Il sistema di programmazione europea

INDICE ANALITICO GENERALE

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G. Merlo, La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti, Carocci 2014

Capitolo: 1.1. Politica, pianificazione e programmazione

BOX DI APPROFONDIMENTO  n.1

N.B. I riferimenti bibliografici si riferiscono alla sito bibliografia del testo. Nel caso di citazione si consiglia la seguente notazione: “Merlo G., La programmazione sociale: principi, metodi e strumenti”, allegato web box n.1, Carocci, 2014

Contenuti della scheda:

Altre specifiche schede:

Approfondimenti:Glossario UE:  https://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/what/glossary/Glossario di Quaderni di Tecnostruttura: http://quaderni.tecnostruttura.it/glossario/

La programmazione europea ha l’obiettivo di fondo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale tra gli Stati membri (articolo 3 TUE).

https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:2bf140bf-a3f8-4ab2-b506-fd71826e6da6.0017.02/DOC_1&format=PDF

Ha la sua base nelle competenze attribuite dai Trattati e si esplica attraverso la propria struttura istituzionale.

Il sistema utilizza due delle classiche leve della programmazione:

La leva finanziaria è connessa a due modelli di programmazione:

“Si intende un'azione coordinata dell'Unione, degli Stati membri e degli enti regionali e locali fondata sul partenariato e volta a definire ed attuare le politiche dell'UE. Tale modalità di governance implica la responsabilità condivisa dei diversi livelli di potere interessati, e si basa su tutte le fonti della legittimità democratica e sulla rappresentatività dei diversi attori coinvolti. Essa inoltre stimola, attraverso un approccio integrato, la compartecipazione dei diversi livelli di governance nella formulazione delle politiche e della legislazione comunitarie, attraverso diversi meccanismi (consultazioni, analisi d'impatto territoriale, ecc.)”

UE Comitato delle Regioni, Libro bianco del Comitato delle regioni sulla Governance multilivello, 2009http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2009_2014/documents/afco/dv/livre-blanc_/livre-blanc_it.pdf

Alla base, pur nelle progressive modificazioni nel tempo, anche terminologiche, si ritrova sostanzialmente il medesimo sistema concettuale di base, dal generale al particolare:

Per l'UE il termine di “misura” assume, in altro ambito, anche una seconda valenza: ogni regime di aiuto ai sensi dell'articolo 87 del Trattato e ogni concessione di aiuti da parte di organismi designati dagli Stati membri, oppure qualsiasi categoria dei suddetti aiuti o concessioni o una loro combinazione, che abbia la stessa finalità.
Regolamento n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 e n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31999R1260:IT:HTMLhttp://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:210:0025:0025:IT:PDF

Bilancio ordinario settennale.

Il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), Multiannual Financial Framework (MFF) definisce l'allocazione finanziaria delle risorse attraverso un sistema di Fondi. Fornisce finanziamenti a sostegno delle priorità a lungo termine nei diversi settori d'intervento. Stabilisce il totale delle risorse messe a disposizione, secondo la ripartizione approvata tra categorie di spesa. Inoltre, definisce gli importi dei massimali per ogni anno: per ogni singolo anno viene successivamente approvato un bilancio annuale.

Il sistema dei Fondi Europei

I Fondi rappresentano la modalità di utilizzo della leva finanziaria della programmazione UE. Nel bilancio ordinario settennale ne esistono di due tipi.

1. Fondi a gestione diretta per tema:

PGD: Fondi relativi ai Programmi a Gestione Diretta (call for proposal): gestiti centralmente a livello europeo con un modello di programmazione essenzialmente top-down.

Per il conseguimento dei suoi obiettivi la UE (Commissione e Direzioni generali) gestisce sia dei programmi pluriennali mirati a specifici ambiti e temi, che singole iniziative per sostenere attività pilota in settori considerati prioritari, attraverso forme di finanziamento concesse direttamente a beneficiari diversi (enti pubblici, privati, associazioni, consorzi e singoli cittadini) per specifici progetti (call for proposal, con cofinanziamento 50 ÷ 80% ). Sono programmi in cui vengono definiti gli obiettivi, le tipologie di attività e misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti, le percentuali di cofinanziamento e vengono attuati generalmente attraverso bandi di gara di progetto (es. Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico, programma Cultura, programma LIFE +, Promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo, Equal, Progress, Alcotra, Dafne, Urban, Socrates, Leonardo, etc.).


