Logica e razionalità nella programmazione

INDICE ANALITICO GENERALE

tutte le voci del sito

In generale si parla di logica per indicare una disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni: un processo mentale che giustifica ad ogni passaggio i meccanismi operativi adoperati.

Il ragionamento logico razionale segue una trama, un percorso, a priori ben delineati. Infatti, tra gli opposti troviamo concetti come irrazionale, irragionevole, irriflessivo, magico, intuitivo, istintivo, creativo, incoerente, insensato, impulsivo, passionale, sentimentale, etc.. Ma anche pensiero trasversale e laterale che si basano sulla creazione di idee creative per la risoluzione di problemi, rompendo stereotipi o schemi.

Semplificando, questo approccio distingue tra ragionamento:

Centrale è il processo di inferenza (dal latino inferre, letteralmente portare dentro, “trarre conclusioni”, branca della statistica): processo o schema di ragionamento logico razionale, di tipo probabilistico, in cui da una proposizione assunta come premessa se ne conclude un'altra (la conclusione appunto). Ad esempio: dedurre alcune caratteristiche di una popolazione a partire da una rilevazione effettuata su un campione limitato di essa. 

Per questo si può parlare anche di pensiero analitico, lineare (noto anche come verticale o logico), alla ricerca di una coerenza interna (anche di regole, schemi, modelli) in quanto si basa sull’evidenza. Consiste nell’esaminare, comprendere i meccanismi complessi di causa/effetto, sezionare e scomporre i fenomeni, prima di ricomporli per produrre un ragionamento coerente.

Procede uniformemente secondo un'ideale linea retta e si contraddistingue dal pensiero complesso perché tenta di spiegare secondo:

La programmazione sociale utilizza largamente questo approccio (presente in tutti modelli di programmazione) in quanto riduce la possibilità di errori, falsità, incertezze, indeterminatezze ed ambiguità.

In particolare, logica e razionalità sono al centro della relazione tra Piano, programma e progetto con la Catena logica valori, diritti, obiettivi e azioni e la Logica frattale, dell'approccio alla Programmazione logico formale, ma anche nella Evidence based, nell’Osservazione, nella Valutazione, e sono alla base della Theory of change e della Theory based evaluation, così come in tutta la Costruzione di un progetto.

La direzione è quella di individuare e rendere esplicita una struttura il più possibile scientifica, disciplinare, ai processi: coerenza interna, esplicitazione e chiarezza dei diversi passaggi, rigore metodologico, trasparenza, riproducibilità, neutralità. In questo senso tutte le attività saranno sviluppate secondo uno schema predefinito (scelta di efficienza).

Nel nostro campo l’aspetto ricorrente è quello del ragionamento deduttivo: quando da una “premessa” (anche non dimostrata: assioma) ne deriva necessariamente una “conclusione”.

Tuttavia questo approccio difficilmente riesce a sopravvivere all’impatto con la realtà della situazione sociale, politica e relazionale in cui ci troviamo a operare (Merlo G., p.205). Allora il processo si svilupperà secondo logiche più complesse (a volte anche confuse), stravolgendo la sequenza auspicata e a volte anche saltando o accorpando qualche passaggio.

In questo la programmazione sociale è un processo solo tendenzialmente razionale, in continua evoluzione, fondamentalmente adattivo: un’attività razionale più o meno contaminata. In altri termini si potrebbe dire che è un “mito razionalizzato”: mito in quanto ricercato, atteso, desiderato, ma in realtà inesistente; razionalizzato in quanto si cerca di dargli forma e consistenza secondo un processo mentale che tenta di orientare e dare un senso alla realtà. Sarebbe a dire che il programmatore deve essere un tecnico talmente esperto da garantire, al meglio della situazione in cui opera, la sequenza e i contenuti di un ciclo teorico in una realtà che quasi mai vi si adatta.

