L'identificazione di bacini di utenza
accessibilità, mobilità, isocrone, diagramma di Voronoi (anche tassellatura di Dirichlet e poligoni di Thiessen, triangolazioni di Delaunay)
accessibilità, mobilità, isocrone, diagramma di Voronoi (anche tassellatura di Dirichlet e poligoni di Thiessen, triangolazioni di Delaunay)
Merlo G., Bordone G., “Guida alla programmazione sociale. Teorie, pratiche, contesti”, Carocci faber 2025
BOX n. 95
Merlo G.,"La programmazione sociale. Principi, metodi e strumenti", Carocci faber 2014
BOX n. 58
tutte le voci del sito
Su questi temi si veda anche la scheda: INDICATORI, INDICI, RAPPORTI. Per una trattazione del tema dal punto di vista della reale esigibilità dei diritti e della fruizione dei servizi in relazione con le partizioni amministrative si veda la scheda: Partizioni amministrative, servizi e diritti.
Sul tema si vedano anche le schede:
Di seguito alcuni degli strumenti utilizzati per determinare servizi fisici, territorialmente collocati. Ovviamente la situazione è totalmente differente se si parla di servizi telematici per cui la sede fisica è assolutamente indifferente.
Al proposito, per curiosità, si vedano gli accessi per acquisizione geografica del presente sito.Consiste nel calcolare il numero di persone che stanno all’interno di un’area circolare di raggio R (km, ad esempio) dal luogo per il quale si vuole misurare l’accessibilità (centro mediano). E' possibile calcolare la soglia di accessibilità in corrispondenza di una successione di valori crescenti del raggio, in modo da ottenere la curva di accessibilità, ossia la curva che descrive la popolazione (cumulata) appartenente alle aree che racchiudono le destinazioni raggiungibili entro il tempo t (con 0<= t <=30minuti, ad es.) o che si trovano entro x Km dal sito del quale si vuole misurare l’accessibilità.
Curve di accessibilità: uno strumento di simulazione che consente di misurare l'effetto di differenti scenari. Ad esempio, se i diversi punti di partenza rappresentano la posizione attuale e futura di un ambulatorio, le curve di accessibilità consentono di valutare quanti utenti si perderebbero o si guadagnerebbero dallo spostamento.
Restano metodi piuttosto rozzi che non tiengono conto della reale accessibilità (linee di comunicazione stradale, dei tempi di percorrenza, ecc.).
In campo sanitario, per valutare la mobilità degli utenti alla ricerca dei servizi desiderati, si distingue tra distanza “geometrica” (distanza in linea retta), quella "isometrica" (kilometri di strada) o infine quella "isocronica" (minuti di percorrenza).
Cislaghi C., Giuliani F., p. 28 e seg.
http://www.socialesalute.it/res/download/aprile2012/quadernomonitor9.pdfSono definite “isocrone” le linee che uniscono tutti i punti raggiungibili nello stesso periodo di tempo (luoghi isocroni). Le mappe isocrone sono pertanto delle specie di territori deformati in cui, ad esempio, Firenze apparirebbe molto più vicina a Roma di Orbetello (276 km vs 151 km), in quanto collegata dalla ferrovia in tempi più brevi.
Conseguentemente, un bacino d’utenza può essere individuato come l’area raggiungibile nello stesso tempo a partire da un punto prefissato (baricentro) e può essere suddiviso secondo fasce o gradi di raggiungibilità delle due variabili: distanza e/o tempo di percorso. (Merlo G., 2014, p.237 e seg.)
Per la costruzione di isocrone esistono software specializzati, creati in origine per risolvere problemi di logistica e movimentazione, che possono essere adattati.
Un bacino d’utenza può essere individuato come l’area raggiungibile nello stesso tempo a partire da un punto prefissato (baricentro) e può essere suddiviso secondo fasce o gradi di raggiungibilità delle due variabili: distanza e/o tempo di percorso e delle diverse ore della giornata.
Adottando il metodo delle isocrone il tempo di percorso può a sua volta essere calcolato con l’utilizzo dei mezzi sia privati che pubblici.
Per esempio le mappe che seguono mostrano:
Vediamone i diversi passaggi in un esempio.
