Temi di fondo:

alla base della programmazione pubblica c’è la catena logica valori-diritti-obiettivi-azioni. Le differenze tra programmazione pubblica e privata. 

INDICE ANALITICO GENERALE

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Molti sono i temi di fondo ed concetti, tra loro correlati, che stanno alla base degli approcci alla pianificazione (o programmazione) sociale.

(Merlo G., 2014) 

Sinteticamente:

Concetti di base: politica, politiche sociali, programmazione, pianificazione, progettazione. La programmazione pubblica ed il rapporto tra politica e tecnica: la programmazione come riduzione delle differenze nella fruizione di un bene comune. I principi della programmazione e la sussidiarietà. 

Beni comuni e diritti: la loro definizione e fruibilità. I diritti condizionati. 

Pianificazione, programmazione e progettazione. Elementi per una differenziazione.



La programmazione pubblica

Definito quale sia un bene comune, la programmazione pubblica assume come oggetto privilegiato della propria azione la sua distribuzione e allocazione dei beni che, in qualche modo, vengono individuati e definiti come comuni da una specifica comunità per i propri cittadini.

Segue un approccio per valori-diritti-obiettivi-azioni:  una catena logica che connette strettamente i valori di una società ai diritti dei suoi cittadini, quindi agli obiettivi da raggiungere ed alle azioni(riduzione delle differenze) da mettere in campo per raggiungerli.

Uno schema che vuole anche schematicamente illustrare il rapporto tra politica e tecnica.

Infatti, una volta definito che cosa rientra nel bene comune e per quale territorio, nonché le regole per goderne, il fine ultimo sarà quello di mettere in campo azioni per ridurre le eventuali differenze presenti e osservate (divari) nella distribuzione territoriale, nella distribuzione tra i singoli cittadini e/o loro gruppi, rispetto agli obiettivi che ci si pone relativamente a risultati auspicati e/o a punti di riferimento (benchmarks).

Pertanto, fine ultimo, “L’oggetto fondamentale della programmazione pubblica è la ridistribuzione di un bene definito come comune”. In questo emergono le “profonde differenze di approccio dei due mondi della programmazione pubblica e quella privata”.

Merlo G., 2014 p. 54 - 62.

La programmazione privata

Esiste anche una programmazione dei privati in ambito, in generale, di benessere, nonché di specifici servizi socio sanitari. È un campo estremamente variegato che va dal no profit al profit, con moltissime declinazioni.

In Italia siamo in presenza di un sistema misto e in grande evoluzione, in cui coesistono approcci diversi in molte articolazioni e differenze nei diversi settori (assistenza, sanità, previdenza, lavoro, ma anche casa, trasporti ecc.). In particolare, con l’applicazione del principio della sussidiarietà nel nostro campo, si passa dagli esempi storici di monopolio esclusivo dello Stato, ai regimi di welfare mix e welfare comunity (vedi Accezioni welfare).

Programmazione pubblica e privata: alcune macro evidenze.

Tra le molte differenze, la più dirimente “è quella del potere: nella definizione delle materie su cui intervenire, nella possibilità di emanare norme su tali materie e infine nel prelievo coattivo di ricchezza per recuperare le risorse necessarie a un’equa distribuzione del bene comune in questione” (ivi, p. 59)

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Giorgio Merlo 2014, 2022