Social busines, social enterprise, impresa sociale

INDICE ANALITICO GENERALE

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Il tema è articolato e interconnesso si veda la scheda: Approcci economici

Tra cui: Finanza etica e sociale, Sustainable model of business, Social Responsible Investment, Social Impact Bond (Contratti Epc, Development Impact Bonds DIBs, Energy performance contract, Finanza ad impatto sociale, (Social) impact finance), Pay by Results PbR, Pay for Results PfR, Pay for Success PfS, project bond, Saving cost bond Scb, Socially Responsible Investing SRI), Responsabilità sociale di impresa, Social business e social enterprise, Benefit corporation, Infrastrutture sociali, Impatto sociale (Accountability, Bilancio sociale, Corporate Social Responsability CSR, Rendicontazione sociale, Responsabilità Sociale di Impresa RSI, Social Impact Investments, Social Return Of Investment SROI, Valore Sociale Aggiunto), La valutazione dell’impatto sociale (Modelli logici; Cost-effectiveness Analysis CEA; Cost-Benefit Analysis CBA; Metodi sperimentali, quasi-sperimentali, approccio controfattuale; Social Return Of Investment SROI.

Sulla posizione dell'Unione Europea si veda la scheda: ACTION PLAN ON SOCIAL ECONOMY 2021

sul tema delle agevolazioni fiscali si veda anche la scheda: WELFARE FISCALE



Social Busines: termine coniato da Muhammad Yunus negli anni Settanta per indicare un tipo di azienda che risponde a criteri di carattere sociale, anziché al principio classico della massimizzazione del profitto.

L’espressione viene sempre più spesso utilizzata con una accezione più ampia per identificare quell’insieme eterogeneo di esperienze di impresa che, coniugando strumenti e culture imprenditoriali con l’orientamento al servizio della comunità e la vicinanza al bisogno, fanno della creazione di valore economico il mezzo per perseguire obiettivi di sviluppo e di coesione sociale.

https://www.associazionewinwin.com/social-business

In questa categoria i business di applicazione sono pressoché infiniti: servizi sociali e di assistenza, sanità a prezzi calmierati, utilities che gestiscono in concessione servizi per la comunità (acqua, energia, trasporti…); istruzione per i meno abbienti, tutela ambientale e gestione innovativa dei rifiuti, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, housing sociale, riutilizzo di immobili e terreni sequestrati alla criminalità, turismo responsabile, inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati, ivi incluse le nuove categorie previste dalla normativa europea (donne, minoranze, giovani NEET under 30 e lavoratori over 50 che hanno perso o sono in procinto di perdere il posto di lavoro).

Social enterprise: impresa che persegue prioritariamente un fine sociale nella strategia di mercato; ricerca un profitto, ma che sarà utilizzato per ampliare l’attività stessa, o migliorare il prodotto o servizio, o finanziare un’altra missione sociale in un circuito virtuoso.

Una modalità di fare impresa, un modello idealtipico, mossa da motivazioni altruistiche e di impegno verso gli altri, che concilia gli obiettivi socio ambientali con l’efficienza e la sostenibilità economica delle un’imprese tradizionali, superando la dicotomia tra profit e non profit.

In Italia la specifica fattispecie di “impresa sociale” è stata ridefinita dalla riforma del Terzo Settore in quanto persegua un fine sociale, core rispetto all’attività imprenditoriale messa in campo, in alcuni determinati settori (assistenza sociale, istruzione, tutela dei beni culturali, ecc.). (Per approfondimenti si veda la scheda)

Benefit Corporations: aziende che continuano ad avere come scopo quello di fare profitti, ma che pongono tra i propri obiettivi anche quello di portare benefici all’ambiente circostante, ai propri dipendenti, ai fornitori o agli altri portatori di interessi coinvolti nella loro attività. 

Le differenze tra Social enterprise e Benefit Corporations

Tra Social enterprise e Benefit Corporation, pur essendoci punti di contatto, le due fattispecie sono differenti in quanto prevalenza del perseguimento di finalità sociali: per le prime sono determinanti e prioritarie, mentre per le seconde sono inserite all’interno di una loro diversa, principale, attività economica.

La posizione dell’Unione Europea

Questi temi sono all’attenzione dell’Unione Europea fin dai primi anni 2000, trovando applicazioni, man mano negli anni, sia nella programmazione strutturale che in quella per tema.

Punto cardine di partenza è la ”Iniziativa per l’imprenditoria sociale” (Social Business Iniziative, SBI) “Piano d’azione per sostenere l’imprenditoria sociale in Europa” del 2011. 

Il particolare tema dell’accesso ai fondi, ed in generale, della creazione di un mercato per i fondi di investimento in imprese sociali è analizzato nel documento “Promoting Social Investment Funds” con particolare riferimento al ruolo dei fondi e dei possibili investitori. Operativamente, per promuovere gli investimenti nel social busines:

La programmazione strutturale (vedi Bilancio 2021-27) sottolinea come una delle priorità di investimento sia l’innovazione sociale; in particolare il Fondo Sociale Europeo, FSE (obiettivo tematico “Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione”) incoraggia e sostiene le imprese sociali, gli imprenditori ed i progetti innovativi delle organizzazioni di terzo settore, anche nell’implementazione di progetti pilota dall’alto valore di replicabilità.

