Verbale discussione saggio di Desmond Morris “Lo scimmione nudo” venerdì 10 aprile a casa di Alessandro.
Dei partecipanti hanno votato SÌ Alessandro, Tomas, Gabriella, Marinella
NÌ Massimo, Marisa, Mirella, Oscar, Giuseppe
NO Alessandra, Franca
Essendo il proponente inizia Massimo che esordisce penosamente dichiarandosi pentito della scelta (e ciò non depone a suo favore), confessando di aver bluffato non avendo mai letto in precedenza il libro, che ha trovato datato (in particolare la meticolosa descrizione della sessualità femminile gli ha provocato il desiderio di rilettura di alcuni sonetti del dolce stil novo), e con parecchie forzature atte a sostenere la tesi dell'autore; un esempio tra i tanti: anche l'idea di dio deriva dagli scimmioni. Dopo aver finito, dichiara di essere tentato dalla dottrina del creazionismo.
Voto: NI per decenza e autotutela.
Oscar ci svela che il libro era stato pubblicato a puntate settimanali sul prestigioso “Daily Mirror”, allo scopo di sdoganare la scienza. Due anni dopo John Lewis e Bernard Towers pubblicarono “Naked ape or homo sapiens?” per confutare le tesi di Morris, tranne cadere anche loro in discorsi contraddittori. Interviene Mirella dicendo che l'autore ha guadagnato un sacco di soldi e con un escamotage ha evaso anche le tasse. Oscar legge anche l'intervento che gli ha lasciato Giuseppe, ma che non è possibile riportare qui (la colpa è interamente di Marinella che non ha preso appunti) (ndo: note di Giuseppe pubblicate in fondo per non interrompere la tensione narrativa di questo resoconto)
Voto per Giuseppe: NÌ; anche Oscar vota NÌ (ndr psicologica e del tutto gratuita: avrebbe votato SÌ se avesse toccato corde assai più tragiche, cosa difficile essendo un saggio)
Marinella ricorda che negli anni Sessanta era un testo importante ed è convinta che le asserzioni siano tutte vere, a parte le forzature, a parte le inesattezze, a parte le cose obsolete eccetera eccetera.
Voto: SÌ perché ha un buon carattere.
Alessandra si dimostra lievemente aggressiva. Dichiara di aver provato fastidio per l'illogicità e trova il testo infarcito di pregiudizi, forzature e stupidaggini (ndr: sono mancate a tutti le sue tipiche affermazioni del tipo vi voglio bene assorbisaggi, se non ci foste bisognerebbe inventarvi ecc.)
Voto: sorprendentemente NO.
Tomas ha letto il libro in ceco, visto che la traduzione è uscita nel periodo della “Primavera di Praga”, quando era concessa una certa libertà di stampa. Ne dà un giudizio positivo, se lo si legge con intenti ascientifici, divulgativi. Ha comunque delle tesi datate, per come tratta ad esempio il tema dell'omosessualità (ndr: evidentemente di buon umore, è stato meno categorico del solito).
Voto: SÌ.
Marisa risulta stranamente piuttosto sintetica, suscitando un leggero stupore nell'uditorio, che si stava attrezzando con brandine e cuscini. E' un saggio divulgativo, parla di antropologia senza averne le competenze, e insomma privo di dati scientifici e fatto imperdonabile, non cita mai Darwin! Comunque ha degli spunti interessanti, particolarmente verso la fine.
Voto: NÌ.
A Gabriella è piaciuto, l'ha fatta sorridere, per l'epoca l'autore dimostra proprio un atteggiamento lungimirante come fisiologo e zoologo. Azzeccata la divisione dei capitoli.
Voto: SÌ (ndr: vorrei ben vedere il contrario trattandosi di animali)
Mirella, infastidita dalla lettura, ha cercato un po' di note biografiche dell'autore, che non ne ha beneficiato (vedi sopra). Molto attento agli affari, ha voluto scrivere un bestseller scientifico, senza averne la conoscenza e le capacità, finalizzando tutto alla sue teorie.
Voto: NÌ, anzi poi ci ripensa e dice NO.
Per Franca l'unica cosa buona è la fine dove dice che siamo animali e tali rimaniamo. Scrive in maniera talmente superficiale, che viene da chiedersi se non fosse sotto l'effetto di droghe. Al giorno d'oggi il discorso evoluzionista è assai più sviluppato, e ricorda ad esempio i brillanti interventi televisivi dell'etologo Danilo Mainardi (ndr: conclude il suo intervento con alcuni giochi di parole, che gli altri ripensandoci con calma, comprenderanno due-tre giorni dopo).
Voto: NO senza alcun ripensamento.
Alessandro ha apprezzato il testo poiché frutto dei suoi tempi, di una cultura divulgativa. Argomenta una tesi, non è peggiore di altri saggi che sostengono opinioni opposte. Condividiamo con gli animali una stessa natura biologica . Interessante la conclusione in cui ammette di aver esagerato per richiamare l'attenzione e farci reagire a una deriva pericolosa. E' una testimonianza storica della morte di Dio, della libertà sessuale ecc. (ndr: non garantisce la sua presenza per il prossimo incontro, dovendo nel frattempo sbrigare alcune formalità a Cuzco e a Cape Town).
Voto: SÌ.
Via mail Giuseppe ha inviato il seguente intervento:
Non è bellissmo ma l'ho trovato abbastanza interessante e si faceva leggere facilmente. Al di lá della informazioni che riporta (ad esempio l'evoluzione di un non predatore in un contesto di predatori, oppure le curiose e sorprendenti classifiche degli animali che piacciono di più a i bambini), ho apprezzato molto l'intenzione dell'autore: mostrare come, a diffenza di come ci vediamo noi, non siamo poi tanto diversi da quelli che chiamiamo "animali" (questo il motivo per il mio metá Sì). Spesso però (e qui la metá occupata dal mio No) sembrava che si dimenticasse di questo scopo e più che fare un confronto tra noi e gli altri animali, si limitava a dire cosa fa uno e cosa fa l'altro senza analizzare bene le somiglilanze/diiferenze. Mi è anche sembrato che le deduzioni fossero spesso un po' forzate o per lo meno poco convicenti. Non ricordo con esattezza quali mi avesso lasciato perplesso, ma soprattutto verso la fine avevo l'impressione che si lanciasse in interpretazioni poco convincenti, molto soggettive, e che ogni altra spiegazione sarebbe stata valida quanto quella proposta da lui (mi sembrava di leggere le risposte ai lettori data dall'"esperto in relazioni sociali" di una rivista qualunque). Quando l'ho finito mi sono anche detto che forse, in fondo in fondo, con questo libro l'autore ha dimostrato (a parole) una cosa e cioè che, tolto quello che ci differenzia dagli animali (contesto culturale, uso massiccio del cervello e sua educazione) siamo uguali a loro: beh, ovvio, tutte le cose sono uguali tra loro se ne togliamo le differenze! Non mi sembra quindi una grande rivelazione!
Il prossimo saggio da discutere sarà: "Elogio della mitezza" di Norberto Bobbio (preferito a "Allegro ma non troppo" di Carlo Cipolla e a "La forza del carattere" di James Hillman).
La prossima proponente sarà Alessandra Co.
Il prossimo incontro sarà il 10 luglio.