Proposto da Giovanna perché è un romano storico, dopo le "Liason dangerous" si torna su un genere che ama molto. Diverso dai soliti che abbiamo scelto e di una scrittrice che ama molto.
Dice Giovanna: Amo il periodo tra riforma e controriforma. Zenone, uomo rinascimentale pronto a mettere tutto in gioco per "trovare s stesso" come dice al cugino. Uno il guerriero e l'altro l'intellettuale. La scrittura fine, erudita, una bella trama. Il protagonista è una figura scontrosa. Ma con la capacità di giocare la sua vita , ricominciano fino all'ultimo istante. Una figura non facile per il lettore. Non vuole sicuramente rendersi simpatico. Siamo nel Belgio dove nasce la borghesia, mercanti, banchieri. Il padre di Zenone ha lavorano per i Borgia. Giovanna nota che con le possibilità di Zenone avrebbe vissuto tranquillamente da parassita. Non è stato così. Un personaggio speciale. Che ribadisce col suo ultimo atto di libertà la tensione di una vita. Si ritrovano situazioni storiche analoghe a Q di Luther Blisset, uscito nel '99. Il finale è simbolico. Ricorda che lìautrice è donna colta e intelligente benché autodidatte educata dal padre.
Giuseppe : D'accordo con Giovanna per il poco che sono riuscito a leggere. Non l'ho finito. Un libro importante che però non riuscivo a seguire con la dovuta attenzione.
Marinella: D'accordo con Giovanna. Il mio libro preferito è " Memorie di Adriano" Ricorda alcuni particolari accurati e a lei sconosciti come il Luz ebraico. Sintetizza con la frase: Storia interessante di uno spirito lieto. Libro bellissimo.
Gabriella. Uno dei libri più belli che ho letto. Non sono riuscita a tradurre molte delle frasi in latino . Libro profondo capace di cogliere umilmente la sostanza delle cose.In molti punti ho provato la pelle d'oca per le frasi vere e profonde. Il protagonista, un misto fra Leonardo e un Paracelso, mi ha colpito. Libro bellissimo, sublime.
Marisa:l'ho letto in fretta devo leggere gli appunti. Mi ha ricordato i processi dell' inquisizione figure come Giordano Bruno e altri. Ho apprezzato il colloquio ad Innsbruk, filosofia su complementarietà necessarie per arrivare all'equilibrio. Superstizioni ed equilibri dell'anima alla ricerca della libertà. Scienziato, filosofo , alchimista, nella storia dell'epoca soccombe, ma permette con la sua vita una testimonianza alla tensione dell'obbiettivo. Muore come uno di quei feriti nei campi di battaglia… Libro bellissimo
Massimo: Riletto dopo 15, anni con altri occhi. Difficile aggiungere qualche cosa. Libro moderno. L'attrice ha focalizzato elementi comuni al nostro tempo. Permane un senso di continuità dell'essere umano con le oppressioni. Il protagonista affascina. Lo conosci, lo invidi. Non è il rivoluzionario che sobilla. E il cambiamento che si concretizza nella vita vissuta coerentemente. Un personaggio scritto con cura e fedeltà storica che inquadra l'Europa di allora. Una tra le mie scrittrici preferite che non mio ha deluso.
Franca: Letto quest'estate. Scritto benissimo, documentatissimo.Ma talvolta certe metafore mio risultano accademiche.
Oscar: L'ultima pagina l'ho letta mezz'ora fa. Fresco di morte.. Personaggio che non si rende simpatico, ma che vive la vita con un coraggio difficile da ospitare. Debolezza, squallori, la parte oscura che attrae e affascina. Le istituzioni immobiliste dinanzi al dolore e all'ingiustizia. Non oltre è dato andare.
Maddalena: Non mi è piaciuto. Con impegno l'ho letto. Finito. Mi ha ricordato H Hesse. Stile strambo e non realistici i personaggi, degli archetipi. Un cugno. Nei libri dovrei trovare un messaggio. Un libro o mi diverte…non è accaduto. o mi fornisce spunti di riflessione… Ma non sopporto il ribadire l'acqua calda. Le ingiustizie dette e ridette moi infastidiscono. E' vero però che ci sono degli spunti sul mondo del lavoro estremamente attuali. Ho appreso: Avrei potuto leggere 2 libri di Dick. Autrice molto colta.La nota dell'autore... 30 anni di libro scritto con la testa non col cuore. La vita al tempo era terrificante.
Alessandra e Massimo non lo hanno letto.
Patrizia: Scritto bene, non è lo stile che amo. La parte che ho preferito è quella dell'incontro col priore. Molto umano. L'aspetto sessuale, torbido, mi ha colpito e mi ha posto tante domande sulla mancanza di coscienza dei personaggi. In conclusione sintetizziamo:
Un unico "ni" di Maddalena (e piccola perplessità di Franca). Agli altri è piaciuto.