La discussione sul libro del mese si è tenuta il 25 aprile. All'unanimità i presenti hanno giudicato il romanzo divertentissimo, profondissimo, un vero capolavoro della letteratura mondiale, il cui autore è stato più volte paragonato a Flaubert, Dostoevsky e Thomas Mann. Il proponente, Massimo I., personaggio solitamente assai freddo, si è quasi commosso dichiarandosi lusingato e incredulo di fronte a un tale entusiasmo.
Tutto ciò è accaduto nell'universo parallelo nel quale tutti viviamo le nostre vite altre.
Come introduzione e per meglio inquadrare la sfrenata gioia di vivere e l'accentata capacità di infondere cospicue dosi di ottimismo dell'autore, si riportano alcuni suoi celebri aforismi:
“Non trascurate nulla di ciò che vi può procurare un briciolo di equilibrio. A ogni modo, la felicità non è per voi: ciò è deciso, e da un pezzo. Ma se potete afferrare un suo simulacro, fatelo. Senza esitare. A ogni modo, non durerà”.
“Se non frequentate donne (per timidezza, bruttezza o qualche altra ragione), leggete delle riviste femminili. Proverete sofferenze quasi equivalenti”
“Non abbiate paura della felicità, non esiste”
“Mi rivolgo a tutti coloro che non sono mai stati amati, che non hanno mai saputo piacere; mi rivolgo agli assenti del sesso liberato, del piacere ordinario. Non temete nulla, amici, la vostra perdita è minima: l'amore non esiste da nessuna parte. E' solo un gioco crudele di cui siete vittime; un gioco da specialisti”
“La possibilità di vivere comincia nello sguardo dell'altro”.
Ma passiamo adesso al nostro universo.
Hanno votato SI' Piero, Alessandra Co., Giovanna, Oscar, Massimo I.
Hanno votato NI' Marinella, Gabriella, Alessandra Ce., Mirella
Hanno votato NO Marisa, Giuseppe, Tomas, Massimo M.
Massimo I. (sì): Il proponente motiva la scelta del libro: fondamentalmente per il numero basso di pagine, ma anche, visto l'argomento e lo stile di scrittura, per la possibilità di provocare un dibattito. Chiede inoltre il significato del finale apparentemente ambiguo ed aperto.
Marisa (no): E' un diario, slegato, discontinuo. Deride la psicanalisi alla quale però il protagonista deve ricorrere. Ha provocato un grande senso di sconforto per il suo linguaggio monotono, ripetitivo, per il pessimismo, per la totale assenza di speranza, per il mettere l'angoscia al centro dell'esistenza.
Massimo M. (no): Infastidito poiché colpevolizza il mondo per le sue difficoltà. Inutile per chi legge, alimenta una negatività di cui non si ha bisogno.
Giuseppe (no): Scritto in modo sgradevole, fastidioso, comunque riesce a comunicare la sua depressione. Libro spiacevole.
Gabriella (nì): Libro scritto bene, che descrive il tremendo rapporto con il genere femminile. Ci si sente malissimo leggendolo.
Alessandra Ce. (nì): Sottolinea il terribile paragrafo quando il protagonista parla del suo concepimento.
Marinella (nì): Molto squallore e disperazione. Fa capire cos'è la depressione anche a chi ama la vita.
Mirella (nì): La prima parte appariva ironica e scritta bene, ma la seconda parte diventa forzata, qualche azzeccato aforisma gradevole, ma per il resto sgradevole anche per il disprezzo mostrato verso le donne.
Oscar (sì): Perplessità per il finale. Libro che che sente “dentro”, seppur in modo scomodo. Ha un po' “adottato” il personaggio, vista la sua sofferenza, la quale aiuta a comprendere.
Alessandra Co. (sì): Libro scritto bene, ma lontanissimo dal proprio modo di pensare. Provoca perciò stupore, e orrore. Persona particolarissima, a volte ironica, a volte “fuori”.
Piero (sì): Libro interessante, anche se scomodo e indigesto. Descrive talmente bene la depressione, per cui se l'autore non ne fosse affetto, sarebbe veramente un genio.
Tomas (no): Libro inutile da leggere e da scrivere. Non succede niente , non dice niente di particolare. Già dimenticato.
Giovanna (sì): Interessante nota a margine: la copertina del libro fa pendant con la sua borsetta! Afferma inoltre di essersi divertita moltissimo. Le piace infatti il tipo d'ironia, forse a volte involontaria. Il protagonista con il suo nichilismo non riesce ad assere antipatico, come probabilmente sarebbe nella vita reale. Ricorda il romanzo di Perec “L'uomo che dorme”.
Prossimo libro scelto: “I fisici” di Friedrich Dürrenmatt (preferito a “Libri da ardere” di Amélie Nothomb e a “Vita di Galileo” di Bertold Brecht).
Prossimo proponente: Piero.
Prossimo incontro: 30 maggio.