Flatlandia (di Edwin A. Abbot)

Proposto da Gabriella

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di agosto 2008

A commentare Flatlandia del reverendo Edwin A. Abbott eravamo in 9, ovvero Alessandro, Alessandra, Marcello, Massimo, Arianna, Liviana, Gabriella, nonchè - come prima presenza e pur non avendo letto il libro del mese - Massimiliano e Cinzia.

Gabriella ha spiegato di aver proposto Flatlandia in quanto una sua amica glielo aveva segnalato come un libro particolare per il riferimento ad un mondo a due dimensioni. A lettura ultimata, esprime il proprio apprezzamento per Flatlandia soprattutto per l'iironia e per l'attualità dei temi trattati. Anche se è stato scritto più di un secolo fa parla ancora dei problemi della nostra società. A Marcello è piaciuta l'originalità e la fantasia del libro, mentre Sandra, superate le prime pagine più pesanti, ha avuto parole di apprezzamento per la seconda parte più narrativa e con precisi riferimenti critici al potere. Ad Alessandro Flatlandia è piaciuto per la descrizione della società a due dimensioni, divertente metafora della nostra, e per il riferimento - espresso per analogia - a possibili mondi a 4 e più dimensioni. Massimo deve finire di leggere il libro ed è incerto sul giudizio da dare. Pur trovandosi nella stessa condizione di non aver terminato la lettura, Liviana dice che il libro non le piace in quanto troppo pedante. Anche Arianna ha trovato Flatlandia noioso pur riconoscendo la fantasia del suo autore.

Dopo questo primo giro di commenti la discussione ha ruotato sulla descrizione di Abbott sulle differenze tra i due sessi e sui loro rapporti. Molto particolare ed ironico il modo in cui l'autore descrive le donne ("deficienti nella Ragione ma sovrabbondanti nell'Emozione" p. 88) che appaiono temibili in molti punti della vicenda di Flatlandia. Quanto la differenza tra i generi è determinata dalla natura e quanto dalla cultura? Ognuno ha espresso la sua opinione (è sembrato maggioritario il riferimento alla natura) e la discussione - durata circa un'ora e mezza e tratti decisamente molto ilare - si è allargata fino a comprendere riflessioni sul matrimonio, sul rapporto di coppia, sul aignificato della femminilità, su come trovare l'anima (e non solo l'anima) gemella... insomma, tutti argomenti che hanno fatto rivoltare non poco nella sua tomba il povero reverendo Abbott.