Piano nazionale per la famiglia 2012

INDICE ANALITICO GENERALE

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Per un aggiornamento sui dati vedi la scheda Osservatori

Sul tema si veda: Piani nazionali in essere



Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2012

http://www.politichefamiglia.it/media/79545/piano%20famiglia%20definitivo%207%20giugno%202012%20def.pdf


I principi ispiratori sono:

- cittadinanza sociale della famiglia, intendendo la famiglia quale soggetto su cui investire per il futuro del Paese, valorizzando la sua funzione per la coesione sociale e per un equo rapporto tra le generazioni;

- politiche esplicite sul nucleo familiare: finora nel nostro Paese gli interventi a favore delle famiglie sono stati o dettati dall'emergenza e quindi necessariamente frammentati e disorganici, o indiretti, cioè riflesso a volte inconsapevole di altre politiche. Si tratta invece ora di delineare un quadro organico di interventi che abbiano la famiglia come specifica destinataria;

- sussidiarietà e sviluppo del capitale umano e sociale, nel senso che gli interventi devono essere attuati in modo da non sostituire ma sostenere e potenziare le funzioni proprie e autonome delle famiglie. Una logica di empowerment quindi e non di mero assistenzialismo delle famiglie e dei loro membri, che faccia leva sulla loro capacità di iniziativa sociale ed economica;

- solidarietà, intesa anche come rafforzamento delle reti associative delle famiglie, soprattutto quando si tratti di associazioni che non solo forniscono servizi alla persona, ma costituiscono sostegno e difesa dalla solitudine, luogo di confronto e di scambio.

Le priorità individuate dal Piano, quali aree su cui intervenire con maggior urgenza sono:

- le famiglie con minori, in particolare quelle numerose;

- le famiglie con disabili o anziani non autosufficienti;

- le famiglie con disagi conclamati sia nella coppia, sia nelle relazioni genitori-figli.

Gli interventi si articolano secondo le seguenti direttrici:

- equità economica (fiscalità generale, tributi locali, revisione dell'ISEE);

- politiche abitative per la famiglia;

- lavoro di cura familiare: servizi per la prima infanzia, congedi, tempi di cura e interventi sulla disabilità e non autosufficienza;

- pari opportunità e conciliazione tra famiglia e lavoro;

- privato sociale, terzo settore e reti associative familiari;

- servizi consultoriali e di informazione (consultori, mediazione familiare, centri per le famiglie);

- immigrazione (sostegni alle famiglie immigrate);

- alleanze locali per le famiglie;

- monitoraggio delle politiche familiari.



Approfondimenti:

Un commento: Laura Canale, Approvato il Piano nazionale per la famiglia, Percorsi di secondo welfare, luglio 2012

http://www.secondowelfare.it/primo-welfare/approvato-il-piano-nazionale-per-la-famiglia.html

Conferenza delle Regioni, Ricognizione sui fondi dopo legge stabilità, 16-01-2015. Fondo nazionale politiche sociali; Fondo per le non autosufficienze; Fondo nazione delle politiche per la famiglia; Fondo nazionale per le politiche giovanili; Fondo pari opportunità; Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

http://www.regioni.it/newsletter/n-2642/del-16-01-2015/politiche-sociali-ricognizione-sui-fondi-dopo-la-legge-di-stabilita-13406/

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Giorgio Merlo febbraio 2015