Villetta con piscina (di Herman Koch)

Proposto da Oscar

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di febbraio 2018

Sì: Loredana, Marinella, Gabriella, Alessandra Ce., Oscar, Massimo I.

No: Michele

Nì: Alessandro, Marisa

Oscar (sì, proponente): Ho letto questo libro anni fa, dopo aver letto e apprezzato il più noto "La cena", dello stesso autore. Di entrambi mi era piaciuto lo stile di scrittura asciutto, incalzante e moderno. I personaggi di Herman Koch sono solo all'apparenza forti, ma dietro il loro cinismo nascondono paure e vulnerabilità. In questa storia entriamo nei pensieri più nascosti di un medico di famiglia, che per gli altri è un professionista serio e pacato, un padre e marito affettuoso, ma in realtà affoga nel suo cinismo e nel suo cieco desiderio di vendetta.

Gabriella (sì): Ho apprezzato lo stile. Si legge velocemente. Incuriosisce, è quasi un thriller. Cinismo estremo, ma ci dice anche cose vere. Non ce l’ha con la natura, gli animali, i bambini, ma con gli uomini adulti. E' un’analisi spietata del suo ambiente.

Alessandro (nì): Ho letto poco, ma dalle prime pagine nasce la voglia di andare avanti. Non mi pare cinico nelle sue attenzioni di medico.

Alessandra Ce. (sì): Ho letto molto velocemente in attesa di sapere chi fosse il colpevole. Il protagonista vede il mondo senza entusiasmo, con disprezzo. Giudicante. La fine lascia il lettore con il dubbio.

Loredana (sì): Mi è piaciuto molto. E' il primo libro che ho letto, dopo tanto tempo, con il piacere di leggerlo e vedere come il libro va a finire.

Michele (no): Non è detto che un libro che si legge velocemente sia un grande libro. Ha un grande vulnus nella confessione all’ultimo momento di Ralph: perché non ha detto prima la verità?

Marinella (sì): E' un libro che ho apprezzato molto per il cinismo e per il modo di vedere le cose che è anche il mio. La storia è poco importante, conta il senso delle cose che dice.

Marisa (nì): Non è facile affrontare le pagine di questo romanzo, dove il cinismo del protagonista, medico di famiglia, mette a dura prova la resistenza del lettore. Il suo cinismo è patologico e si manifesta nell'operazione chirurgica con cui immagina di sezionare i corpi in disfacimento dei propri mal tollerati pazienti, nello lo scavo minuzioso e feroce dentro la loro psicologia, nel benevolo e ipocrita comportamento allo scopo di ingraziarsi la loro costante fiducia. Insomma, tutto ruota attorno alla mente corrotta del protagonista, raffigurata con crudezza anche dalla metafora del proprio occhio virulento. Egli è cinico quanto arido e non è capace d'amare nessuno, tranne se stesso. E ammesso che vi sia in lui un sussulto di pietà quando la sua bella e giovanissima figlia viene stuprata, ben presto questo sentimento viene sopraffatto dalla smania di vendetta. In realtà la famiglia rappresenta per lui soprattutto un motivo di orgoglio in quanto gli appartiene, ed è il senso di proprietà a determinarne la valenza e l'inviolabilità. In tutto ciò, il protagonista non cessa di rincorrere facili conquiste femminili e di frequentare un mondo snobistico che intimamente disprezza, ma che gli può assicurare il mantenimento dell'appartenenza alla classe dei vip. Sebbene sia scritto in un linguaggio scorrevole, il romanzo lascia il lettore a bocca asciutta dandogli l'impressione che gli sia sfuggito qualche particolare importante della trama, che sembra così depauperata dal finale. Inoltre, nel racconto non c'è una parvenza di visione anche in parte ottimistica che possa far sperare in un mondo migliore.

Massimo I. (sì): "Villetta con piscina" mi è piaciuto, ho trovato quasi affascinante il tono spietato anche se l'autore ha spesso banalizzato alcuni concetti. Mi ha colpito particolarmente il personaggio della moglie (vedova) dell'attore; sembrava la persona più umana con il suo comprensibile e giustificabile odio nei confronti del protagonista, ma alla fine si scopre che tutto il suo risentimento non era dovuto alla volutamente errata terapia del medico, ma al fatto che quest'ultimo l'aveva respinta... Romanzo che alla fine lascia sconcertati e con un senso di amarezza e desolazione.

(Al giro di pareri sul libro segue una lunga e animata discussione sul senso della vita. Il gruppo si divide in pratica tra spirituali e materiali...)


Prossimo libro: "Il giro di vite" di Henry James (preferito a "Invecchiando gli uomini piangono" di Jean Luc Seigle e a "Sottomissione" di Michel Houellebecq)

Prossimo proponente: Massimo I.

Prossimo incontro: 30 marzo