Impatto sociale, la valutazione
Valore sociale aggiunto, Accountability, Rendicontazione sociale, Bilancio sociale,
Indicatori Chiave di Prestazione, Modelli
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Il tema è articolato e interconnesso si veda la scheda: Approcci economici
Tra cui: Finanza etica e sociale, Sustainable model of business, Social Responsible Investment, Social Impact Bond (Contratti Epc, Development Impact Bonds DIBs, Energy performance contract, Finanza ad impatto sociale, (Social) impact finance), Pay by Results PbR, Pay for Results PfR, Pay for Success PfS, project bond, Saving cost bond Scb, Socially Responsible Investing SRI), Responsabilità sociale di impresa, Social business e social enterprise, Benefit corporation, Infrastrutture sociali, Impatto sociale (Accountability, Bilancio sociale, Corporate Social Responsability CSR, Rendicontazione sociale, Responsabilità Sociale di Impresa RSI, Social Impact Investments, Social Return Of Investment SROI, Valore Sociale Aggiunto), La valutazione dell’impatto sociale (Modelli logici; Cost-effectiveness Analysis CEA; Cost-Benefit Analysis CBA; Metodi sperimentali, quasi-sperimentali, approccio controfattuale; Social Return Of Investment SROI.In argomento:
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE
INVESTIMENTI SOSTENIBILI E RESPONSABILI
MANUALI DI PROGETTAZIONE EUROPEA
Parlando di Esiti, in letteratura, pur se con alcuni disallineamenti, si distingue tra: Realizzazioni (output): elementi in uscita, prodotto delle attività; Risultati (outcome): risultato “lordo” dell’attività; ciò che risulta al termine dell’azione, cioè, lo stato rilevato al termine delle attività rispetto allo stato iniziale; Impatti specifici: risultato “netto”; le conseguenze dirette degli interventi che si manifestano nel breve periodo considerato sui Beneficiari; ed infine di Impatti globali. (EU 2014, Merlo G., 2014 p.153)
L'impatto globale, anche impatto e/o valore sociale.
Secondo l’OECD l’impatto è “The positive and negative, intended and unintended, direct and indirect, primary and secondary effects produced by an intervention”.
https://www.oecd.org/dac/evaluation/2754804.pdfPer la legge italiana sono gli “effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato” (legge 106/2016).
Cioè la qualità e quantità degli effetti di lungo periodo che si manifestano nel periodo considerato nelle persone, organizzazioni, territori che in qualche modo sono state interessate dal programma.
Uno dei precursori nel promuovere l’idea di impatto sociale è stato John Elkington, un imprenditore e autore britannico che nel 1994, Elkington coniò il termine “Triple Bottom Line” (triplice risultato): si riferisce all’idea che le imprese dovrebbero considerare non solo il profitto finanziario, ma anche gli impatti ambientali e sociali delle loro attività, da cui i criteri ESG. Movimenti sociali, organizzazioni non governative, accademici, imprese e istituzioni internazionali hanno contribuito allo sviluppo del concetto di impatto sociale attraverso la ricerca, le pratiche aziendali e la promozione di politiche volte a migliorare la società.
Inoltre, molti settori, come quello dell’investimento sociale, della filantropia, dell’innovazione sociale, della responsabilità sociale delle imprese e lo sviluppo sostenibile la loro analisi ha contribuito a definire e diffonderne il concetto, promuovendo l’importanza di creare valore sociale insieme al valore economico.
Valore sociale aggiunto
Il concetto di Valore aggiunto è fondamentale nel mondo aziendale e del business: differenza fra il valore della produzione di beni e servizi e i costi sostenuti da parte delle singole unità produttive per l’acquisto di input produttivi, a essa necessari, presso altre aziende. Esso rappresenta quindi il valore che i fattori produttivi utilizzati dall’impresa, capitale e lavoro, hanno ‘aggiunto’ agli input acquistati dall’esterno, in modo da ottenere una data produzione.
