Bes: Benessere Equo e Sostenibile

Il Bes è un indice composito che ha l'obiettivo di valutare il progresso della società non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale, corredandolo a misure di disuguaglianza e sostenibilità.

Tradizionalmente lo sviluppo di un paese viene fatto coincidere con la sua crescita economica, calcolata attraverso il Prodotto interno lordo (Pil). Esso esprime il valore complessivo dei beni e dei servizi finali prodotti all’interno di una nazione in un certo arco di tempo, solitamente un anno, ed è composto da: i consumi (totale delle spese dei consumatori per beni e servizi), gli investimenti (spese e investimenti delle imprese), la spesa pubblica (spese delle pubbliche amministrazioni per beni e servizi) e le esportazioni (saldo netto).

L’importanza del dibattito sugli indicatori di benessere dipende dal fatto che “cosa si misura” influenza fortemente il “cosa si fa”. Nel senso che la misurazione del benessere attraverso indicatori più articolati e condivisi sottende possibili cambiamenti dell’azione politica e punta a realizzare un migliore funzionamento della democrazia in un’epoca nella quale la crescita economica si è fatta più problematica e nella quale gli obiettivi di buon governo devono necessariamente andare "oltre il pil".

Già negli anni Novanta lo United Nation Development Programme (UNPP) mise a punto lo Human Development Index: un indicatore macroeconomico di sviluppo da affiancare agli indicatori economici tradizionali.

Successivamente, uno dei lavori maggiormente noti in questo ambito è il Rapporto finale della Commissione sulla misurazione della performance economica e del progresso sociale promossa dal governo francese nel 2008 (la cosiddetta Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi) che aveva identificato otto dimensioni da tenere in considerazione (benessere materiale; salute; istruzione; attività personali e lavoro; partecipazione politica e governance; relazioni sociali; ambiente; insicurezza economica e fisica). Infine, si possono aggiungere i programmi Beyond GDP di Eurostat e Better Life Index dell’OCSE.

In Italia 

Il progetto Bes nasce nel 2010. A tal fine, i tradizionali indicatori economici, primo fra tutti il Pil, sono stati integrati con misure sulla qualità della vita delle persone e sull’ambiente.

Con la legge 163/2016 il Bes è entrato a far parte del processo di programmazione economica come allegato del Documento di Economia e Finanza (DEF).

Giunto alla nona edizione, il Rapporto Bes 2021 offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, attraverso l’analisi di un ampio set di 70 indicatori suddivisi in 12 domini:

1. Salute;

2. Istruzione e formazione;

3. Lavoro e conciliazione tempi di vita;

4. Benessere economico;

5. Relazioni sociali;

6. Politica e istituzioni;

7. Sicurezza;

8. Benessere soggettivo;

9. Paesaggio e patrimonio culturale;

10. Ambiente;

11. Innovazione, ricerca e creatività;

12. Qualità dei servizi.

L’Istat pubblica anche le serie storiche e l’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Bes a livello territoriale: regioni, province e città metropolitane italiane. Rispetto al Rapporto Bes nazionale l’analisi locale è limitata ad 11 domini in quanto non è considerato il Benessere soggettivo per la mancanza di fonti di adeguata qualità statistica a livello sub-regionale. Mentre alcune componenti sono invece descritte da misure ulteriori che coprono aspetti del concetto di benessere particolarmente rilevanti in una prospettiva di analisi territoriale, anche in relazione alle funzioni degli Enti Locali.

Il rapporto tra Bes e ed i i Sustainable Development Goals (SDGs).

Agli indicatori e alle analisi Bes si affiancano i 250 indicatori per il monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite per il 2030.

I due set di indicatori sono solo parzialmente sovrapponibili, ma certamente complementari.