1. Rappresentazione cartograficaIn questo modo é possibile costruire delle mappe che rappresentano il territorio non più sulla cartografia geografica, ma sui tempi per raggiungere i diversi punti (mappe isocrone) che, pertanto, appaiono distorte.
DIAGRAMMI di VORONOI (anche tassellatura di Dirichlet). Sviluppi dell’approccio: poligoni di Thiessen, triangolazioni di Delaunay)(1)
Il diagramma di Voronoi è una scomposizione dello spazio determinata dalle distanze rispetto ad un determinato insieme di elementi o punti dello spazio. Sarebbe a dire che si costruisce una partizione dello spazio in molteplici celle (poligoni) in cui ogni cella contiene il punto di origine (centroide) e tutti i punti del piano più vicini a quel centroide che a un altro: ogni cella contiene i punti che sono più vicini a ciascun punto generatore (centroide), mentre i lati di ogni poligono rappresentano i punti che sono equidistanti tra il punto generatore e quelli più vicini.Ovviamente è possibile sostituire il valore della distanza geografica con quelli di distanza chilometrica e/o cronometrica.Nel nostro caso è un metodo (la cui costruzione tecnica è complessa) che può essere utilizzato nella definizione della collocazione di servizi (centroidi) e dei relativi bacini di utenza (celle) ottenendo una distribuzione uniforme della accessibilità.In maniera analoga e quale sviluppo dell’approccio alle isocrone è possibile costruire degli indici di accessibilità che misurino la difficoltà di accesso dell’utenza a presidi locali. Come nell'esempio che segue.
Servizio sociale di base (2)
Detto indice è costruito con l’utilizzo di due variabili quantitative:
distanza chilometrica dei singoli comuni (dalla sede del municipio) dal presidio di servizio sociale di base più vicino
fascia oraria di fruibilità, in termini di presenza fisica e/o telefonica di un assistente sociale, su scala settimanale.
L’indice di accessibilità ai servizi sociali (SSA) misura la difficoltà di accesso diretto dell’utenza al presidio locale di servizio sociale di base attraverso il binomio delle variabili TEMPO DI ACCESSO e DISTANZA (sommando i prodotti tra le specifiche categorie del medesimo comune). Si segue la presente logica (per ogni comune): TdA della cat. A*Distanza cat. A.+TdA della cat. B*Distanza cat. B+TdA della cat. C *Distanza cat. C+ TdA della cat. D* Distanza cat. D). La somma dei valori delle quattro categorie della variabile TdA dev'essere, per ogni comune , pari a 100%. La somma dei binomi rappresenta l'indice di accesibilità.
Valori bassi dell’indice segnalano una facile accessibilità al servizio sociale, valori alti - per contro - evidenziano difficoltà di accesso diretto.
"Si tratta di un primo ausilio nel valutare la possibilità di accesso ai servizi da parte delle popolazioni più distanti. Detto strumento potrebbe essere ulteriormente migliorato con l’ausilio di software specifici che tengano conto, per le distanze, delle differenze morfologiche del territorio (particolarmente importanti nella nostra provincia!) e altresì con la verifica dei trasporti pubblici locali disponibili." (Provincia di Torino, Esecutivo dell'Ufficio di Piano Provinciale
http://www.provincia.torino.gov.it/salute/convegni/pdf/scheda_trasporti.pdf)Assistenza ospedaliera: "indice composito di accessibilità spaziale"
In Piemonte è stata calcolata una matrice delle distanze fra i 1206 comuni, le cui celle rappresentano il tempo di percorrenza in minuti fra tutti i comuni della regione in condizione di traffico normale. Sulla base di questa informazione sono state ricavate due matrici di distanze: 1) fra ogni comune e l’ospedale con pronto soccorso più vicino; 2) fra ogni comune e l’ospedale ad alta complessità (con DEA di II livello) più vicino. E’ stato quindi costruito un indicatore sintetico di accessibilità spaziale, che ha avuto l’obiettivo di tenere conto in una unica misura sia della densità che della prossimità di accesso dell’assistenza ospedaliera e che assume la seguente espressione:
Ove: i,j= 1, 2, 3, ……,1206 Ai= comune di residenza i-simo PLj= posti letto del comune j-simo dij= distanza tra comune di residenza i-simo e comune j-simo Per ogni comune di residenza, quindi, viene cumulato additivamente il rapporto fra posti letto e distanze su tutti i comuni in cui sia presente almeno un ospedale. L’obiettivo dell’indicatore è quello di quantificare la capacità attrattiva di ogni area modulando in un unico valore densità e accesso.
