La ragazza con la Leica (di Helena Janeczek)

Proposto da Gabriella

Riferimenti: IBS, Wikipedia

Discussione di settembre 2023

Presenti:  Luisella (non ha letto il libro), Pierpaolo, Oscar, Sonja, Alessandro, Marinella, Gabriella
SÌ: Marinella e Gabriella
NÌ: Sonja e Pierpaolo
NO: Oscar e Alessandro


Gabriella (sì, proponente): In realtà, proporre questo romanzo al gruppo, è stata una scelta sofferta. In quanto io stessa ho provato sentimenti contrastanti nei suoi riguardi. A momenti l'ho odiato e in altri l'ho amato. E' stata un'impresa riuscire a leggerlo tutto. E mi dispiace, perché gli spunti erano tanti e interessanti, come i personaggi amici di Gerda. Mi ha affascinato il periodo storico, la Parigi di quegli anni, in cui i protagonisti fuggiti da contesti a loro ostili - dovuti all'ascesa del nazismo e dell'antisemitismo – si trovavano comunque a vivere una vita da profughi, invisi alla popolazione del luogo. Ma le frammentazioni dei discorsi ed i continui flash back, hanno oscurato e resa quasi incomprensibile la lettura.


Oscar (no): La mia lettura del libro è stata molto parziale, poco più del 10%. L'ho trovato caotico e, considerato che in genere faccio fatica a ricordare i nomi dei protagonisti,  mi sono sentito sommerso da una valanga di personaggi che mi hanno disorientato e reso la comprensione del testo frammentata e spiacevole. Cosa che mi ha fatto desistere dal riprendere in mano il romanzo. Ho apprezzato l'introduzione e il commento alle foto.


Alessandro (no): Dico No per le stesse ragioni addotte in precedenza. Il tutto mi è sembrato un girare a vuoto e non sono riuscito a scorgere un filo conduttore nella trama. Una serie di memorie ripetute in cui la protagonista era ora viva, ora morta, in un alternarsi confuso. Sono riuscito a proseguire grazie al periodo storico interessante, all'atmosfera dei luoghi, alla cultura dei personaggi e alla vita bohémien che essi conducevano. Non ho finito il libro.


Marinella (sì): Concordo con quanto già detto da Gabriella e Alessandro, il libro non è scritto bene ed è confusionario, eppure ho votato sì perché mi è piaciuto. Mi sono piaciuti i riferimenti, le ambientazioni, i personaggi. Forse la scrittrice, che si è documentata molto sull'argomento, ha voluto mettere nel libro tutto e quindi troppo…


Sonja (nì): L’argomento trattato è molto interessante sia per il fascino che avvolge i due personaggi principali sia per lo sforzo dell’autrice di indagare le vicende loro accadute. Purtroppo però il libro è scritto in maniera molto astrusa, con frasi molto lunghe e complicate. Molto spesso il soggetto non è espresso chiaramente e sovente da un capoverso all’altro cambia completamente lo scenario in modo incomprensibile. Difficile pure distinguere fatti realmente accaduti dalle ricostruzioni fatte dall’autrice che le dà per scontate senza un minimo accenno alla loro veridicità. Cito – uno per tutti – l’episodio legato alla foto del miliziano colpito a morte, universalmente considerata un falso, che lei invece descrive come autentica con tanto di prove.


Pierpaolo (nì): Se non fosse stato per il primo e l'ultimo capitolo, il mio parere sarebbe stato negativo. Non sopporto le biografie romanzate, in cui persone di cui non sappiamo niente, esprimono i loro pensieri in proposito. In tale contesto, è il dialogo che ricostruisce l'accaduto. Alcuni particolari sembrano inventati: ad esempio il fatto che Gerda Taro russasse. Quando illustrava la foto di Robert Kapa con la cinepresa, ha iniziato un commento su quello che sarebbe stato il futuro del giornalismo, ma poi il discorso è caduto nel nulla e la cosa mi è dispiaciuta. Ho apprezzato i commenti alle foto. Ho dovuto cercare diverse cose su Wikipedia. Tempo addietro, lessi il primo libro della scrittrice e mi piacque molto. Invece questo mi ha profondamente deluso. Non ho letto la terza parte del libro.



Prossimo libro: "Le quattro ragazze Wieselberger" di Fausta Cialente (preferito a "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo e a "Lo stadio di Wimbledon" di Daniele Del Giudice)

Prossimo proponente: Pierpaolo

Prossimo incontro: 27 ottobre