(Merlo G.,  p.11, 206)

In particolare nella Costruzione di progetto si devono tenere in conto anche tre Assunti di base che rendono il ragionamento ulteriormente articolato:

Vediamone in particolare tre specifiche applicazioni (quasi sempre connesse tra di loro) che si ritrovano in diversi contesti, sia come processo di pensiero che come esemplificazione ed esposizione dei processi.

Sillogismo

Una forma di argomentazione nella quale date alcune premesse, segue una necessaria conseguenza o conclusione. Cioè un discorso consequenziale che parte da determinate premesse per arrivare a conclusioni logiche.

È il termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica. Esempio: “tutti gli uomini sono mortali, (ne consegue che) tutti i Greci sono uomini, (ne consegue che) tutti i Greci sono mortali”.

Un ragionamento condotto con un sillogismo è

Allora, un sillogismo non è valido in base alla verità delle sue affermazioni, ma in base al rispetto della sua struttura logica: non serve a scoprire nuove cose, ma è un metodo che permette di tenere sotto controllo il ragionamento e la validità di alcune proposizioni, affermazioni.

Possibile fallacia: ogni passaggio comporta facilmente una perdita di “cogenza logica” che, se ripetuto, può inficiare l'affermazione finale.

Esempio: la trasposizione dall’Albero dei problemi a quello degli obiettivi.

 Linearità e semplificazione

Individuata una finalità (da A a B), si costruisce un percorso evidente, lineare e semplificato, indipendentemente da possibili (probabili) varianti.

Possibile fallacia: possibile perdita di dati, informazioni, "laterali".

Scomposizione in sottoinsiemi

Per affrontare un elemento complesso lo si scompone in frazioni più semplici. Tipico l'utilizzo della Work Breakdown Structure e della Logica frattale

Possibile fallacia: ad ogni livello di scomposizione il rischio è la perdita di qualche aspetto o elemento per cui la somma totale delle singole attività può non corrispondere completamente all’insieme originario.

Esempio: l’utilizzo della Work Breakdown Structure (WBS) per scomporre un progetto in attività più piccole e gestibili, come sottoinsiemi dell'attività posta ad un livello superiore.
Esempio: La logica frattale in cui ciò che corrisponde a un mezzo per i livelli superiori può divenire un fine per quelli inferiori. 

La possibile fallacia complessiva

L’applicazione di un approccio logico formale alla programmazione rischia di far perdere di vista la visione generale e di incorrere in una forma di “paradosso del Titanic” (vedi La valutazione) in cui si ottimizza la posizione delle sedie a sdraio sul ponte mentre la nave affonda. Sarebbe a dire che è possibile che ciascun passaggio può essere “ragionevole” e realizzarsi perfettamente, così come lo si era immaginato e previsto, ma il progetto vada male o, addirittura, possa evolversi in un disastro complessivo. Infatti un Progetto (e tanto più un programma complesso) tende ad avere una sua dimensione olistica che forse può non essere rappresentata dai singoli passaggi, elementi e risultati prima descritti. E' la logica delle previsioni probabilistiche, senza contare gli accennati possibili Effetti inattesi di un programma.

 

 


Approfondimenti:

Ayman Amer. (2005) Analytical Thinking. Pathway to Higher Education, Cairo University

Boniolo G., Vidali P., Strumenti per ragionare, Bruno Mondadori, 2002, pp. 18-36

De Conti M., Introduzione al sillogismo e metodo del controesempio, CICAP 2015

https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=276068

De Conti M., Schemi del sillogismo e premesse inespresse, CICAP 2015

https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=276131

Negro C., La sillogistica di Aristotele come metodo della conoscenza scientifica, Bologna, 1968

Pozzi L., Da Ramus a Kant: il dibattito sulla sillogistica, Milano, 1981

Treccani, Sillogismo

https://www.treccani.it/enciclopedia/sillogismo

Treccani, Logica

https://www.treccani.it/enciclopedia/logica/

Tutti gli aggiornamenti del sito sulla

PAGINA FACEBOOK 

“Mi piace” per avere le notifiche 

Suggeriscilo ai tuoi amici


Giorgio Merlo, nov 2023