La camera azzurra (di Georges Simenon)

Proposto da Piero

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di giugno 2014

Sì: Piero, Tomas, Alessandra Co., Oscar, Mirella, Marinella, Gabriella, Marisa, Massimo, Giuseppe, Michele
Nì: Giovanna
No: Maddalena

Piero (proponente) SI

Il libro in discussione è stato per me una sorta di ripiego in quanto ne volevo proporre un altro ma era in ristampa. È un Simenon che mi sembra interessante in quanto diverso dagli altri libri dello stesso autore, inoltre riesce anche a rappresentare un interessante schizzo della provincia francese degli anni 50. La struttura del romanzo è molto interessante e coinvolgente aumentando lentamente la suspense.

Giovanna NI

Mi è piaciuta la descrizione della provincia francese, non mi è piaciuta l’inerzia dei due protagonisti; lui non era in grado di dare risposte alle cose più fondamentali della vita. Non ho provato nessuna empatia con i personaggi; questo libro mi ha ricordato il precedente, dello stesso autore, “Lettere al mio giudice” già letto con il gruppo.

Gabriella SI

I personaggi non sono simpatici; lui è amorfo, non ha capito nulla. L’amante Andreè è meschina, gretta. Il libro non mi ha entusiasmato.

Massimo SI

Secondo me non è un Simenon particolare, l’atmosfera è sempre la stessa: provincia francese, atmosfera sensuale, scrittore troppo serio, nessuna ironia, cupezza di fondo, mai un finale ottimistico. Trovo una certa critica sociale verso lo sciovinismo dei francesi. Romanzo scorrevole e bello anche se triste.

Oscar SI

All’inizio non mi prendeva, ma poi la trama particolare somministratrice di indizi e la tecnica dell’autore teneva viva l’attenzione. Noto che si tratta di una scrittura datata sicuramente non contemporanea, tensione tipica di un giallo, visione di un mondo che viene somministrata giorno per giorno. Bel giallo, tecnicamente ben scritto.

Tomas SI

La protagonista mi ha fatto arrabbiare perché la considero stupida, assieme al personaggio maschile, anche lui un po’ stupido, e dipendente dalla donna.

Marisa SI

Racconto imperniato sull’interrogatorio, incalzante e ricco di colpi di scena. Il protagonista ha un senso di colpa che comunque, non lo riscatterà. Piccola provincia dove nulla sfugge agli abitanti e che punirà il rapporto extra-coniugale, squallore di sentimenti, vanità, superficialità, la moglie di lui che sa’ ma tace e sopporta. Il finale è prevedibile. Non è un racconto dai risvolti moralistici, l’inosservanza di certe regole può far pagare un prezzo troppo elevato; il tradimento è sempre esistito, questa è un’eccezione che conferma la regola, il delitto non sarà perdonato. Noto che il romanzo non ha la suspense che ci si aspetta.

Michele SI

Libro crudele, brutale, non senza opicrisia. Lei non è un personaggio negativo, c’è l’amore; il trionfo dell’amore è tale che si conclude alla fine con un’esaltazione poetica dell’amore, è un anafora; alla fine si mostra, forse, come un’amore durevole: lei sarà per sempre la sua amante, alla fine anche lui la vede come l’amore ideale.

Maddalena NO

Non mi è piaciuto, non conosco Simenon, non leggo gialli e quindi non ho trovato quello che giudico indispesabile in un romanzo: 1. Senso della vita, 2. Personaggi a cui mi affeziono, 3. Sorpresa. L’argomento, il delitto passionale, non mi interessa, perché descrive di sentimenti collegati al possesso che mi stufano.

Alessandra SI

Lo ho letto velocemente. Potevo intuire come finiva, però mi ha incuriosito l’analisi psicologica delle persone interessate e la totale chiusura mentale della provincia francese.

Mirella Si

Mi è piaciuto per come l’autore mette a nudo i personaggi. Lui scopre, parlando con il giudice, ciò che provava per la moglie e per l’amante. Spaccato interessante della provincia e ricerca di cosa c’è dietro la provincia. Simenon è uno scrittore della società, della piccola borghesia, è un sociologo. I protagonisti, in fondo, sono dei poveri diavoli, non perché poveri di spirito, ma perché non hanno alcuna possibilità. Romanzo piacevole.

Giuseppe SI

Facile da leggere. Storia non emozionante, ma piacevole per come è stata presentata. La storia fa parlare i personaggi che scoprono se stessi.

Marinella SI

Descrive fatti, non la verità! Affresco bellissimo della provincia francese; il romanzo descrive i lati oscuri delle personalità. Il protagonista, solo parlando con il giudice, capisce finalmente la vita, prima non aveva capito niente.

PROSSIMO LIBRO SCELTO: "Pura anarchia" di Woody Allen (preferito a "Utz" di B. Chatwin e a "La criptonite nella borsa" di I.Cotroneo).

PROSSIMA PROPONENTE: Alessandra Co.