Firmino (di Sam Savage)

Proposto da Massimo M.

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di giugno 2012

Il libro in discussione è piaciuto (SI) a 9 persone (Alessandro, Lory, Marisa, Michele, Gabriella, Marinella, Concetta, Franca, Tomaz), 5 (Oscar, Giuseppe, Max TS, Maddalena, Alessandra) dicono NI, 2 (Giovanna, Donatella) non l'hanno letto. Non hanno espresso la loro opinione i due topoloni che sono andati su e giù tutta la sera lungo il filo elettrico tra la casa di Alessandra e il lampione.

Il proponente e' assente ma ci ha fatto pervenire il suo commento via email: L'ho letto circa un anno fa e l'ho trovato molto tenero. Il povero topino che cerca di riscattarsi dalla sua condizione di ratto senza riuscirci ha conquistato tutta la mia empatia, per lui e per chi cerca di dimostrare la propria grandezza al di là dell'aspetto esteriore (che poi non è altro il modo in cui gli altri ci vedono). Mi è piaciuto il suo modo di vedere il mondo, cercando il bello e andando oltre quello che il suo mondo gli prospettava, la sua fiducia nel prossimo e una sorta d'innamoramento per la persona che ammira. Una storia triste ma raccontata in maniera leggera, romantica, anche dark (me lo immagino un film in bianco e tenero, alla luce di vecchi lampioni) senza per questo alleggerire la drammaticità della situazione. Purtroppo sembra anche la dimostrazione che, per quanto ci sforziamo, non possiamo sfuggire al nostro destino. E' un pensiero che mi sforzo di non condividere, per quanto non sia sempre facile cambiare il proprio destino. Spero vi sia piaciuto e che, comunque vi abbia lasciato qualcosa.

Il protagonista del romanzo, il topolino Firmino, ha colpito in modo particolare Gabriella e Lory che, rispettivamente, lo definiscono un "animaluccio" che fa tenerezza e uno "sfigato" sin dalla nascita (il tredicesimo figlio di una madre con 12 mammelle). Riagganciandosi a tale ultima definizione Marinella dice che il libro mostra che anche gli "sfifati" si possono emancipare grazie alla cultura. Sempre a proposito del protagonista, Oscar si ritrova nel rapporto che Firmino ha con il suo aspetto fisico che non gli piace, mentre non piace a Michele la rappresentazione stereotipata dell'intellettuale sfigato e a Maddalena l'idea di un topo che vuole essere un uomo.

Relativamente al romanzo nel suo complesso, Concetta pensa che si tratti di un "piccolo capolavoro", Massimo di un "libro pretenzioso" (su ciò concorda Franca, almeno per la prima parte), Alessandra che l'idea iniziale sia buona ma poi non venga ben sviluppa. Marisa parla di una "favola malinconica", Michele di un libro scritto per avvicinare nuovi lettori. Inoltre Tomaz ha pensato ad un cartone animato, mentre a Giuseppe non è piaciuta la ricorrente descrizione di "ambienti brutti, situazioni squallide e sporche". Alessandro trova che il tema della felicità sia centrale nel libro e ricorda una frase che si trova alla fine: "se uno non desidera tornare a rivivere la propria vita, allora l'aveva sprecata" (p. 178).


Decisioni prese per il prossimo incontro (venerdì 27 luglio, nuovamente da Alessandra):

- libro da leggere: De Giovanni Maurizio, Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi, Fandango

- prossimo "ternista": Oscar.

Vince il concorso fotografico su "La lingua salvata" Marinella... sia prima che secondo posto!