Sì: Katia, Marinella, Adriano, Alessandro
Nì: Gabriella, Oscar, Giancarlo
No: Luisella, Alberto, Pierpaolo
Marinella (sì): L’ho letto molti anni fa e mi era piaciuto molto, tanto che l’avevo proposto al gruppo ma non era stato votato. Non l’ho riletto perché ricordo piuttosto bene l’atmosfera claustrofobica, l’ambientazione, l’attesa e, conoscendo il libro, sicuramente non avrei riprovato le stesse sensazioni.
Alberto (no): Un applauso a Luisella perché condivido quello che ha detto. L’ho letto anni fa, il primo capitolo mi era piaciuto, la sua struttura ideale sarebbe stata quella del racconto, averlo voluto portare a romanzo non ha giovato. Lo stile non posso giudicarlo perché forse dipende dalla traduzione dall’ungherese.
Pierpaolo (no): L’assenza di sviluppo mi ha portato a una totale delusione e sono stato felice quando l’ho finito.
Oscar (nì): Il libro mi ha accolto con le sue prime pagine in stile stucchevole (quel genere di stile in cui ogni sostantivo viene impunemente accompagnato da un aggettivo). La storia poi si dipana facendoci conoscere i protagonisti e sollecitando la curiosità del lettore. Ma poi il resto del libro viene appesantito dall'interminabile monologo di Henrik. A questi piccoli tormenti letterari ho resistito inventandomi una trama alternativa, secondo me più plausibile di quella proposta dall'autore: in realtà Konrad è gay e si innamora sin da ragazzo di Henrik (nel romanzo, il padre di Henrik dice che Konrad è un diverso; inoltre Konrad chiede a Henrik di promettere di non fidanzarsi mai); Konrad confessa il suo amore per Henrik solo e unicamente a Krisztina (ecco perché lei dice che Konrad è un vigliacco) e durante la battuta di caccia tenta di uccidere Henrik ("se non posso averti io, non potrà averti nessuno"), ma poi ci rinuncia e scappa.
Adriano (sì): L’ho letto tanti anni fa e non ho avuto voglia di rileggerlo essendo un libro basato sul thriller, ma allora mi era piaciuto e avevo letto tanti altri libri di Marai. Marai è più leggero di tanti altri autori europei
Gabriella (nì): Il mio commento al libro è solo parzialmente positivo. E’ scorrevole e ben scritto e riesce a tenere il lettore avvinto, nell’attesa di scoprire i segreti che sembra celare. Ma alla fine, lascia alla fantasia individuale la possibilità di interpretare i fatti accaduti. Il protagonista è uno e preponderante, quasi asfissiante; prolisso di eterni soliloqui che si dipanano a lungo e sembrano infiniti. All’amico che lo ascolta non è concesso replicare, perché non gli viene lasciato spazio. E così, i personaggi secondari sembrano fantasmi che si muovono sullo sfondo, quasi impalpabili e privi di consistenza.
Alessandro (sì, via WhatsApp): Il libro mi è piaciuto. L’ho letto anni fa ma non ne avevo alcun ricordo. Quindi l’ho riletto. Mi sono piaciute le atmosfere, l’ambientazione ma… il monologo… signor Marai, il monologo… quando sembra finito, riprende, senza fine. Se solo Konrad avesse saputo cosa lo aspettava 41 anni dopo, non avrebbe esitato a sparare. O io per lui.
Giancarlo (nì, via WhatsApp): Interessante con riserva. Ho letto il romanzo con grandi aspettative sia per l’ambientazione che per il milieu culturale al quale appartiene, tuttavia alla fine sono rimasto un po’ deluso. Questa storia di amicizia assoluta tradita (questo lasciava capire la presentazione) che inizialmente poteva far credere ad una passione omoerotica tra i due protagonisti maschili, quasi dei giovani Torless magiari, che secondo me avrebbe reso più interessante la storia, ad un certo punto diviene un banale triangolo di cui si intuisce facilmente lo sviluppo lasciando a mio parere la sensazione di un congegno studiato a tavolino ed un po’ artificioso. Sebbene lo stile dell’autore mi sia piaciuto ho trovato troppo schematiche le figure dell’amico e della moglie e finito il libro, che ho letto molto velocemente, mi è rimasto poco dei personaggi e molto più degli ambienti e dell’atmosfera che li circonda.
Prossimo libro: "Memento mori" di Muriel Spark (preferito a "Riflessi in un occhio d’oro" di Carson McCullers e a "Il flaneur" di Edmund White)
Prossimo proponente: Adriano
Prossimo incontro: 26 gennaio