Si riferisce soprattutto agli Enti di Terzo Settore per sottolinearne le potenzialità:
Valore economico: apporto in termini di aumento (o non consumo) di ricchezza materiale, economica e finanziaria (investimento, risparmio), che una organizzazione produce attraverso la sua attività specifica.
Valore sociale: contributo specifico in termini di produzione di beni relazionali (dimensione relazionale interna) e creazione di capitale sociale (dimensione relazionale esterna).
Valore culturale: apporto specifico in termini di diffusione di valori (equità, tolleranza, solidarietà, mutualità), coerenti con la propria mission, nella comunità circostante
Valore istituzionale: apporto in termini di rafforzamento della sussidiarietà orizzontale, dei rapporti intra istituzionali e infra istituzionali.
Rendicontazione sociale
In generale rappresenta la modalità attraverso il quale le Amministrazioni comunicano ai propri interlocutori gli impatti prodotti dalle proprie scelte politiche e gestionali sulla qualità della vita all’interno della propria comunità, permettendo di valutare la coerenza tra quanto programmato e quanto operativamente realizzato. Gli ambiti di osservazione possono essere indicati come segue.
Ambiti che non possono essere separati in modo netto e categorico (vedi I determinanti della salute); possono essere tra loro combinati; variano a seconda della natura del progetto, del contesto e degli obiettivi.
La Valutazione di Impatto Sociale (VIS)
Si noti che l’acronimo VIS, nato per individuare la Valutazione di Impatto sulla Salute, è attualmente utilizzato anche per la Valutazione di Impatto sul Sociale.La misurazione dell’impatto sociale è sostenuta dal bisogno crescente di avere un supporto a nel prendere decisioni migliori, definire al meglio l’allocazione delle risorse e guidare le decisioni massimizzando gli effetti sociali prodotti da politiche, programmi, investimenti, basati sull’evidenza dei risultati (evidence based).
Pertanto a VIS si pone come requisito indispensabile anche per lo sviluppo della finanza di impatto dove il valore sociale generato assume rilevanza prioritaria per un investitore: i privati (donatori ed investitori, profit e non profit) e per le amministrazioni pubbliche che hanno deciso di orientare le proprie scelte verso progetti a maggiore potenzialità di cambiamento sociale.
In generale è un approccio di accountability: concetto che rimanda al rendere conto dell’azione fatta, rispondere per i risultati ottenuti. Si tende a distinguere tra:
esterna: rendicontazione verso stakeholders esterni sugli effetti economici, sociali ed ambientali della gestione;
interna: responsabilizzazione delle risorse impiegate e sui risultati raggiunti;
contabile: certificazione, implementazione, della contabilità generale economico- patrimoniale ed analitica per centri di costo.
La domanda è: quali effetti permanenti, desiderati e non, ci sono stati nel contesto territoriale di azione del progetto? (Rossi, Lipsey, Freeman 2004)
Essenzialmente occorre “chiedersi: che cosa vogliamo conoscere? e, quindi, con quali strumenti? in quanto la valutazione non è fine a sé stessa e perché le modalità con cui valutiamo dipendono da ciò che vogliamo valutare. (Merlo G., 2014, p. 149). Vedi anche la scheda LA VALUTAZIONE.
Più specificamente, come ogni attività di valutazione occorre determinare una base line di partenza su cui misurare lo scostamento per ciascuna delle dimensioni prese in considerazione attraverso specifici indicatori e indici.
Nel mondo aziendale si parla di Indicatori Chiave di Prestazione (KPIs): indicatori misurabili utilizzati per valutare i progressi e il successo di un’azienda nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Nel nostro campo sono metriche specifiche utilizzate per misurare e quantificare l’impatto degli aspetti sociali, ambientali (come per gli ambiti sopra descritti), oltre che economici. (Vedi anche criteri ESG)
Come in tutto questo mondo, non esiste un modello unico in quanto questo dipende da ciò che si vuole valutare, che a sua volta dipende dagli interlocutori privilegiati (stakeholder). Sarebbe a dire che solo nella specificazione e chiarezza del “chi” valuta e di ciascun suo “perché”, è possibile definire il “cosa” valutare, cioè orientare e definirne gli oggetti, costruire un piano di valutazione, e quindi il “come”, cioè le procedure, gli strumenti e i metodi.
