Ballando nudi nel campo della mente (di Kary Mullis)

Proposto da Gabriella

Riferimenti: IBS

Discussione di febbraio 2017

Sì: Alessandra Co., Pierpaolo, Gabriella

No: Marinella

Nì: Maddalena, Massimo I., Oscar

Gabriella (sì, proponente): Non era il libro che avrei voluto fosse scelto, ma l’ho proposto perché Mullis è uno scienziato che spazia a 360°. Dotato di enorme curiosità, è uno che vuol ficcare il naso dappertutto e non esclude a priori l’importanza di certe discipline, anche se non sono valutabili in modo rigoroso. In fondo è un possibilista ed è forse la parte di lui che preferisco. Costantemente sopra le righe, provocatore nato, fa critica feroce sulla conduzione delle indagini nei laboratori di criminologia americani e non risparmia nemmeno prestigiose riviste scientifiche. Molte sue affermazioni mi hanno trovato completamente d’accordo e in sintonia con i suoi pensieri, per altre cose (tipo il riscaldamento globale) ho trovato le affermazioni decisamente datate.

Marinella (no): Di questo libro trovo positivi soltanto il titolo e la foto di copertina. Per il resto non mi è piaciuto nulla. La scienza dev’essere scientificamente provata. Lui dice “scempiaggini”. Personalmente non credo né nell’astrologia né negli alieni. Mi ha disturbato il suo uso smodato di droghe e il fatto che non abbia fatto ammenda. Lui è un cretino perfetto e trovo il libro molto americano. Un saggio non dev’essere un romanzo.

Alessandra Co. (sì): Lessi questo libro molti anni fa e fu piacevole farlo a quel tempo. Ammiro la pragmaticità e la concretezza dello scrittore ed apprezzo la sua curiosità di sperimentare, non è ipocrita quando spiega, è un tipo schietto e pazzoide. Sa mettersi in gioco senza paura di rimetterci la faccia e ci ha fatto un grande dono con l’invenzione della PCR. La cosa che mi è piaciuta di più è quando spiega come si sono formati i sensi. Dà l’idea di come micro e macro siano in simbiosi e il tutto viene descritto con respiro ed eleganza. Ho trovato gli ultimi capitoli raffazzonati, mentre i primi mi sono piaciuti molto.

Pierpaolo (sì): Perché ho detto Sì? Non è un saggio scientifico e nemmeno vuole esserlo, non sono d’accordo con ciò che dice e non lo trovo nemmeno un bellissimo libro. Ho detto Sì perché mi ha divertito leggerlo. Mi ricorda la freschezza dell’ambiente universitario della west coast dell’epoca ed il percorso di formazione di un ragazzo di una tipica famiglia americana. Dice molto sul mondo scientifico del tempo e la sua scienza è di tipo tecnico, infatti la PCR è una tecnica che si può utilizzare per manipolare il DNA. Mullis è malato dell’hybris che vede negli altri e pensa che la sua disciplina sia la migliore. Attacca con accanimento le discipline umanistiche e mette l’astrologia alla stessa stregua di queste ultime. Mi ha divertito moltissimo quando si è gasato con il gas esilarante e non era più in grado di parlare. Un altro capitolo spassoso è quando dice alla Roche che avrebbe parlato male dei farmaci retro virali.

Massimo I. (nì): Il mio Nì è perché sono riuscito a leggere tutto il libro, anche se ho difficoltà ad approcciarmi ad argomenti scientifici, cosa dovuta alla mia formazione di tipo umanistico. Ho grosse riserve sulla personalità dell’autore che è di un egocentrismo spaventoso. Sbandiera più volte di aver ricevuto il suo Nobel con ridondanza. E’ una persona sgradevole, specie nei confronti delle donne e non si mette mai in discussione. L’episodio del gas esilarante mi ha ricordato il film "Scemo + scemo". Si sente superiore agli altri, si vuole distinguere dalla massa facendo bastian contrario. La lettura del libro mi ha lasciato perplesso e non mi ha arricchito.

Maddalena (nì): Ero indecisa tra il Sì e il Nì, ma dopo aver sentito le vostre opinioni, sono per un Nì convinto. Lo scrittore appartiene alla categoria dei narcisisti forti ed ho provato una profonda antipatia nei suoi confronti. Appena ho finito di leggere la prima pagina mi ha fatto pensare al paradiso della moglie attuale, chissà se è ancora vivo (ci siamo documentati su internet ed abbiamo scoperto che si è sposato un’altra volta). E’ un saggio scientifico molto anomalo. La parte positiva è la sua apertura totale a voler vedere le cose, di cui alcune che condivido. Mi ha ricordato Ivan Illich. Ho trovato interessante il capitolo sulle mode nell’alimentazione, quando riporta dell’uso del fluoro nei dentifrici. Potrebbe essere pazzo o aver ragione, ma la certezza è che viviamo in un’epoca in cui si asserisce tutto ed il contrario di tutto. La parte più bella è quella in cui parla degli oggetti che potrebbero cadere sulla Terra e le reazioni in Borsa negli ultimi giorni. Ho fatto molta astrologia da giovane e credo sia nelle cose scientifiche che in quelle non scientifiche. Tutto sommato è un libro che si legge volentieri.

Oscar (nì): Ho detto Nì ma sarei più orientato per un No. Un aspetto positivo: mi sono certamente divertito nel leggere tutte le avventure rocambolesche dell'autore (a tratti lo avrei voluto ancor più spericolato, per massimizzare l'effetto comico/grottesco, tipo "American pie"). Per il resto, ho veramente detestato che l’autore non si sia posto il minimo problema nel fare certe affermazioni; in particolare penso alla sua demonizzazione dei farmaci antitumorali. Fare affermazioni così trancianti è di una grossolanità imperdonabile. Essendo un personaggio pubblico e per di più un Nobel, non può essere così svolazzante. Ha delle responsabilità nel fare affermazioni di un certo tipo, e senza i distinguo dovuti potrebbe creare un atteggiamento di sfiducia totale. Lui dice che oggi è facile accedere alle informazioni e si trova subito la verità, ma tra fake news e false informazioni su internet, questo è sempre meno vero. E' avvilente come oggi sia necessario sfatare vari miti complottistci: la gente attinge a false informazioni, non le verifica opportunamente, e le diffonde amplificandole. Il mio Nì è anche dovuto al fatto che questo libro non utilizza i filtri dovuti.


Prossimo saggio: "Il mestiere di scrivere" di Raymond Carver (preferito a "L’illusione di Dio" di Richard Dawkins, a "Non è Francesco" di Antonio Socci, e a "Koba il Terribile" di Martin Amis).

Prossima proponente: Alessantra Co.

Prossimo incontro: 7 aprile