Piz di Renten

Val Calanca

foto: Piz di Renten, cima S

E' il baluardo da cui prende avvio il crinale tra Val Calanca e Mesolcina. Conta due rilievi: cima S e cima N. La cima meridionale è quella orograficamente più significativa, e per un falso mito anche tra le cime meno salite della zona: ritenendone come unica via d'accesso la selvaggia cresta N molti escursionisti se ne sono tenuti alla larga; in verità la cima è facilmente calcabile risalendone l'erbosa cresta S, che richiede solo un minimo di ingaggio per risolvere il ripido bosco che la protegge. Il panorama è di tutto rispetto.

La cima N è ancor più facilmente salibile lungo una traccia che prende avvio dal Pian di Renten.

Piz di Renten cima S - per la cresta S

La cresta S è una ripida ma tranquilla dorsale erbosa con alcune roccette che dal Mottan consente di raggiungere il Piz di Renten senza difficoltà significative; resta da individuare la traccia migliore per raggiungere il Mottan, frequentato da cacciatori lungo una traccia mantenuta pulita ma la cui partenza non è stata individuata: probabilmente prende avvio presso la chiesetta di Sant'Antoni de Bolada. Il versante che da Sant'Antoni sale al Mottan, pur ripido e interrotto da brevi balze rocciose, offre comunque diverse possibilità di salita.


  • difficoltà: T3+

  • quota max: 2000m

Da Sant'Antoni de Bolada si risale il pendio boscoso verso NE (tratti ripidi e balze rocciose da aggirare) uscendo presso la sella a NE del Mottan; seguendo i numerosi tagli su rami e tronchi ci si alza verso la cresta S del Piz di Renten, che per pendio erboso e brevi placche rocciose consente di guadagnare quota; si tocca un primo dosso (1960m ca) ed un secondo (1990m) raggiungendo il piede della cima S: si rimontano quindi le facili roccette guadagnando senza difficoltà la cima S del Piz di Renten (2000m).


aprile 2022

Piz di Renten cima S - per la cresta N

E' un cresta meno impegnativa di quanto appare: occorre comunque muoversi su terreni erbosi ripidi negli aggiramenti di cresta e scalarne alcuni facili gradini rocciosi (I) lungo il filo. Lungo la caratteristica scaglia rocciosa dell'anticima è posata una fune.


  • difficoltà: T5+ (I)

  • dislivello: 100 m dal Pian di Renten

  • tempo: 1 h

  • quota max: 2000m

Dal Pian di Renten (1910m) si segue la discreta traccia che verso S conduce alla cima N del Piz di Renten ma prima che si impenni la si abbandona e tra rododendri ed arbusti si traversa a destra (W) in quota; su terreno progressivamente più ripido si taglia il fianco W della cima N e, per delicate cenge, si raggiunge la sella tra le due cime (1900m ca) dove svetta una singolare torre rocciosa. Ci si abbassa a sinistra per una rampa erbosa portandosi sul fianco mesolcinese, caratterizzato da numerosi larici fulminati, e per ripida erba e cengette si traversa in quota; appena possibile ci si alza portandosi sul filo di cresta, raggiungendo una scaglia rocciosa (fune) che si rimonta (I) guadagnando così l'anticima, da cui la cresta si appiana e si allarga: con brevi saliscendi e qualche gradino roccioso ci si porta infine alla cima S del Piz di Renten (2000m - 1h).


aprile 2022

Pian di Scignan per gli Scarvi

Lo scosceso versante che dal Piz di Renten precipita in Calanca, al di sotto di Sant'Antoni de Bolada (nominato Scarvi su Cns), è caratterizzato da un susseguirsi di nervature boscose incise da dirupati canaloni, frammentati da fasce rocciose orizzontali che, alte da pochi metri ad alcune decine, complicano l'orogrofia già alquanto tormentata. La salita qui descritta s'inerpica su questo versante sfruttando le tracce dei camosci, che con un articolato e tortuoso percorso risolvono l'incalzante susseguirsi di risalti: è un itinerario riservato ad esperti di luoghi difficili senza traccia. La descrizione è alquanto sommaria.


  • difficoltà: T5+

  • dislivello: 800m

  • tempo: 2.30h

  • quota max: 1550m

Da Dapc (770m ca, collegato alla strada cantonale da una passerella) si segue una discreta traccia che verso S lambisce la diruta Dapc Soran e prosegue regolare per il ciglio di una balza; la traccia, sporca ma larga, continua traversando una vallecola (898m, bivio non evidente per Schenano) e con bolli arancioni, superato un tratto franato (solide funi di sicurezza) raggiunge un canalone con delle reti paramassi (970m ca) dove termina il sentiero; ci si porta sul crinale della sinistra orografica e lo si risale aggirando tortuosamente balze e paretine rocciose sino al piede di una vasta ed alta parete verticale (1200m ca): per traccia di animali se ne lambisce il piede traversando in quota verso S portandosi in un canalone di pietrame (1230m ca), lo si supera e ci si porta sulla nervatura in sinistra orografica; per il suo stretto e ripidissimo filo la si rimonta guadagnando il pendio superiore che, su pendenze più appoggiate, consente di salire senza più difficoltà sino all'aperto pianoro di Pian di Scignan (1500m ca - 2.30h).


aprile 2022

album fotografico:

Piz di Renten, da Dapc per gli Scarvi - apr2022

riferimenti:

Guida delle Alpi Mesolcinesi: dallo Zapporthorn al Passo s. Jorio (Brenna - 1999)