(Atlante sanitario della Regione Piemonte, p. 195)http://www.dors.it/pag.php?idcm=1847#2APPROFONDIMENTI
(1) Damiano Salazzari, Accessibilità spaziale ai servizi per la salute, 2011
(il metodo scelto utilizza il geocoding via http, offerto da GoogleMaps) http://www.ricercasit.it/public/Documenti/clamSiTel/Tesi/2012/damiano_salazzari_tesi.pdf(2) Piano Sociale Provinciale: Servizi e trasporti in provincia di Torino
http://www.provincia.torino.gov.it/salute/convegni/pdf/scheda_trasporti.pdfCimbelli A., Come effettuare il calcolo delle distanze e dei tempi di percorrenza tra comuni
http://segnalazionit.org/2013/02/06/come-effettuare-il-calcolo-delle-distanze-e-dei-tempi-di-percorrenza-tra-comuni/Cimbelli A., Conti C., E se Google cambiasse anche la demografia?
http://www.neodemos.info/e-se-google-cambiasse-anche-la-demografia/Trasporti nell'area del torinese
http://www.mapnificent.net/torino/#/?lat0=45.0705621&lng0=7.686618599999974&t0=15Rail travel in Great Britain
https://www.mysociety.org/2006/03/04/travel-time-maps-and-their-uses/Pesaresi F., Gli Ambiti territoriali sociali: dimensionamento e prospettive (Ragione Marche)
http://www.grusol.it/apriInformazioni.asp?id=3756Pucci P., Graci G. e Manfredini F., Per un indice di accessibilità: studio sulla mobilità in Brianza, Regione Lombardia, Il Sole 24 ore, 2009
http://www.mb.camcom.it/upload/file/1458/729483/FILENAME/Per_un_indice_di_accessibilita.pdfAppetecchia A., L'Indice Isfort nell'analisi di accessibilità dei sistemi locali del lavoro
http://www.academia.edu/5799911/LIndice_Isfort_nellanalisi_di_accessibilita_dei_sistemi_locali_del_lavoroAA.VV. La mobilità sanitaria, 2011
http://www.socialesalute.it/res/download/aprile2012/quadernomonitor9.pdfFilippi Giorgio, La definizione dei confini municipali con il sistema dei Poligoni di Thiessen, Roma, G. Bretschneider, 1988.
Macchi Jánica G., Spazio e Misura, Hoepli 2009
https://books.google.it/books?id=QInbJfApdasC&pg=PA78&lpg=PA78&dq=Poligoni+di+Thiessen&source=bl&ots=kAmqNoiWST&sig=_77m0uWQgewXcs9dmW_ZOeM8ewk&hl=it&sa=X&ei=NCy1VL6kI43gapzygOAB&ved=0CHoQ6AEwEA#v=onepage&q=Poligoni%20di%20Thiessen&f=falseMarco Castrignano,Matteo Colleoni,C. Pronello, Muoversi in città: accessibilità e mobilità nella metropoli contemporanea, Angeli 2012
https://books.google.it/books?id=5UIt331yRhoC&pg=PA45&lpg=PA45&dq=vedere+accessibilit%C3%A0+spaziale&source=bl&ots=aCQaIqpVgK&sig=xvp9TqoiWd2WZ3ccNh_Clotv454&hl=it&sa=X&ei=AjK1VOTUEMfeaPqhgPgG&ved=0CDsQ6AEwBA#v=onepage&q=vedere%20accessibilit%C3%A0%20spaziale&f=falseStatistiche spaziali descrittive. Quozienti localizzazione
www.statistica.unimib.it/utenti/rimoldi/.../Lezione_02.docxBarbara Borlini e Francesco Memo, Ripensare l’accessibilità urbana, Cittalia
http://www.riminiventure.it/binary/rimini_venture_new/documenti/Paper2_Borlini_Memo_49811.1264409762.pdfAlleva, Falors, Indicatori e modelli statistici per la valutazione degli squilibri territoriali, Franco Angeli, 2009
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