Le 5 azioni per la sanità

DEF 2015

INDICE ANALITICO GENERALE

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Sul tema si veda: Piani nazionali in essere




Il DEF 2015. PROGRAMMA NAZIONALE RIFORME: le 5 azioni per la sanità

Nella terza sezione del DEF 2015 il Governo fissa per il prossimo triennio alcuni obiettivi già contenuti nel Patto per la salute 2014-2016.

http://www.dt.tesoro.it/it/analisi_programmazione_economico_finanziaria/documenti_programmatici/sezione3/def_assistenza.html
http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/csr2015/nrp2015_italy_annex1_it.pdf

Queste le cinque azioni operativamente previste:

1. Ripensare il Servizio sanitario in un'ottica di sostenibilità ed efficacia

Le azioni. Predisporre il nuovo Piano nazionale di Prevenzione, attraverso la modifica e l'aggiornamento di quello attuale, prestando attenzione: alla prevenzione di tutti i comportamenti a rischio, alle tossicodipendenze, al piano nazionale per le vaccinazioni e agli interventi per la sicurezza sul lavoro. E’ poi necessario sistematizzare la raccolta di dati in modo da rendere operativo il fascicolo sanitario elettronico a aiutare così anche le valutazioni dei decisori. In generale va dato impulso all'informatizzazione dei processi di assistenza, allo sviluppo e alla diffusione della sanità elettronica in modo che la sanità in rete diventi una componente strutturale del Ssn come indicato anche nel Patto per la sanità digitale, introdotto sempre con il Patto sulla salute.

2. Patto per la salute per il triennio 2014-2016

Le azioni. Avviare il riordino della rete ospedaliera nel rispetto dei nuovi standard qualitativi, strutturali, tecnologici e qualitativi e consolidare in tutte le Regioni le forme organizzative innovative della medicina territoriale fondate sulle aggregazioni dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per consentire l'ulteriore trasferimento di attività a livello territoriale e favorire l'appropriatezza dei ricoveri ospedalieri. Individuazione dei costi e dei fabbisogni standard. Aggiornare i livelli essenziali di assistenza.

3. Ridisegnare il perimetro dei Lea e adottare l'approccio del Health Technology Assessment

Le azioni. Vanno per questo identificate le opzioni assistenziali maggiormente efficaci dal punto di vista dei costi e per i pazienti e definita una regia nazionale per mantenere l'unitarietà del Ssn e garantire l'equità di accesso sul piano territoriale. E si deve portare a compimento e migliorare le scelte attuate nella scorsa legislatura in tema di responsabilità professionale e di precariato nelle professioni sanitarie.

4. Revisione e aggiornamento del sistema di remunerazione delle prestazioni sanitarie e servizi migliori

Le azioni. Accordi sui Piani di rientro dai disavanzi sanitari; proseguire nell'azione strategica finalizzata al riassetto organizzativo e funzionale dell'assistenza primaria; riqualificazione del sistema delle Cure Primarie; monitoraggio degli eventi sentinella attraverso il flusso informativo SIMES; potenziare il ruolo delle farmacie convenzionate e in particolare la Farmacia dei Servizi; promuovere in ogni ambito la trasparenza funzionale alla comunicazione con il cittadino e al controllo di legalità.

5. Legge cornice sull’autismo

Le azioni. Due i criteri cardine: a) l'importanza della diagnosi precoce e l'attivazione di servizi di terapia riabilitativa intensiva. L'Istituto superiore di Sanità aggiorna le Linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell'evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche; b) la diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato sono prestazioni assegnate alle Regioni in base all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Le Regioni possono individuare centri di riferimento per coordinare i servizi, stabilire percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti verificandone l'evoluzione. Adottano poi misure per: unità funzionali multidisciplinari, formazione degli operatori, definizione di équipe territoriali, figure di coordinamento, continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona, progetti dedicati alle famiglie, disponibilità sul territorio di strutture residenziali e semiresidenziali accreditate, pubbliche e private. Sono previste anche azioni per promuovere la presa in carico e l'integrazione sociale e lavorativa delle persone con disturbo dello spettro autistico.

(tratto da: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=6103)

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maggio 2015 Giorgio Merlo