Pertanto, il settore è caratterizzato da una forte parcellizzazione e da un elevatissimo grado di eterogeneità in termini di correnti di pensiero, modelli e standard di riferimento, tanto che Stevenson et al. (2010) individuano ben 40 possibili approcci alternativi alla misurazione, mentre Zamagni et al. (2015) enumerano 39 distinte metodologie (Perrini e Vurro, 2013; Zamagni et al., 2015; Chiaf, 2015).
Molte organizzazioni pubbliche e non governative hanno svolto un ruolo importante nel fornire strumenti e linee guida, Tra cui:
UNDP (United Nations Development Programme);
WEF (World Economic Forum);
OECD (Organization for Economic Cooperation and Development)
EVPA (European Venture Philanthropy Association);
SVI (Social Value International);
IMP (Impact Management Platform).
La Guida all’europrogettazione 2022 ne presenta una rassegna di strumenti e metodi.
https://www.guidaeuroprogettazione.eu/misurare-impatto-sociale/Diciamo che possono essere raccolti in due grandi aree:
1. Modelli logici (Logframe, Impact Value Chain e Theory of Change)
Configurano un approccio alla valutazione qualitativa basandosi su una ricostruzione ed illustrazione grafica dei nessi causali che connettono i vari snodi della “catena del valore sociale” (Simsa et al., 2014). L’output di tale sforzo valutativo è, quindi, rappresentato da un framework capace di “raccontare” il funzionamento di un programma o di un’intera organizzazione, illustrando in maniera estremamente intuitiva il processo di ottenimento degli impatti attesi a partire dagli input utilizzati per attuare il cambiamento sociale (Stern et al., 2012).
Sono moltissimi, ognuno con le sue specificità e applicabilità ai diversi contesti. Tuttavia tutti devono confrontarsi con: la definizione degli indicatori (dipendono dagli obiettivi e l’oggetto della valutazione); quantificazione dei benefici non monetari; durata dell’effetto temporale; attribuzione “causale”. Tra cui:
Cost-effectiveness Analysis (CEA). La caratteristica distintiva di tale metodo è quella di esprimere gli outcome sociali in unità naturali, quali, ad esempio, il numero di anni di vita guadagnati o di decessi evitati (Phillips, 2009). Proprio in virtù di tale specificità, esso ha trovato vasta applicazione nella valutazione di progetti ed interventi sanitari, consentendo un’agile misurazione del cambiamento addotto a fronte di un determinato investimento di risorse economiche.
Cost-Benefit Analysis (CBA). Il processo di valutazione in questo caso restituisce una misura dei benefici “netti”, calcolati come differenza fra il valore monetario dei benefici generati dal progetto o dall’organizzazione ed i relativi costi o, alternativamente, come ratio, in cui si mettono a rapporto i flussi di benefici attualizzati ed i costi (VAN del progetto o dell’intero portafoglio di attività dell’ONP).
Social Return on Investment (SROI). Si tratta di un metodo che permette di misurare l'impatto sociale di un progetto, un'iniziativa o un investimento, quantificando i benefici sociali generati in termini economici.
Dal punto di vista metodologico quelli sperimentali, quasi-sperimentali ed approccio controfattuale rappresentano un “must” o “gold standard” della ricerca valutativa e del program assessment (Stern et al., 2012; Morris et al., 2012) e prevedono l’esecuzione di test ed esperimenti al fine di comparare un caso osservabile ed un caso ipotetico ed astratto (il cosiddetto “controfattuale”), per isolare l’effetto “netto” dell’intervento su una specifica variabile d’interesse e dimostrare l’esistenza di un “nesso causale” fra progetto messo in atto e impatti indotti (Stern et al., 2012).
