Franziska (di Fulvio Tomizza)

Proposto da Sonja

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di <mese> <anno>

Presenti: Alessandro, Katia, Marinella, Oscar, Sonja
Sì: Alessandro e Sonja
Nì:
Marinella


Sonja (sì, proponente): Ho proposto questo libro perché durante la lettura mi si apriva tutta una serie di quesiti e curiosità. Prima di tutte si poneva la domanda: le lettere sono vere o semplicemente opera di fantasia? E se sono vere, il fantomatico prof. Pečenko che gliele consegna potrebbe essere il mio vecchio professor Pečenko che era più o meno coetaneo di Tomizza? Il secondo quesito era: come mai uno scrittore maturo (come Tomizza era all’epoca della stesura del libro) non riesce a sviluppare in modo piacevole una storia che inizia in maniera molto avvincente con la storia della nascita a inizio secolo ma la fa finire in modo scialbo con la rinuncia dell’insipido e inetto Antonio? Il terzo punto è la scrittura a tratti pomposa, in altri penso volutamente arcaizzante, molto spesso però pesante e astrusa. Il tutto rende la lettura poco scorrevole. La bellezza della storia in se, che è nonostante tutto avvincente, mi ha convinta a proporlo per poter discutere con voi sulle idee che mi ero fatta e sentire la vostra opinione sull’opera.


Marinella (nì): All’inizio mi era piaciuto, il parto, il periodo nel castello, poi la storia si fa noiosa e piatta, non aiutata da una scrittura trascurata. Ad un certo punto sembra che l’autore non sappia dove portare la storia e che tutto si trascini inutilmente.


Alessandro (sì): Il libro è piaciuto ad Alessandro che si è domandato se il riferimento alle lettere sia un artificio letterario oppure una circostanza reale e che ha apprezzato molto nella narrazione il ritrovare luoghi familiari, quali, ad esempio, la stazione di Gorizia oppure il viale Miramare a Trieste vicino adesso alla sua casa. Interessanti riflessioni sono sorte in merito al rapporto tra italiani e sloveni a Trieste. Il finale ha commosso Alessandro: la fine di una vita umile ma piena di speranza ed emozioni. Cosa rimane? La protagonista viene investita a pochi isolati dalla casa di Alessandro che propone lo spunto di una riflessione sul nostro grande bisogno di storie (ascoltate, lette in un romanzo, viste al cinema).


Oscar e Katia non hanno finito il libro e non esprimono un giudizio.


Prossimo libro: "L’amico ritrovato" di Fred Uhlman (preferito a "Le braci" di Sándor Márai e a "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo)

Prossimoa proponente: Luisella

Prossimo incontro: 25 novembre