Satantango (di László Krasznahorkai)

Proposto da Silvano

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di ottobre 2021

Sì: Silvano
Nì:
Alessandro, Katia, Sonja
No: Gabriella, Marinella, Oscar


Silvano (sì, proponente): Il film mi aveva folgorato, così ho cercato il libro da cui era stato tratto, la prima lettura non mi aveva fatto un grande effetto, la rilettura mi è piaciuta tanto ma per me libro e film sono profondamente intrecciati. Non riesco a immaginare un film diverso, è perfetto. Anche il libro ha alcune parti entusiasmanti ad esempio la scena del ballo. Il libro mi ha toccato anche perché mi ha ricordato alcune cose della mia infanzia. Mi ha colpito il racconto del suono delle campane e per un certo periodo mi svegliavo di soprassalto credendo di sentirle...

Sonja (nì): Non posso dire che il libro mi sia piaciuto. Facevo fatica a trovare un filo logico nel racconto perché non c’era nessuna logica susseguenza, nessun legame logico, tutto soltanto connessioni strampalate o perlomeno strane, soprattutto nella prima parte…. Meglio è andata con la seconda. Mirabile il capitolo dove i due funzionari amministrativi si alambiccano il cervello per “tradurre” e rendere presentabile alle autorità il rapporto di Irimias. Soltanto alla fine ho capito il perché di tutte queste situazioni tragiche, di questi personaggi strampalati e a volte quasi fuori dalla realtà, di questo clima lugubre, pieno di fango e pioggia incessante. A questo punto diventa chiaro che tutto questo fango sono le miserie umane. L’autore è stato in effetti un vero maestro nel rappresentare la situazione onirica. Che dire dei personaggi? La loro descrizione mi faceva venire alla mente alcuni ritratti di Rembrandt. La crudezza, l’assenza di sentimenti, la cattiveria, l’inciviltà, la rozzezza, la volgarità…. sono tutti personaggi interessantissimi dal punto di vista umano, ma tutti assolutamente negativi. Cesare Lombroso avrebbe da dire la sua a proposito! Non so se la collocazione onirica giustifica tanta negatività, soprattutto per quanto riguarda la povera Estike. Secondo me i bambini non dovrebbero essere usati in certi racconti anche se Estike è comunque l’unico personaggio “positivo” in quanto cerca le possibili vie d’uscita (è infatti convinta che verranno a prenderla gli angeli) ma l’unica che trova è il suicidio.

Marinella (no): Il mio è un NO di sensazione per la difficoltà che ho avuto di andare avanti nella lettura, di seguire il racconto, posso addurre come scusante per non avere finito il libro che non ci vedevo bene causa intervento cataratta ma devo confessare che è un alibi che nasconde la mia pigrizia nell’affrontare una lettura così impegnativa...

Oscar (no): Sono un po' a disagio a esprimere un "no" per un libro di cui ho letto solo il primo capitolo. In realtà quel capitolo l'ho letto due volte, in quanto pensavo che la prima volta fossi per qualche motivo distratto e che per questo non fossi riuscito a entrare nella storia. Ma anche la seconda lettura mi è stata ostica. La scrittura è molto densa e la narrazione è piena di riferimenti a fatti o persone che chi legge non può conoscere. E' stato un po' come iniziare a leggere un romanzo partendo dalla metà. Questo esordio denso, unito alla cupezza dell'ambientazione e alla mancanza di empatia coi personaggi, mi hanno scoraggiato dal proseguire.

Alessandro (nì): Non l’ho finito: il mio è un giudizio parziale. Un buon libro deve avere un impatto emotivo su di me e questo non lo ha avuto. Il libro non dà vie d’uscita, non dà scampo.


Prossimo libro: "Il narratore ambulante" di Mario Vargas Llosa (preferito a "Eva Dorme" di Francesca Melandri e a "Rosso come una sposa" di Anilda Ibrahimi)

Prossimo proponente: Oscar

Prossimo incontro: La prossima riunione si terrà, tempo permettendo, sabato 27 ottobre all’ora di pranzo all’aperto. Non dovesse essere possibile, ci troveremo sempre sabato all’ora di pranzo on line.