Il bilancio sociale
Un documento che, analogamente al bilancio economico, fornisce una rappresentazione trasparente e comprensibile delle attività e dei risultati di un'organizzazione, ma con una prospettiva più ampia in quanto, oltre agli aspetti economici, include informazioni dettagliate sull'impatto sociale, ambientale e etico delle attività svolte. Uno strumento fondamentale per le organizzazioni che vogliono comunicare il proprio impegno e costruire relazioni solide e durature con i propri stakeholder. A parte che per il TS (più avanti), non esistono norme specifiche, ma i principali standard internazionali sono:
GRI Standards (Global Reporting Initiative): i più diffusi e riconosciuti a livello mondiale. Offrono una struttura modulare e flessibile che permette alle organizzazioni di adattare la rendicontazione alle proprie specificità.
SASB Standards (Sustainability Accounting Standards Board): sviluppati con l'obiettivo di fornire indicatori specifici per settore (indicatori finanziari di sostenibilità), sono particolarmente utili per le aziende quotate in borsa.
ESRS (European Sustainability Reporting Standards): i nuovi standard europei per la rendicontazione di sostenibilità, entrati in vigore nel 2023. Si basano sui GRI Standards e mirano a creare un quadro normativo unico per l'UE. A partire dal 2024, alcune grandi aziende li dovranno obbligatoriamente applicare.
Terzo settore
In Italia esiste una normativa specificamente orientata al Terzo Settore (legge 106/2016) che prevede che gli ETS con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad 1 milione di euro debbano predisporre e depositare presso il RUNTS il Bilancio sociale, che tenga conto, “tra gli altri elementi, della natura dell’attività esercitata e delle dimensioni dell’ente, anche ai fini della valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte”.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/06/18/16G00118/sgA cui segue l’adozione nel 2019, da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali delle “Linee guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dagli enti del Terzo settore”.
https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2019/DM-23072019-Linee-guida-realizzazione-sistemi-valutazione-impatto-sociale-attivita-svolte-dagli-ETS.pdfIl compito delle Linee guida è quello di uniformare e quindi rendere applicabili da parte di tutti gli ETS la moltitudine degli strumenti e delle metodologie esistenti per la misurazione dell’impatto.
Le valutazioni sono realizzate con metodi qualitativi e quantitativi e prevedono un sistema di indici e indicatori di impatto, da mettere in relazione con quanto eventualmente rendicontato nel bilancio sociale.
Campo particolare è quello relativo alle imprese sociali. In questo caso è importante sottolineare che ciò che si misura è l'impatto sociale e non l'organizzazione stessa ed i suoi risultati commerciali. Infatti, in quanto imprese, possono trovare applicazione alcuni parametri di valutazione aziendale (si pensi alle analisi di bilancio, piuttosto che alle metriche tipiche delle imprese business oriented), ma nel nostro caso si rende necessario valutare se oltre all’obiettivo economico esse riescano a soddisfare e raggiungere gli obiettivi di tipo sociale che si pongono.
Alcuni strumenti
Negli ultimi anni Euricse ha sperimentato il metodo “ImpACT“ che si basa su:
questionario quali-quantitativo indirizzato alle imprese sociali e volto alla raccolta dati interni all’organizzazione;
questionari quali-quantitativi rivolti ai principali stakeholder dell’ente, ovvero lavoratori normodotati e svantaggiati, soci, volontari, utenti e loro famigliari, imprese clienti, operatori della pubblica amministrazione che si relazionano con l’impresa;
tracce di intervista di natura qualitativa per approfondimenti dell’impatto generato sulla sfera istituzionale e indirizzate quindi alle istituzioni pubbliche del territorio;
analisi documentale dei bilanci delle imprese o organizzazioni interessate.
