è divenuta un angolo selvaggio difficile da penetrare.
nota: del sentiero indicato sulle vecchie Cns che collegava Savorù (Mondee) con Vatiscio non rimane alcunché, salvo isolati brandelli risparmiati da frane e dilavamenti; è un percorso sconsigliabile svolgendosi per ripidi boschi privi di traccia e con numerose zone complicate da piante cadute.
Il sentiero che dai Monti di Vatiscio saliva direttamente a Pissadello (indicato solo sulla Siegfried) è in parte ancora mantenuto e percorso dai cacciatori. Privo di indicazioni, non è facilmente reperibile ed in vari tratti va a perdersi con false piste di animali. Rimanendo sul percorso corretto non vi sono tratti difficili né esposti, ma occorrono buone capacità di orientamento.
difficoltà: T4
dislivello: 1400m
tempo: 4.30h
quota max: 1660m
Dalla stazione di partenza della telecabina dei Monti di Savorù (310m) si va a raggiungere il sentiero, non segnato ma evidente, che dalle ultime case sale lungo la dorsale orientale sino ai Monti di Vatiscio. Abbandonando il sentiero che prosegue in salita si prosegue in piano per traccia evidente verso l'interno della valle, giungendo presto al rudere isolato di quota 1078m. Ci si alza senza traccia alle spalle del rudere e, lambita una fascia rocciosa, si prosegue in lieve ascesa verso N sino ad intercettare una buona traccia che, proseguendo sempre verso N, si mantiene al di sopra di una serie di balze e percorrendo alcune cenge raggiunge il Riale Grande (1280m ca) in una spianata sconvolta da valanghe e alluvioni. Sulla dx idrografica si individua (non facilmente) il proseguo della traccia che in quota piega verso SW e risalito un canaletto si alza con risvolti tra blocchi accatastati giungendo al piede di una parete bianca (1354m su Cns), da cui verso sx si raggiunge un largo pianoro con carbonera. Si punta a dx (NW) e ritrovati i risvolti del vecchio sentiero si guadagna quota risalendo una vallecola ripida sostenuta a S da un'alta parete rocciosa. Faticosamente, ma senza difficoltà, si sale nella vallecola sino a raggiungere, senza percorso obbligato, la radura dell'Alpe di Pissadello (Alpe Cassina Cumùn, 1660m - 4.30h)
marzo 2013
febbraio 2025