Non lasciarmi (di Kazuo Ishiguro)

Proposto da Massimo I.

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di novembre 2011

Ecco l'usuale resoconto del nostro ultimo incontro nel corso del quale è stato discusso il libro "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro.

"Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro è piaciuto molto a tutti i presenti (Michele, Massimo TS, Gabriella, Maddalena, Marinella, Oscar, Tomas, Concetta, Alessandro, Alessandra, Giuseppe). Pur presenti, Giovanna non ha letto il libro e Loredana esprime un giudizio di NI. Tale opinione viene principalmente riferita al senso di irrealtà trovato nella vicenda, con specifico riferimento alla passività dei protagonisti. Massimo UD, assente per malattia, esprime in una sua nota scritta un analogo giudizio.

Tale passività ha colpito anche Marisa che ritiene frutto di un'educazione tanto penetrante da riuscire ad estirpare l'istinto di conservazione e che ha provato un senso di pena profondo per dei "personaggi umanissimi [collocati] in un mondo disumano". Il libro produce nel complesso una "piacevole angoscia".

Massimo TS dichiara di aver proposto il libro perchè questo gli aveva dato forti emozioni nonostante la palese irrealtà della storia.

Maddalena scherzosamente invoca un Comitato di Liberazione dei Cloni e immaginare una tal cosa è stato il modo per superare la sensazione devastante in fase di lettura. Michele sottolinea alcuni aspetti relativi alla schiavitù e alla difficile conquista della libertà per dei cloni che sono quasi un ossimoro. Concetta, invece, ritiene che i protagonisti siano vittime ma alla fine dei vincitori morali.

A Gabriella sembra quasi che la storia sia come una favola con uno sfondo di pesantezza e tristezza. Queste due caratteristiche vengono trovate anche da Alessandra che ritiene la vicenda agghiacciante.

Marinella ha trovato il libro e il film belli: fa male la tranquillità senza ribellione con cui i ragazzi accettano il loro destino senza speranza, come del resto il nostro di non-cloni, dice Kathe alla fine del film.

Tomas ha apprezzato il libro perchè è di una fantascienza insolita in quanto concentrata sui sentimenti. Anche Oscar sottolinea alcune particolarità della storia narrata e sottolinea anche alcune implicazioni bioetiche della vicenda. oltre al tema della non eticita' dei cloni Giuseppe aggiunge anche la domanda su "cosa puo' fare il lavaggio del cervello". Libro bello ma infastidiva la sequenza quasi interminabile di discussioni puerili da ragazzini.

Alessandro pensa che il libro contiene una rappresentazione molto efficacemente e inquietante del "male assoluto": considerare degli esseri umani come degli oggetti, esseri umani, poi, che sono totalmente asserviti ad un sistema totalmente inumano. Il libro, benchè tramite una storia fantastica, può benissimo parlare di noi, ogni volta che siamo rassegnati di fronte al male che ci colpisce o ci circonda...


Il concorso fotografico sul precedente libro "L'agente segreto" e' stato stravinto da Marinella!