Valore di un progetto

Quanto "vale" un progetto?

INDICE ANALITICO GENERALE

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In argomento:

La costruzione di un progetto

Impatto sociale

La valutazione dell’impatto sociale

La valutazione

 


La questione non è di facile risoluzione in quanto la domanda “quanto vale un progetto?” interseca il tema della valutazione, ma indica un campo differente con una sua autonomia: il termine utilizzato (“valore”) è quantomeno ambiguo e/o mal definito.

Valutazione

Semplificando, la valutazione si basa essenzialmente sul confrontare due (o più) situazioni ed esprimere un giudizio (positivo, negativo, etc.) utilizzando approcci, metodi e tecniche piuttosto consolidati. In questa accezione il valore di un progetto deriva, in primis, rispetto agli obiettivi che raggiunge.

Ma questa semplificazione non tiene conto della distinzione tra obiettivi tecnici e politici, generali e specifici; di funzioni diverse (accountability e/o learning); del suo utilizzo (strumentale, illuminativo, persuasivo).

Oltre al fatto che, spesso, la definizione degli obiettivi di un progetto (e quindi i termini della sua valutazione) appare problematica o mal definita nel passaggio tra: Finalità, Obiettivi generali e specifici. Cioè la formulazione di ciò che si vuole realizzare, ciò che ci si aspetta di ottenere, cosa si desidera cambiare: in chi, in che senso ed in quale misura.

Infatti si possono individuare diversi livelli:

Se questa catena programmatoria è ben specificata (e se per ciascun passaggio vengono utilizzati gli opportuni Criteri SMART) dal punto di vista della valutazione il “valore” di un progetto può essere abbastanza ben definito. (vedi La valutazione e La costruzione di un progetto)

E può anche riguardare l’impatto sociale, il valore sociale aggiunto, quello socio economico, occupazionale, culturale, di innovatività, istituzionale, per gli stakeholder, infrastrutturale, ambientale, per la salute, per i finanziatori e la loro mission, etc.

Diversamente entra in campo in concetto di “valore”, che si pone su di un altro piano: quello, appunto, dei valori. E, pertanto, la sua “quantificazione” appare opinabile. Oltre al fatto che appare oltremodo difficile da “quantificare”. E, a volte, viene utilizzato come “scappatoia” per giustificare un progetto.

Valori

In un approccio economico (essenzialmente le “teorie del valore”) il problema è risolto chiedendosi: quanto si è disposti a pagare per un certo bene o servizio, indipendentemente dal suo reale costo di produzione? Per fare qualche esempio: uno smartphone, un’auto, un parco urbano, il benessere, la salute etc., quanto valgono?

In campo di programmazione sociale l’idea è che un progetto o una politica possono essere considerati validi dal punto di vista della società se i benefici generati superano i costi (costo/benefici).

Ma questo non risolve il tema della gerarchia dei valori: quali costi? quali benefici?

Senza entrare in un dibattito complesso e storico, estremizzando: la vita umana è il valore massimo? Indipendentemente dai costi necessari per garantirla? Si pensi all’esempio dell’immigrazione “clandestina”.

Più semplicemente, per esempio, può esserci un progetto sperimentale di inserimento di portatori di handicap nel mondo del lavoro che non regge sul piano dei costi o che non raggiunge pienamente gli obiettivi, ma a cui viene attribuito un generico valore sociale.

In questo Valore e Valutazione possono anche trovare strade differenti: possono esserci progetti la cui Valutazione può essere negativa, ma il cui Valore può essere giudicato positivo.

 

In campo di programmazione  sociale, occorre fare riferimento alla catena logica che connette strettamente i valori di una società alla definizione di un bene comune, ai diritti dei suoi cittadini e, quindi, agli obiettivi da raggiungere ed alle azioni da mettere in campo.

Esempio:

Infatti, una volta definito che cosa rientra nel bene comune e per quale territorio, nonché le regole per goderne, il fine ultimo della programmazione sarà quello di mettere in campo azioni per ridurre le eventuali differenze presenti e osservate (divari) nella distribuzione territoriale, nella distribuzione tra i singoli cittadini e/o loro gruppi, rispetto agli obiettivi che ci si pone relativamente a risultati auspicati e/o a punti di riferimento (benchmarks).

 

E, pertanto, la risposta alla domanda “quanto vale un progetto” può avere molte declinazioni.

 

Approfondimenti:

Ferrando, Teoria della creazione del valore e RSI, Impresa progetto 2010

https://www.impresaprogetto.it/sites/impresaprogetto.it/files/articles/1-10_saggio_ferrando.pdf

 HumanWare, Valore di un progetto: metriche di calcolo

https://www.humanwareonline.com/project-management/center/valore-progetto-metriche-di-calcolo/

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Giorgio Merlo, aprile 2023