Di seguito alcuni riferimenti per la ricerca di bandi tematici 2021-27:CSVnet, Bandi e opportunità di finanziamento per il volontariato e il terzo settorehttps://infobandi.csvnet.it/Eurosportello Veneto, Guida ai finanziamenti dell’Unione europea, 2021,http://www.eurosportelloveneto.it/pubblicazioni/guida/Guida%20ai%20finanziamenti%20europei%202021.pdfFormez, Programmi comunitari 2021-2027 per temahttp://programmicomunitari.formez.it/lista_programmi_2021_2027Guida all’euro progettazione, Prospetto dei programmi europei 2021-2027https://www.guidaeuroprogettazione.eu/guida/per-orientarsi/prospetto-programmi-europei-2021-2027/Guida all’euro progettazione, Prospetto dei programmi europei 2021-2027, beneficiarihttps://www.guidaeuroprogettazione.eu/guida/per-orientarsi/beneficiare-progetti-europei/

Rientrano in questa tipologia anche gli appalti pubblici per acquistare servizi, beni o opere (call for tender) per la propria azione.

In questo caso i finanziamenti sono erogati sotto forma di:
  • sovvenzioni a bando, destinate a progetti specifici collegati alle politiche dell'UE, di solito a seguito di un "invito a presentare proposte".
  • appalti per acquistare servizi, beni o opere necessari per le loro attività, per es. studi, corsi di formazione, organizzazione di conferenze o attrezzature informatiche. Gli appalti sono aggiudicati mediante bandi di gara.
https://europa.eu/european-union/about-eu/funding-grants_it

 2.    Fondi a gestione indiretta strutturali o di ambito:

(SIE Fondi Strutturali e di Investimento, ESIF European Structural and Investment Funds), gestiti in modo decentrato a livello nazionale e regionale, con un modello di "gestione concorrente" (vedi oltre): oltre il 70% del bilancio dell'UE è gestito in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali.

I Fondi strutturali non finanziano singoli progetti, bensì Programmi Operativi (PONazionali,  PORegionali, transfrontalieri o interregionali) pluriennali sulle diverse materie, ricercando una programmazione ed un'erogazione coordinata e integrata dei diversi fondi (programmazione plurifondo). (relazione distintiva tra programma e progetti)  (Merlo G., 2014, p. 23).

UE, I Fondi strutturali e di investimento europeihttps://ec.europa.eu/info/funding-tenders/funding-opportunities/funding-programmes/overview-funding-programmes/european-structural-and-investment-funds_it

Per il periodo 21-27 questi Fondi promuovono la coesione sociale, economica e territoriale in Europa, contribuendo alla ripresa sostenibile dell’UE dal Covid-19 e alla duplice transizione verde e digitale.

https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/95/il-fondo-europeo-di-sviluppo-regionale-fesr-
https://ec.europa.eu/regional_policy/it/funding/social-fund/
https://ec.europa.eu/regional_policy/it/funding/cohesion-fund/
https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/rural-development_it
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8752

La Commissione definisce:

Camera dei deputatihttps://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1106241.pdf?_1591172473770

A questi programmi si aggiungono quelli di Cooperazione Territoriale (CT): strumenti della politica di coesione che mira a risolvere i problemi al di là del contesto nazionale e a sviluppare congiuntamente le potenzialità dei diversi territori. Ogni Programma può riguardare relazioni transfrontaliere, transnazionali o interregionali.

Per l’entità dei finanziamenti dei Fondi strutturali 2021-27 si veda la scheda BILANCIO EUROPEO 2021-27.

 I Programmi Operativi dei Fondi strutturali

Il sistema dei Fondi strutturali non finanzia singoli progetti, bensì Programmi Operativi pluriennali sulle diverse materie. Costruiti nella logica della “gestione concorrente” (vedi avanti), vengono attuati tramite progetti gestiti da operatori, organismi o imprese, pubblici o privati, chiamati beneficiari. (Sulla relazione distintiva tra programma e progetti si veda Merlo G., 2014, p. 23).

 Attraverso il FSE  viene finanziata anche l'assistenza tecnica alle regioni in ritardo di sviluppo: per studi, diffusione di informazioni a operatori e cittadini, elaborazione di metodi di valutazione e scambio di buone prassi

Le risorse comunitarie devono essere cofinanziate dagli Stati membri come garanzia dell’impegno per il conseguimento degli obiettivi dell’Unione. I livelli di cofinanziamento sono differenziati in base al livello di prosperità dei vari Stati.

