Taylorismo

scientific managemen, One best way

INDICE ANALITICO GENERALE

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Il taylorismo è un sistema di programmazione razionale, scientifica, del lavoro in fabbrica che prende il nome dal suo ideatore, l’ingegnere statunitense Frederick Taylor (1856 -1915), a partire dalle considerazioni dell’economista Adam Smith (1723 – 1790) sui possibili benefici economici derivanti dalla frammentazione in singole operazioni dei processi di produzione industriale.

Più in generale lo scientific managemen sostiene che il lavoro deve essere studiato scientificamente per identificare il modo più efficiente di svolgere un compito.

L’assunto di base è quello della “One best way”: l’idea è che per ogni problema esiste sempre una ed una sola soluzione ottimale, e che tale soluzione può essere raggiunta solo impiegando metodi scientifici di ricerca (reperimento di dati empirici e creazione di standard) che individua soluzioni neutrali, superiori agli interessi di parte: un imperativo universale a cui devono sottostare tutti i dipendenti e datori di lavoro.

In questo la struttura organizzativa assume la caratteristica forma a piramide, con al vertice l'autorità gerarchicamente più elevata ed una graduazione successiva di attività, doveri, autorità e responsabilità.

Nei fatti si basa sulla scomposizione e parcellizzazione dei processi di lavorazione nei singoli elementi costitutivi (a cui possono essere assegnati tempi e costi standard di esecuzione) che sarà applicata massivamente nella produzione industriale partire da Henry Ford (1863 – 1947) con l’adozione delle catene di montaggio.

Allargando l’orizzonte il termine di taylorismo (toyotismo nei suoi sviluppi) indica tutti gli aspetti di un lavoro, sia manuale che impiegatizio, organizzato secondo criteri ripetitivi, parcellizzati e standardizzati che, progressivamente si è diffuso in tutti i settori (banche, uffici, catene commerciali, aeroporti, servizi, etc) con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e qualità, nonché di ridurre i costi.

 

 

La programmazione sociale, pur non dichiarandolo apertamente, utilizza largamente l'approccio allo scientific management in quanto riduce la possibilità di errori, falsità, incertezze, indeterminatezze ed ambiguità: si tratta, in sintesi, della applicazione dei principi di logica e razionalità nonché di metodo scientifico ed evidenza.

In particolare una forma di taylorismo la si ritrova nell’approccio sinottico (direzione top down) in cui vi è un’unica entità di programmazione che possiede una conoscenza completa, complessiva, sintesi dei differenti punti di vista,  da cui dipendono obiettivi, azioni e criteri valutativi.

Ma è un approccio che ritroviamo anche:

e, quindi, in tutta la Costruzione di un progetto.

 

La possibile fallacia complessiva

L’applicazione di un approccio scientific managemen alla programmazione rischia di far perdere di vista la visione generale e di incorrere in una forma di “paradosso del Titanic” (vedi La valutazione) in cui si ottimizza la posizione delle sedie a sdraio sul ponte mentre la nave affonda. Sarebbe a dire che è possibile che ciascun passaggio può essere “ragionevole” e realizzarsi perfettamente, così come lo si era immaginato e previsto, ma il progetto vada male o, addirittura, possa evolversi in un disastro complessivo. Infatti un progetto (e tanto più un programma complesso) tende ad avere una sua dimensione olistica che forse può non essere rappresentata dai suoi singoli passaggi. E' la logica delle previsioni probabilistiche, senza contare i possibili effetti inattesi di un programma.

Lo stesso approccio lo si ritrova, molto spesso, anche nella organizzazione e gestione dei servizi sanitari come sociali in cui, per successive specializzazioni, si opera una parcellizzazione delle prestazioni ed erogazioni (attraverso specifici bonus) perdendo il senso complessivo dell’intervento, Ma le variabili che costituiscono la vita di una persona non rientrano in schemi uguali tra loro e mettere al centro la macchina organizzativa e non il bisogno reale può provocare disastri.

In termini di programmazione è il tema della programmazione integrata che tende a superare gli specialismi che fanno crescere la frammentazione e la specializzazione per materie che tende a scomporre in molteplici settori e competenze autonomi l’unitarietà di un astratto benessere.

 

 


Approfondimenti:

 Bonazzi G., Taylorismo, Treccani

https://www.treccani.it/enciclopedia/taylorismo_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/

De Masi D., Taylor. L'organizzazione scientifica del lavoro, Milano, ETAS 2004

Favarin I., Sanità, Taylorismo e catena di montaggio. Non tutto è da buttare, Quotidiano sanità 2024

https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=57961

Kanigel R., The One Best Way: Frederick Winslow Taylor and the Enigma of Efficiency, Viking 1997

Longo G., Medicina, tutti i limiti del taylorismo, Avvenire 2016

https://www.avvenire.it/agora/pagine/taylorismo-

Previtali P., La sfida del management sanitario: organizzazione e innovazione del sistema di welfare, Pavia University Press 2019

https://www.researchgate.net/publication/330825518_La_sfida_del_management_sanitario_organizzazione_e_innovazione_del_sistema_di_welfare

Trabucchi M., La medicina contemporanea e il modello McDonald’s. Tra taylorismo, lotta agli sprechi e attenzione al paziente, Sanità24 2016

https://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2016-02-16/la-medicina-contemporanea-e-modello-mcdonald-s-taylorismo-lotta-sprechi-e-attenzione-paziente-095155.php?uuid=ACXNvMVC

Taylor F., The Principles of Scientific Management, Harper & Brothers publishers 1919

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Giorgio Merlo genn 2024