Sella delle Miniere

Valsesia

La Sella di Berra, aperta tra il Monte Tovo ed il Bric Galline, ebbe una certa importanza a cavallo tra il 1800 ed il 1900 quando vennero aperte nelle rocce de Il Paretone (Parion) alcune miniere di nichel: dapprima sul versante di Morca, quindi sul versante di Crevola, vennero scavati diversi cunicoli che rimasero attivi sino ai primi decenni del 1900. Il nome mutò quindi in Sella delle Miniere e tale rimase anche una volta terminata l'attività estrattiva, quando le miniere della Res furono abbandonate e dimenticate insieme agli edifici di servizio costruiti sulle pendici meridionali del passo.

L'accesso da Crevola è ancora oggi percorribile e, sebbene poco frequentato, è ben segnato (n 606); quello di Morca è invece abbandonato e presenta alcuni punti esposti e delicati.

Nota; alcune delle gallerie minerarie sono facilmente accessibili, ma occorre attenzione per la presenza di pozzi verticali nascosti nell'oscurità!

foto: cunicolo minerario sul versante di Morca

Sella delle Miniere da Morca per Selletto di Borsetto

La baita di Selletto di Borsetto è utilizzata dai cacciatori ed è raggiunta da un discreto sentiero che, talora poco evidente nella parte bassa, diviene salendo una buona traccia. Oltre Selletto di Borsetto la traccia diviene più effimera ed il terreno più ripido e con alcuni tratti esposti, in particolare in corrispondenza di un paio di punti franati al di sopra di importanti dirupi: oltre ad un buon orientamento occorre quindi passo fermo.

  • difficoltà: T5-
  • dislivello: 900m
  • tempo: 2,30h
  • quota max: 1400m

Da Isole (525m igm) si segue la strada chiusa al traffico che sale verso Rondo, Superate le baite di Creste, al tornante quota 650m ca la si abbandona, si guada il Croso di Morca e dapprima per vaghe tracce, quindi per sentiero si sale sino ai tre rustici di Fraschè (770m ca); si piega a sinistra (N) e per buon sentiero si guadagna quota con numerosi risvolti sino alla riattata baita di Selletto di Borsetto (931m igm). Si segue la traccia che pianeggiante prosegue verso E sino alla testata del Rio Borsetto e su tracce più rade se ne risale la ripida conca boscosa guadagnando il filo della dorsale subito a monte di Selletto di Borsetto. Si prosegue sul filo della dorsale (direzione SE) raggiungendo verso quota 1150m ca la cresta divisoria tra la valle del Croso di Morca (a W) e la valle del Croso di Morchetta (a E): il sentiero entra sullo scosceso versante del Croso di Morchetta e superato un breve tratto franato (attenzione) raggiunge le sorgenti del Croso di Morchetta; verso destra (S) si rimonta l'erto pendio boscoso raggiungendo una carbonera posta sul filo della dorsale (1200m ca), quindi verso SE ci si alza per tracce molto effimere sin verso quota 1300m ca, dove la traccia piega verso sinistra (E) portandosi a N del rilievo de Il Paretone (1493m igm, 1498m g4m); un esposto traverso al piede di una fascia rocciosa (tratto franato, attenzione) conduce agli imbocchi delle miniere da cui, su traccia meno difficoltosa (alcuni gradini) in breve si giunge alla Sella delle Miniere (1400m – 2,30h).

novembre 2018

Sella delle Miniere da Morca per la Val d'Ovaga

La Sella di Gamarra, posta poco a NE della Sella delle Miniere ed al culmine della dimenticata Val d'Ovaga, era una comodo valico tra Morca e Crevola. Oggi il sentiero è reperibile solo sino all'Alpe Morchetta, oltre la traccia compare solo a tratti ed occorre muoversi lungamente su terreni privi di traccia, con tratti ripidi ed esposti in particolare nel traverso che dalla Valle di Morchetta conduce in Val d'Ovaga attraverso i boschi della Luvera.

Dalla Sella di Gamarra alla Sella delle Miniere vi è un buon sentiero segnato che taglia i boscosi pendii orientali del Bric Galline.

  • difficoltà: T5
  • dislivello: 900m
  • tempo: 3h
  • quota max: 1400m

Dalle case più orientali di Isole (525m igm) si prende un buon sentiero (bolli rossi) che con lungo traverso ascendente conduce fuori dalla Valle di Morca ed aggirato in senso antiorario il Massucchetto entra nella Valle di Morchetta sino all'Alpe Morchetta (652m g4m). Senza traccia si prosegue verso E ed alzatisi fin verso 770m ca si traversa in quota (Luvera, resti di sentiero) superando le dirupate balze che precipitano sul Rio d'Ovaga e raggiungendo la facile sinistra idrografica della Val d'Ovaga.

Da qui dovrebbe anche essere possibile rimanere sulla sinistra idrografica raggiungendo l'Alpe d'Ovaga (non verificato)

Si guada il Rio d'Ovaga (850m ca) portandosi sulla destra idrografica (da qui con una breve deviazione verso N si giunge alla radura con le cadenti baite di Selletto Bertolin, 830m ca). Si prosegue verso S riportandosi sulla sinistra idrografica verso quota 900m ca, dove in breve si raggiungono i resti dell'Alpe d'Ovaga (910m ca).

Per la ripida faggeta, con solo brevi resti di sentiero, ci si alza per riportarsi verso quota 1000m ca sulla destra drografica, dove sempre per bosco ripido ci si alza sino ai ruderi dell'Alpe Gamarra (1084m g4m). Per bosco meno erto si guadagna quindi facilmente quota sino all'ampio pianoro della Sella di Gamarra (1168m igm). Seguendo i segnavia si traversa sino all'Alpe Baite (Alpe Ceresei o Alpe Superiore della Valle, 1164m), quindi sempre per sentiero poco battuto ma segnato ci si alza alla Sella delle Miniere (1400m - 3h).

novembre 2018