Val Bodengo
Val Chiavenna
Nascosta alla vista e non intuibile dal basso, la Val Bodengo è una lunga valle sospesa sul fianco occidentale della Val Chiavenna. Ai marcati caratteri della genesi glaciale si è sovrapposta nel tempo l’opera del torrente Boggia che ne ha modificato l’impluvio vallivo: dalle mansuete anse nella piana in alta valle, sedimento di canali pluviali e torrentizi (caurghe) che si riversano rovinosi dagli scoscesi fianchi, l’alveo del Boggia diviene progressivamente più definito ed inciso; la parte mediana della valle offre alcuni pianori che, riparati dalle furie alluvionali, ospitano i piccoli insediamenti abitativi della valle. Proseguendo nel suo corso il Boggia diviene più tumultuoso ed irruento ed incassatosi in profonde e scenografiche gole rocciose, ricevute le acque dell’importante tributaria Pilotera, dopo alcuni considerevoli salti raggiunge la piana di Chiavenna nei pressi di Gordona.
Famosa per il canyoning, la Val Bodengo offre anche alcuni classici percorsi escursionistici, oltre ad alcune pareti su cui sono state aperte vie sportive di difficoltà molto sostenute. L’alpinismo classico trova terreno favorevole su alcune delle cime che emergono dalle dentellate creste: si tratta di terreni d’avventura dove gli avvicinamenti sono faticosi e sovente impegnativi. Il richiamo più affascinante di questa valle risiede comunque nelle antiche via d’alpeggio: nonostante il terreno aspro e difficile, i fianchi della valle furono costellati di alpi che a fronte di inaudite fatiche ripagavano con malagevoli pascoli e pericolosi pendii di sfalcio. Per sfruttare l’avaro foraggio fu intessuta una straordinaria rete di sentieri, alcuni di carico, che per aggirare le ostiche bastionate compivano lunghi e tortuosi percorsi, altri di servizio, che con sorprendente ardimento ed ingegno risalivano le balze rocciose sino alle ripide conche pascolive. Oggi gli alpeggi ancora attivi si contano sulle dita di una mano, il resto è ridotto a miseri perimetri di mura crollate: la ricerca dei vecchi sentieri riserva, agli amanti dei luoghi selvaggi, preziose scoperte.
Nelle descrizioni che seguono sono stati omessi i percorsi frequentati e più noti, privilegiando gli itinerari di scoperta e quelli di alpinismo classico. L’ambiente, impegnativo per le difficoltà di orientamento e per il terreno difficile, richiede esperienza. Vi è ancora molto da percorrere e riscoprire...
Accesso stradale
Il transito sulle strade del Consorzio Val Bodengo (Gordona - Bodengo e Dunadiv - Alpe Cermine) è autorizzato con permesso acquistabile presso i bar di Gordona o a questo sito.
Da Bodengo uno sterrato prosegue sino a Corte Terza: la percorrenza di questo tratto, non prevista nel permesso, avviene sotto la propria responsabilità.
indice degli itinerari:
01 - Alpe Vesena dall’Alpe Pesciadello
04 - Alpe Motta da Pra Pinceè per il Sas dal Giööch
05 - Saline da Corte Terza per la Scpònt dal Valèe
06 - Alpe Paglia da Corte Terza per gli Scalét de Pàia
07 - Alpe Roggione dall'Alpe Paglia per la Galaria
08 - Alpe Roggione da Cortesella
09 - Alpe Cortesella da Corte Terza per la Val dal Rügión
10 - Avert del Notar da Corte Prima per il Caurchiét
11 - Avert di Soé da Bodengo per il Sentée de l'Avèert de Suée
12 - Alpe Manduario da Bodengo per la Caurchia de Mandüèri
13 - Passo d'Arsa dall'Alpe Roggione
14 - Bocchetta dei Contrabbandieri dall'Alpe del Notar
15 - Bocchetta delle Streghe Orientale da Corte Terza
16 - Passo della Porta dall'Avert di Soé
17 - Passo della Porta dall'Alpe Sciis fo cò per il Sentèe dal Sciis
18 - Taglio d'Ingherina dall'Avert di Soé
19 - Bocchetta del Manduario dall'Alpe Manduario
20 - Dosso Mottone per il Sentée di Düü Làres
21 - Mottone dall'Alpe Motta per la cresta E
22 - Mottone da Saline per il versante SW
23 - Piz de Gallusen (cima S) dal Passo d'Arsa per la cresta S
24 - Pizzo Roggione dal Passo d'Arsa
25 - Pizzo Camparasca dalla Bocchetta dei Contrabbandieri
26 - Piz d'Uria dalla via normale per la cresta S
27 - Piz d'Uria per il torrione della cresta S
28 - Sasso Bodengo dal Passo della Crocetta per la Bocchetta del Caminetto e la cresta W
29 - Sasso Bodengo dal Passo della Crocetta per la cresta E
30 - Alpe Lavorerio per il sentiero di Spazèe
31 - Balma dall’Alpe Lavorerio
32 - Pizzo della Piazza per la cresta WNW
33 - Alpe Manduario dall'Avert di Soè
34 - Punta Motta dalla Bocchetta del Cardinale
35 - Punta Motta dalla Bocchetta delle Streghe
riferimenti:
Guida dei Monti d'Italia: Mesolcina - Spluga - Monti dell'Alto Lario (Gogna, Recalcati - 1999)
Inventario dei Toponimi valtellinesi e valchiavennaschi: territorio comunale di Gordona (Libertini - 2008)
La Mesolcina Meridionale italiana (B. Mazzoleni - 2021)