Regolamento n 1303/2013http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32013R1303Per l'Italia: Delibera CIPE 28-01-2015:http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-05-15&atto.codiceRedazionale=15A03556&elenco30giorni=false

Il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi strutturali” ha definito l’impianto metodologico individuando sette innovazioni volte a rafforzare l’efficacia e la qualità della spesa dei fondi: - risultati attesi, esplicitati in termini misurabili; - azioni, da indicare in termini puntuali e operativi; - partenariato da coinvolgere; - trasparenza; - valutazione degli effetti; - rafforzamento del monitoraggio dei programmi con l’affiancamento strutturato dei centri di competenza nazionale.

http://www.dps.gov.it/opencms/export/sites/dps/it/documentazione/Programmazione_1420/metodi_obiettivi_completo.pdfhttp://www.dps.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/index.html

 Gestione concorrente

Opera attraverso un sistema di “responsabilità condivisa” tra la Commissione europea e le Autorità centrali e regionali degli Stati membri che concordano uno o più Programmi Operativi nei quali sono stabilite le priorità di finanziamento. La Commissione mantiene la responsabilità finale nell'esecuzione del bilancio, attuando procedure di liquidazione dei conti o meccanismi di rettifiche finanziarie, mentre i Ministeri e le Regioni hanno il compito di programmare gli interventi, stilare e applicare le procedure di selezione e i criteri di sovvenzionabilità, occuparsi della gestione finanziaria e delle attività di controllo sui programmi. Il modello è quello della multi level governance a diversi livelli di definizione (Assi, Misure, Azioni).

EU Commission, Multilevel Governance and Partnership, 2014https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwjAp8qQtfLxAhWJD-wKHaylAJgQFjACegQIBRAD&url=https%3A%2F%2Fec.europa.eu%2Fregional_policy%2Fsources%2Finforming%2Fdialog%2F2014%2F5_vandenbrande_report.pdf&usg=AOvVaw3sEgLYfJG9oqZ1gguS0nJo

Si tratta di “Un sistema di programmazione a più livelli, piuttosto complesso e articolato, che si basa essenzialmente sui seguenti elementi:

 L’architettura programmatoria ed operatività.

L’architettura programmatoria si basa sul bilancio per la politica e sulle norme per il suo utilizzo, decisi di concerto tra il Consiglio europeo e il Parlamento europeo sulla base di una proposta presentata dalla Commissione:

1. Quadro Strategico Comune (QSC), integrato con il Quadro Finanziario Pluriennale, allegato al Regolamento generale: introduce una serie di disposizioni per favorire l’integrazione fra i fondi, il coordinamento con le altre politiche europee, la coerenza delle strategie e il coordinamento fra i diversi livelli di governo coinvolti nell’attuazione dei programmi.

2. Accordi di Partenariato (AdP), sottoscritti da ciascun Stato e dalla Commissione Europea: descrivono le priorità e la strategia d’intervento nazionali per l’utilizzo dei Fondi a livello locale. Propongono un elenco di programmi operativi (PO) che interessano gli Stati nella loro interezza e/o le singole regioni. Sono previsti inoltre programmi di cooperazione che coinvolgono più stati.

3. Programmi Operativi (PO), coerenti con l’Accordo di Partenariato, per la programmazione e attuazione degli interventi: priorità, strategie, obiettivi, metodi e spesa. Alla programmazione e alla gestione dei PO possono partecipare tutti gli organismi che rappresentano i lavoratori, i datori di lavoro e la società civile, secondo il principio di sussidiarietà e base del modello di Multi-Level Governance.

Codice di condotta sul partenariato, Regolamento n. 240/2014,http://eur-lex.europa.eu/legal- content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32014R0240&:PDF
UE, Regolamenti Politica di Coesione 2021-27https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2021:231:FULL&from=ENhttps://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/programmazione-europea-2021-2027-pubblicati-regolamenti-ue

4.    La Commissione negozia con le autorità nazionali il contenuto definitivo del Contratto di partenariato e di ogni programma.

