Strumenti della programmazione integrata

INDICE ANALITICO GENERALE

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Per il significato di programmazione integrata, si veda la scheda dedicata

Vedi anche: Strumentari utili alla programmazione


Il tema é trattato da Bisset A. B.1, Labate D. 1, Vaschetti N. 1 e Gianello Guida M. 2, in Merlo G., La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti, Carocci 2014, p. 181-196. Il testo affronta il tema facendo emergere ed analizzando i problemi connessi, le ragioni per affrontare un approccio integrato, le condizioni affinché questo possa avvenire ed i metodi operativi . Viene inoltre presentata un'esperienza di programmazione di vasta area in un modello plurale ed una prassi di coordinamento "debole e nutritivo" 3.

Il sistema di valutazione di impatto.

In questo caso si utilizzano tecniche per calcolare quanto una politica, spesso un intervento complesso, in un determinato settore e/o territorio impatti su aspetti ad essa correlati. L’ottica è prevalentemente di tipo negativo e/o ripartivo, nel senso che il timore è che gli interventi ricercati possano danneggiare in qualche modo il sistema in cui si inseriscono. Tipica è la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA),  strutturata sul principio dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica ambientale consiste nel prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti anziché combatterne successivamente gli effetti. Da questo approccio possono nascere interventi collaterali tendenti a ridurre l’impatto stesso o a compensarlo in altra maniera. Un altro esempio è dato dalla Valutazione d'Impatto sulla Salute (VIS), sviluppatasi negli ultimi anni anche in Italia, si propone di incorporare le ricadute sulla salute nelle valutazione di impatto ambientale. Secondo la definizione fornita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la VIS è: "Una combinazione di procedure, metodi e strumenti per mezzo dei quali una politica, un piano o un progetto possono essere giudicati sui loro potenziali effetti sulla salute di una popolazione, e sulla distribuzione di questi effetti all'interno della popolazione stessa". “La VIS utilizza metodi di analisi qualitativi e quantitativi e coinvolge, oltre alle discipline mediche, quelle sociali, i portatori di interesse e la cittadinanza intesa nel senso più vasto. È quindi un processo multidisciplinare, di ricerca ed intervento, basato su prove scientifiche che mira ad organizzare le conoscenze disponibili e quelle generate dal processo stesso, sui potenziali effetti sulla salute conseguenti alla realizzazione di nuovi impianti, opere infrastrutturali, politiche economiche e sociali. Essa si ispira a quattro valori fondamentali: democrazia, equità, sviluppo sostenibile ed uso etico delle prove scientifiche.”1 Il presupposto su cui si fonda tale strumento è perciò che il «problema» sia sempre “integrato”. Quest'ultimo “rappresenta cioè l’integrazione di una moltitudine di dimensioni e di aspetti problematici che si agglomera in un gruppo o individuo”, tanto che in linea con tale approccio “partire dal problema vuol dire che questo inizia ad articolarsi, ad avere voce, a conquistarsi uno spazio nell’arena politico-decisionale”;

Il parere, più o meno vincolante, dei responsabili di altre politiche correlate

sugli interventi che si intendono attuare. Una forma particolare di tale approccio è quella applicata, per esempio, dal alcune amministrazioni nelle politiche integrate di sicurezza dell’ambiente sociale in cui ogni decisione presa in altri settori specifici (ad esempio l’illuminazione pubblica o le fermate dei mezzi pubblici) deve passare al vaglio di una forma di commissione che ne valuta gli impatti in termini di sicurezza e suggerisce eventuali modifiche;

I rimandi e le raccomandazioni reciproche

per cui ciascun strumento programmatorio indica quali sono i possibili punti di connessione con gli altri “raccomandando” che se ne tenga conto ed eventualmente indicando le azioni su cui essi possano intervenire congiuntamente e/o in sinergia;

Il “mirroring”

nella stesura dei documenti per cui ciascun strumento si “specchia” negli altri evidenziando gli elementi di connessione garantendone, pertanto, parallelismi e sinergie; in pratica si tratta di adottare un metodo di stesura dei documenti in parallelo, anche utilizzando su una stessa pagina due colonne una per ciascun strumento.

Vedasi l’esempio che segue relativo alla predisposizione delle Linee Guida per la predisposizione dei Peps e dei PdZ utilizzato in Provincia di Torino.

Il sistema a matrice

(a doppia o più entrate) in cui le diverse politiche pur restando autonome nella definizione degli obiettivi vanno alla ricerca di iniziative e progetti comuni. Vedasi l’esempio dei programmi relativi a politiche attive del lavoro, sociali e sanitarie in cui appare comune l’obiettivo di sviluppo ed il metodo di osservazione e si individuano alcuni obiettivi comuni o convergenti da cui individuare alcuni progetti operativi integrati. Al proposito si veda la scheda "Diagrammi: esempi utili alla programmazione" alla voce Matrice.



1 Cadum E., Caiazzo A., Soldati S., Linee guida per la valutazione di impatto sanitario, Arpa Piemonte 2011

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Giorgio Merlo sett 2014