Nel 2021 è stato adottato lo specifico "Action plan on social economy"  il cui scopo dichiarato è “rafforzare l’innovazione sociale, sostenere lo sviluppo dell’economia sociale e aumentare il suo potere di trasformazione sociale ed economica”.

Nella programmazione per tema è attivo il programma EaSI per l’Occupazione e l’innovazione sociale che prevede un asse specifico per l'accesso a micro finanziamenti e all'imprenditoria sociale.

L’EMES è la rete europea di ricerca di riferimento nel settore dell’impresa sociale: “Research network of established university research centres and individual researchers whose goal has been so far to gradually build up an international corpus of theoretical and empirical knowledge, pluralistic in disciplines and methodologies, around our “SE” concepts: social enterprise, social entrepreneurship, social economy, solidarity economy and social innovation”.


“The European Commission aims to create a favourable financial, administrative and legal environment for these enterprises so that they can operate on an equal footing with other types of enterprises in the same sector. The Social Business Initiative, launched in 2011, identified actions to make a real difference and improve the situation on the ground for social enterprises”.
  • “Social enterprises combine societal goals with entrepreneurial spirit. These organisations focus on achieving wider social, environmental or community objectives”.
  • “The Commission (UE) uses the term 'social enterprise' to cover the following types of business:
  • Those for who the social or societal objective of the common good is the reason for the commercial activity, often in the form of a high level of social innovation.
  • Those where profits are mainly reinvested with a view to achieving this social objective.
  • Those where the method of organisation or ownership system reflects the enterprise's mission, using democratic or participatory principles or focusing on social justice.
  • There is no single legal form for social enterprises”

“There are three indicators that reflect the economic and entrepreneurial dimensions of social enterprises:
  • A continuous activity producing goods and/or selling services;
  • A significant level of economic risk;
  • A minimum amount of paid work.
  • Two indicators encapsulate the social dimensions of such enterprises:
  • An explicit aim to benefit the community;
  • An initiative launched by a group of citizens or civil society organizations
  • Four indicators reflect the specificity of the governance of such enterprises:
  • A high degree of autonomy;
  • A decision-making power not based on capital ownership;
  • A participatory nature, which involves various parties affected by the activity;
  • A limited profit distribution.

“Despite their diversity, social enterprises mainly operate in four fields:
  • Work integration - training and integration of people with disabilities and unemployed people.
  • Personal social services - health, well-being and medical care, professional training, education, health services, childcare services, services for elderly people, or aid for disadvantaged people.
  • Local development of disadvantaged areas - social enterprises in remote rural areas, neighbourhood development/rehabilitation schemes in urban areas, development aid and development cooperation with third countries.
  • Other - including recycling, environmental protection, sports, arts, culture or historical preservation, science, research and innovation, consumer protection and amateur sports”.
UE, Social enterprises  https://ec.europa.eu/growth/sectors/social-economy/enterprises/
“It is the entrepreneurship that has as main goal to address pressing social challenges and meet social needs in an innovative way while serving the general interest and common good for the benefit of the community. In a nutshell, social entrepreneurship targets to social impact primarily rather than profit maximisation in their effort to reach the most vulnerable groups and to contribute to inclusive and sustainable growth”.OECD, Social Entrepreneurship in Europe https://www.oecd.org/cfe/leed/social-entrepreneurship-oecd-ec.htm

 

 

Approfondimenti

EMES, Position Paper on The Social Business, Initiative Communication 2011

http://www.irisnetwork.it/wp-content/uploads/2011/11/EMES-Position-Paper-on-SBI-Comm_Nov17.pdf

Martin R., The age of customer capitalism, HBR 2010

Fondazione Grameen Italia, Cosa è il social business

https://www.grameenitalia.it/social-business/

HEC, What is social business?

https://www.hec.edu/en/faculty-research/centers/society-organizations-institute/think/so-institute-executive-factsheets/what-social-business

OECD, Social Entrepreneurship in Europe

https://www.oecd.org/cfe/leed/social-entrepreneurship-oecd-ec.htm

Opes Impact Fund

http://www.opesfund.eu/?lang=it

UE, Social enterprises

https://ec.europa.eu/growth/sectors/social-economy/enterprises/

UE, The Social Business Initiative: Promoting Social Investment Funds, 2011

https://ec.europa.eu/finance/consultations/2011/social-investment-funds/docs/consultation_paper_en.pdf

UE, Iniziativa per l’imprenditoria sociale 2011

https://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2009_2014/documents/com/com_com(2011)0682_/com_com(2011)0682_it.pdf

UE, Dodici leve per stimolare la crescita e rafforzare la fiducia, 2011

https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2011:0206:FIN:it:PDF

UE, EASI Programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale 2013

https://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=1081

UE, Social enterprises and the social economy going forward 2016

https://ec.europa.eu/growth/content/social-enterprises-and-social-economy-going-forward_en

UE, Expert group on social economy and social enterprises (GECES) (2018-2024)

https://ec.europa.eu/growth/sectors/social-economy/enterprises/expert-groups_en

Yunus Muhammad, Si può fare! Come il business sociale può creare un capitalismo più umano. Feltrinelli 2010

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Giorgio Merlo aprile 2021