SÌ: Pierpaolo, Luisella, Gabriella, Katia, Adriano, Oscar, Giancarlo
NÌ: Alberto
Gabriella (sì): Seppure fossi molto dubbiosa e inizialmente quasi tentata a non proseguire, mi sono ritrovata ad un certo punto a leggere con grande interesse. Ho apprezzato: la storia di Mattio, i riferimenti a posti, al periodo storico e gli accadimenti a personaggi esistiti, di cui poco o nulla sapevo. Come pure i proverbi ed i termini dialettali che venivano utilizzati dagli zoldani per descrivere oggetti e persone. Il tutto fatto in modo puntuale ed esaustivo. Ho ammirato le descrizioni dei luoghi, specie quella di Venezia. Visitata una prima volta da Mattio, nel massimo dello splendore e dell’opulenza e successivamente avvolta da un’aura di decadenza e di abbandono. L’autore riesce a trasmettere con le parole; immagini e colori vividissimi degli ambienti che descrive. Sembra di sentire persino i profumi e gli odori. L’ultima parte del libro, in cui vengono descritte le torture che il protagonista si autoinfligge, mi hanno procurato un senso di forte disagio. Unica nota negativa, alcune descrizioni decisamente barocche infarcite di dettagli, che mi sono risultate noiose. Ma nel contesto, ho apprezzato il libro moltissimo.
Oscar (sì): Pensavo che un romanzo ambientato tra Belluno e Venezia, a fine '700, non mi avrebbe appassionato più di tanto. E mi sbagliavo: Sebastiano Vassalli è riuscito a tenere sempre alta la mia attenzione e a farmi affezionare ai vari protagonisti. È un romanzo che comprende diversi generi: il giallo, il romanzo storico, il saggio scientifico. Fa riflettere quanti passi in avanti abbiamo fatto, come genere umano, rispetto a quell'epoca. È avvilente la sequenza di sofferenze inflitte ai protagonisti per motivi di contesto storico, sociale e religioso. Il finale è davvero straziante ed è ben lontano dal lieto fine tra Mattio e Michiele che avrei voluto vedere.
Prossimo libro: "Le braci" di Sándor Márai (preferito a "La signorina" di Ivo Andríc e a "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway)
Prossimo proponente: Giancarlo
Prossimo incontro: 29 dicembre