Piano Nazionale della Prevenzione 2014-18

INDICE ANALITICO GENERALE

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Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2285_allegato.pdf 

Intesa del 13 novembre 2014 tra Stato Regioni ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131.



L’intesa prevede che, entro il 31 dicembre 2014, le Regioni e Pa recepiscano con apposita delibera il Pnp disponendo di applicarne i principi e la struttura all’interno dei propri Piani regionali di prevenzione (Prp), che a loro volta andranno adottati entro il 31 maggio 2015. Inoltre, le Regioni e le Pa dovranno confermare per il quinquennio 2014-2018 la destinazione di 200 milioni di euro annui per la completa attuazione del Pnp (oltre alle risorse previste dagli accordi per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale) e dovranno trasmettere annualmente al Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), la documentazione delle attività svolte.

Gli indicatori di valutazione

Fondamentale il ruolo degli indicatori, concordati a livello preliminare tra Stato e Regioni, che hanno la funzione di misurare l’impatto del Piano sia sui processi, sia sugli esiti di salute, sia sulla verifica dell’adempimento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Lo scopo di questo sistema di valutazione è verificare annualmente l’aderenza regionale agli obiettivi prefissati e lo stato di avanzamento dei progetti e i progressi della prevenzione per i cittadini all’interno delle Regioni.

 Il contrasto alle disuguaglianze

Tra i principi di prevenzione su cui l’attuale Pnp ha focalizzato maggiormente l’attenzione si sottolinea il contrasto alle diseguaglianze: in un contesto che ha visto le differenze sociali acuirsi nel corso degli anni, sono state messe in atto misure idonee a identificare situazioni e a promuovere interventi di prevenzione e promozione della salute equi e mirati alla tutela dei gruppi più fragili e svantaggiati.

Dieci i macro-obiettivi del nuovo Piano coordinato dal Ministero della Salute:

- ridurre il carico delle malattie non trasmissibili;

- prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali; promuovere il benessere mentale di bambini e giovani;

- prevenire le dipendenze;

- prevenire gli incidenti stradali;

- prevenire gli incidenti domestici;

- prevenire infortuni e malattie professionali;

- ridurre le esposizioni ambientali dannose;

- ridurre la frequenza delle malattie infettive prioritarie;

- attuare il Piano nazionale integrato dei controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria.

(Estratto da Epicentro:https://www.epicentro.iss.it/focus/piano_prevenzione/PianiPrevenzione )

Con l’Intesa Stato Regioni del 21 dicembre 2017  è stata approvata la rimodulazione nel 2018 dei PRP e la proroga del PNP e dei PRP al 2019.

Piani regionali della prevenzione 2014-18

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4689&area=prevenzione&menu=vuoto

Approfondimenti:

Istituto Superiore di Sanità, Indagine conoscitiva sui servizi per la prevenzione in Italia (2012-2013), 2015

http://www.iss.it/publ/?lang=1&id=2932&tipo=5

Claudio Tortone e Umberto Falcone, Lettura sinottica e integrata del Piano Nazionale della Prevenzione e di Salute 2020, Dors, 2015

http://www.dors.it/pag.php?idcm=5604

Gruppo di lavoro NIEBP, Un sito che raccoglie le prove di efficacia degli interventi di prevenzione, Dors 2015

http://www.dors.it/pag.php?idcm=5561

Elena Coffano, Alessandro Migliardi, Piano Regionale della Prevenzione: un percorso di valutazione partecipato della Regione Piemonte, Dors

http://www.dors.it/pag.php?idcm=5473

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Giorgio Merlo