Alpe di Gavala

Valsesia

foto: Alpe di Gavala di Sopra

Degli innumerevoli alpeggi valsesiani abbandonati molti sorprendono per la favorevole posizione ed il vasto pascolo di cui disponevano: ampi pendii erbosi soleggiati e ricchi di torrenti che certamente rappresentavano un’ambita ricchezza nelle epoche passate. Eppure anche queste cascine non furono risparmiate dal richiamo della pianura industriale e l’abbandono di pastori ed armenti fu completo. Tra questi l’Alpe Gavala di Sopra, di proprietà di Borgosesia ma ricadente nella Valle di Postua: adagiata nella vasta corona di aperti pendii tra i Denti di Valmala ed il Castello di Gavala, l’alpe è oggi un rudere sorvegliato da un filare di piante che, tranquille sentinelle, vegliano ed ombreggiano miseri cumuli di massi.

Alpe Gavala di sopra da Roncole per il sentiero di carico

Sino a Pian dei Fort il sentiero è ancora ben percorribile. Da Pian dei Fort all’Alpe Gavala di sotto, non avendo rintracciato il sentiero originale, si percorrono linee logiche dettate dall’orografia che però costringono a faticose progressioni nella boscaglia. Dall’Alpe Gavala di sotto si rintraccia il vecchio sentiero di carico (non riportato sulle carte) che portando sulla destra idrografica della valle consente di raggiungere senza difficoltà l’Alpe Gavala superiore.

Da segnalare che i sentieri del versante sinistro idrografico (da Aigra a Ormaccio) sono in massima parte scomparsi e quelli ancora battuti (reperibili a tratti) non corrispondono con quelli indicati sulle mappe, e l’orografia è complessa.

Consigliabile percorrere in mountain bike la strada (chiusa al traffico) tra Roncole e Cravoso.


  • difficotà: T4+
  • dislivello: 1100m
  • tempo: 3.30h (da Cravoso)
  • quota max: 1423m

Da Roncole (486m) per strada sterrata si giunge alle baite di Cravoso. Si prende il sentiero con segnavia (H20) che lungamente, con diversi saliscendi, percorre la sinistra idrografica dello Strona sino ai poco visibili resti dell’Alpe Aigra (750m ca), nel punto di confluenza con la Val Gesiola. Si entra in Val Gesiola e si raggiunge la baita riattata di Pian dei Fort (814m). Senza traccia si rimonta verso N il costone separante la Val Gesiola dalla valle delle Alpi di Gavala: dopo un primo tratto su pietraia la dorsale diviene ripida e tra il bosco ci si alza sino al piccolo rilievo roccioso di quota 1116m (Igm). Ci si abbassa alla sella a N del rilievo e seguendo tracce di animali si scende verso destra (E) nel ripido bosco sino al torrente (1060m ca), da cui in ripida salita si giunge ai resti dell’Alpe di Gavala di sotto (1120m ca - 2.30h).

Ci si riporta sulla destra idrografica del torrente, e non facilmente si individua la traccia del vecchio sentiero che, con numerosi risvolti, sale verso NW riportando sul crinale separante con la Val Gesiola. La traccia piega a destra (NE) e tocca un’evidente sella erbosa (1260m ca) da cui, in quota, entra nella conca pascoliva dell’Alpe di Gavala di sopra. Per terreno aperto e privo di difficoltà si guadagna l’ampio costone erboso che si risale sino ai resti dell’Alpe di Gavala di sopra (1400m ca – 3.30h).

Aprile 2018

Alpe Gavala di sopra dall'Alpe Gavala di sotto per il sentiero della forra

Igm e Cns riportano il sentiero tra Gavala di sotto e di sopra che s’inerpica sul costone W del Monte Terraggiolo per poi superare una forra e raggiungere le alpi superiori: esiste effettivamente una traccia di camosci che ne ricalca approssimativamente il tracciato, ma rimane una variante del comodo sentiero di carico poco comprensibile considerate le difficoltà del terreno e la forte esposizione. E’ riservato ad esperti di terreni infidi e fortemente esposti.


  • difficotà: T6

Dall’Alpe di Gavala di sotto (1120m ca) ci si alza verso NE su terreno ripido e privo di traccia, rimanendo quanto possibile affacciati sul torrente. Verso quota 1200m ca una labile traccia di animali percorre l’unica cengia possibile tra la balza sul torrente e la base delle fasce rocciose: la si segue, e con diversi tratti talora molto esposti si raggiunge il torrente nel punto di attraversamento, in una stretta gola a monte di alcune cascate (1250m ca); ci si porta sulla destra idrografica della forra e, sempre per labile traccia, ci si alza per il ripidissimo pendio erboso guadagnando una zona alberata (1270m ca). Da qui si traversa in piano verso sinistra (W) e si guadagna il costone dove giunge la visibile traccia del sentiero di carico che senza più difficoltà conduce all’Alpe di Gavala di sopra (1400m ca).

Aprile 2018

album fotografico:

Alpe Gavala di sopra: da Roncole - apr2018