5.    I programmi sono implementati dagli Stati membri e dalle rispettive regioni attraverso le Autorità Di Gestione» di ogni paese e/o regione.

https://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/how/stages-step-by-step/

Per ciascun Programma Operativo l'amministrazione nazionale nomina:

Regolamento generale n. 1303/2013https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/?uri=celex%3A32013R1303

Tutti i fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per assicurare che il loro utilizzo sia sottoposto a uno stretto controllo e che siano spesi in modo trasparente e responsabile. In ultima istanza, la responsabilità politica per il corretto utilizzo dei finanziamenti dell'UE ricade sul collegio dei 27 commissari europei. Tuttavia, poiché la maggior parte dei finanziamenti è gestita nei paesi beneficiari, spetta ai governi nazionali effettuare controlli e audit annuali.

 La programmazione plurifondo e integrata.

Tra i modelli di programmazione strutturale (e non solo) è sempre più diffusa e sostenuta la logica plurifondo, cioè l’utilizzo di finanziamenti derivanti da linee, Fondi, diversi verso un unico obiettivo, amplificando gli effetti dell’integrazione finanziaria e tematica. È un modello che rimanda, a sua volta, a quello della programmazione integrata in cui si vuole contemperare un approccio per temi e materie in un approccio per ambiti territoriali.

In questo modello i Programmi Operativi possono essere plurifondo o monofondo, a seconda che siano finanziati in modo esclusivo da un Fondo, oppure da più Fondi strutturali o utilizzando strumenti diversi. In particolare, un programma plurifondo permette in linea di massima di mettere in campo interventi su ambiti complessi con differenti obiettivi, favorire una maggiore sinergia tra le azioni ed un migliore impatto sui risultati dell’intervento.

Una logica che permea totalmente la Programmazione europea 2021-27 ed il PNRR italiano.

Ad esempio, nei casi in cui vi sia una dimensione finanziaria e territoriale complessivamente limitata oppure nel caso si punti ad una stretta integrazione delle politiche “trasversali” per l’innovazione, la competitività, l’internazionalizzazione, con le politiche “verticali” dell’ambiente, dei trasporti, del welfare e della salute, del patrimonio culturale. Oppure ancora, per quanto riguarda, ad esempio, le azioni nel settore dell’istruzione, nel caso in cui si intenda intervenire in modo integrato sia dal punto di vista dell’offerta formativa, migliorando la qualità dell’istruzione, sia dal punto di vista della dotazione infrastrutturale degli istituti scolastici.

Più in particolare si può distinguere tra programmazione plurifondo e quella integrata, seppur possano convivere ampiamente. La plurifondo ha a che vedere con la possibile plurima fonte dei finanziamenti di un programma, progetto; quella integrata può comprendere nel suo obiettivo generale diversi obiettivi specifici, fino ad arrivare ad una programmazione di ambito.

Ad esempio, nel PNRR Italia troviamo che le politiche di Istruzione e ricerca (Missione 4.) sono strettamente collegate, probabilmente inscindibili, da quelle della Inclusione e coesione (Missione 5.) e Salute (Missione  6.). Pertanto, è possibile pensare a programmi e progetti che siano finanziati da diverse fonti. Nello stesso tempo le priorità trasversali: 1. Giovani, 2. Parità di genere possono avere chiaramente l’obiettivo del: 3. Riequilibrio territoriale.

Sigle ed acronimi

Glossario UE

https://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/what/glossary/

Glossario di Quaderni di Tecnostruttura

http://quaderni.tecnostruttura.it/glossario/

Glossario della Programmazione Fondo sociale Europeo

http://europalavoro.lavoro.gov.it/EuropaLavoro/Glossario/Glossario

Vedi anche: Sigle e Acronimi in UE

http://publications.europa.eu/code/it/it-5000400.htm#fnBh


Approfondimenti:

UE, EuroAccess: uno strumento di ricerca online gratuito che promuove l'uso delle opportunità di finanziamento esistenti per migliorare la coesione economica, sociale e territoriale nell'Unione europea e nelle sue macroregioni.

https://www.euro-access.eu/

Comune di Venezia, Guida ai finanziamenti europei 2021

https://www.comune.venezia.it/sites/comune.venezia.it/files/page/files/Guida%20ai%20finanziamenti%20europei%202021.pdf

 Fasi, Guida ai nuovi programmi di finanziamento UE 2021-27, 2021

https://fasi.eu/it/articoli/20-approfondimenti/19503-bilancio-ue-2021-27-guida-ai-nuovi-programmi-di-finanziamento.html

UE, Programmazione e attuazione

https://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/how/stages-step-by-step/

UE, Politica di coesione 2021-2027

https://ec.europa.eu/regional_policy/it/2021_2027/


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Giorgio Merlo agosto 2021