Social Value Italia, con Phineo, ha messo a punto un Social impact navigator 2016 (Guida pratica per le organizzazioni del Terzo Settore orientate a raggiungere migliori risultati): uno strumento versatile, in grado di rispondere sia alle grandi organizzazioni, che utilizzano approcci complessi, sia alle organizzazioni più piccole fornendo preziosi suggerimenti per realizzare progetti orientati all’impatto.
https://www.socialvalueitalia.it/wp-content/uploads/2021/07/Social-Impact-Navigator.pdfIl C-Index si pone l’obiettivo di osservare e valutare la rilevanza e la qualità della relazione tra un’organizzazione e le sue comunità di riferimento attraverso un cruscotto di indicatori utili a monitorare la missione comunitaria delle istituzioni, quale elemento abilitante per la generazione (e la successiva valutazione) di impatto sociale.
AICCON, 2022https://innovazionesociale.org/index.php/1391-community-index-lo-strumento-per-misurare-il-valore-e-la-qualita-dei-soggetti-comunitari
Approfondimenti
La bibliografia è sterminata, con diversi orientamenti. Di seguito alcune indicazioni.Bassi A., Vincenti G., Toward a New Metrics for the Evaluation of the Social Added Value of Social Enterprises, Ciriec 2012
https://www.redalyc.org/pdf/174/17440036002.pdfBarazzetta E., Investimenti a impatto sociale: analisi e opportunità, Secondo welfare, feb 2017
http://www.secondowelfare.it/privati/finanza-sociale/investimenti-a-impatto-sociale-analisi-e-opportunita.htmlBritish government, Social Value Act, 2012
http://www.legislation.gov.uk/ukpga/2012/3/enactedChiaf E., Un’analisi degli indicatori di impatto sociale, Centro Studi in imprese cooperative, sociali ed enti non profit
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https://welforum.it/la-valutazione-dellimpatto-sociale-nelle-esperienze-europee/Dal Vaso D., Mento F., Social Value Italia: come dare gambe alla misurazione dell'impatto sociale, Secondo welfare agosto 2016
http://www.secondowelfare.it/privati/investimenti-nel-sociale/social-value-italia-come-dare-gambe-alla-misurazione-dellimpatto-sociale.htmlDepedri S., La valutazione dell’impatto sociale? Farla divenire uno strumento utile 2020
https://www.rivistaimpresasociale.it/rivista/articolo/valutazione-impatto-sociale-farla-divenire-uno-strumento-utileDI MAGGIO U., NOTARSTEFANO G., Teorie, metodi e approcci per l’analisi delle attività e dei risultati degli investimenti a carattere sociale, Homeless Book, 2013
Donati PP.,, Colozzi I., Il valore aggiunto delle relazioni sociali, FrancoAngeli 2011
Epstein, M. J., Yuthas, K,. Measuring and Improving Social Impacts: A Guide for Non profits, Companies, and Impact Investors, Berrett-Koehler Publishers, Oakland 2014
Fondazione Sodalitas, Misura dell’impatto delle attività sociali, 2013
http://www.fondazionesocial.it/sito/wp-content/uploads/2015/07/Misura_impatto_script-Sodalitas.pdfGuida all’europrogettazione, Terzo Settore e impatto sociale: strumenti di misura e di analisi
https://www.guidaeuroprogettazione.eu/misurare-impatto-sociale/Headvisor, Earned Value: il metodo per valutare l’efficacia di un progetto
https://www.headvisor.it/earned-valueImpronta etica, Linee guida per la misurazione dell’impatto sociale, Una guida pratica per le organizzazioni, 2015
http://www.improntaetica.org/wp-content/uploads/2016/06/Linee-Guida-Impatto_def.pdfMallone G., L'impatto dell’impresa sociale in Italia e in Europa: un rapporto che “mappa”, misura e compara gli “eco-sistemi” delle imprese sociali nei diversi paesi, Secondo welfare 2014
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http://www.rivistaimpresasociale.it/rivista/item/141-misurazione-impatto-sociale.htmlTutti gli aggiornamenti del sito sulla
“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amiciGiorgio Merlo giugno 2016, agosto 2024