Sì: Marinella, Oscar, Pierpaolo, Gabriella (via mail)
Nì: Luisella, Sonja
Oscar (sì, proponente): Ringrazio Marinella per avermi fatto conoscere questo libro. Mi è piaciuto molto e l'ho regalato e consigliato a diversi amici. Ho ritrovato dinamiche simili all'altro romanzo di Ishiguro, "Non lasciarmi": in un futuro distopico c'è chi si sacrifica per gli altri senza aspettarsi gratitudine, in quanto il ruolo che si ricopre non lascia altra scelta. Interessante anche il tema della diversità: gli androidi sono equiparati a oggetti e subiscono le angherie degli umani, nulla conta che la loro umanità sia evidente nei loro pensieri e nelle loro azioni.
Marinella (sì): Mi è piaciuto moltissimo. Amo l'Autore, di cui ho letto altri libri, per l'originalità delle sue storie e per la sua umanità. Klara è un Amico Artificiale che serve a combattere la solitudine dei bambini, è la voce narrante, è innocente e pura come un bambino e crede nel Sole come a Dio. E' fantascienza ma nel corso del romanzo dimentichiamo che Klara è un robot che fa suo il sentire umano. E ama e conosce l'empatia. Lo stile del romanzo è semplice, come sempre in Ishiguro, complessi sono i temi che affronta.
Sonja (nì): La lettura è stata piacevole ma non sono riuscita a mettermi in sintonia. Probabilmente perché il libro non rientra nel genere di lettura che preferisco. E’ una bella fiaba, e come tutte le fiabe porta in se qualcosa di grottesco e anche molta crudeltà. Non ho trovato angosciante il fatto che i sentimenti e l’umanità che il genere umano ha perso sopravvivano in una macchina. Klara è dolce e fa pena, anche se lei in realtà non risente degli sgarri che gli umani le fanno. Il libro è l’ennesimo monito ai cosiddetti umani che l’individualismo, l’egocentrismo, l’egoismo, il voler essere sempre i primi della classe e sopraffare gli altri in realtà portano all’autodistruzione.
Gabriella (sì): Leggere Ishiguro è sempre una garanzia. Klara e il sole è un libro intenso e delicato, a momenti struggente. E’ lei la protagonista indiscussa, attorniata da umani quasi sempre gentili, che però non si faranno problemi a lasciarla in uno sgabuzzino e successivamente in una discarica, nel momento in cui non sarà più necessaria. Il ritmo narrativo coinvolge e si ha la sensazione costante che qualcosa di spiacevole stia per accadere. Klara ha molto da insegnare, ed è assai più umana di noi “umani”. L’assenza di egoismo, il volere il bene degli altri senza pretendere nulla in cambio. Il suo cuore è puro e innocente. E’ pronta persino a sacrificare se stessa affinché la piccola Josie possa guarire. Ritengo che le immagini più belle siano quelle in cui Klara fa il suo patto segreto con il sole. Ciò che ho provato quando ho finito il libro è stata una sensazione dolce-amara.
Alessandro: Mi astengo dall'esprimere un giudizio sul libro in quanto sono riuscito - per ragioni di tempo (non immaginavo di poter essere a Trieste il giorno della discussione) - a leggerne solo una parte. Apprezzo l'autore e, memore della lettura di "Non lasciarmi", immagino - forse a torto - che la prosecuzione della lettura mi avrebbe portato tristezza.
Prossimo libro: "Franziska" di Fulvio Tomizza (preferito a "La peonia del Carso" di Alojz Rebula e a "Una vita in debito" di Louis de Bernières)
Prossima proponente: Marinella
Prossimo incontro: 28 ottobre