Trasporti
Un esempio relativo alla Provincia di Torino
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La situazione
I materiali presentati di seguito sono desunti dalla documentazione del Servizio Solidarietà Sociale della Provincia di Torino per la Prima Conferenza dell'Ufficio di Piano Provinciale 15/12/2010
http://www.provincia.torino.gov.it/salute/convegni/pdf/scheda_trasporti.pdf)La totalità dei Piani di Zona del primo ciclo di programmazione segnala la priorità del tema trasporti, secondo due accezioni: mobilità sul territorio; accessibilità ai servizi.
La mobilità è intesa in termini di:
opportunità di spostarsi e muoversi liberamente e con autonomia sul territorio (consortile ed extra) per tutta la cittadinanza;
possibilità di spostarsi e muoversi sul territorio per le persone in difficoltà;
opportunità di realizzare forme di aggregazione/integrazione sociale/tempo libero per: anziani, disabili, giovani, adulti (in assenza di reti di supporto);
mobilità lavorativa
diritto allo studio
mantenimento dell’anziano nel proprio contesto abitativo.
L’ accessibilità è intesa quale esigenza di:
migliorare la fruibilità degli spazi esterni e dei mezzi di trasporto, attraverso la riduzione/eliminazione delle barriere architettoniche (segnaletica, cartellonistica, messa a norma delle fermate, mezzi di trasporto idonei,..);
favorire l’accesso e il raggiungimento dei presidi sociali/ sanitari/educativi (adeguato sistema dei trasporti pubblici);
rendere le città “accessibili, fruibili e sicure” per tutta la cittadinanza.
L’accessibilità implica in primis il miglioramento del trasporto pubblico e dei servizi di accompagnamento forniti dal Volontariato e dalle Cooperative sociali operanti sul territorio.
I bisogni per targets
anziani (ultra 65enni auto e non auto sufficienti, non auto sufficienti, con basso reddito, privi di una rete familiare-amicale, con limitata capacità motoria, in carico ai servizi sociali) è bisogno di raggiungere gli uffici pubblici e i presidi sanitari e sociali;
disabili (portatori di handicap frequentanti le scuole dell’obbligo, gli istituti superiori, l’università; con problemi visivi o deambulatori; privi di una rete familiare-amicale; a basso reddito; con disabilità motoria; fascia 0-16 anni) e abbattimento di barriere architettoniche, bisogno di accompagnamento e trasporto a scuola, nei luoghi di lavoro/tirocini , nei centri sportivi e ricreativi, servizi di riabilitazione
adulti in difficoltà (cittadini in generale e soggetti che non hanno possibilità di muoversi liberamente sul territorio; cittadini in condizioni di disagio sociale; cittadini in carico ai servizi sociali; famiglie in difficoltà, nuclei monoparentali; soggetti fascia 18-64 anni) è miglioramento del trasporto pubblico locale, bisogno di muoversi per raggiungere e accedere ai servizi sanitari, sociali, educativi sul territorio e di spostarsi da un Comune all’altro
minori/giovani (soggetti: in carico ai servizi sociali; fascia 11-15 anni delle zone periferiche; fascia 6-17 anni; fascia 13-18 anni; fascia 6-18 anni; fascia 13-19 anni) e per i minori bisogno di accompagnamento a scuola, per i giovani bisogno di accessi facilitati al sistema trasporti per raggiungere i luoghi di aggregazione.
Nonostante i bisogni siano trasversali a tutti i target considerati, le risposte fornite dai Piani di Zona in termini di azioni progettuali si sono concentrate prevalentemente su due target “tradizionali”: anziani e disabili.
Spesso gli interventi che si sono attuati per queste 2 categorie hanno puntato sul potenziamento dei servizi sostitutivi/integrativi offerti dal Terzo Settore, e in particolare dal volontariato.
Sul tema della mobilità e dei trasporti, ad ogni modo, molti Piani di Zona hanno ideato azioni trasversali e di sistema.
Marginali, invece, sono le esperienze di realizzazione di tavoli di concertazione espressamente orientati a queste politiche e, più nello specifico, all’elaborazione di piani dei tempi e degli orari delle città, in un quadro di armonizzazione dei tempi di vita.
La situazione nel territorio appare molto diversifica, come si evince dai grafici seguenti:
1. indice di gravità nell'accesso ai servizi pubblici calcolato utilizzando come indicatori le disponibilità private e l'offerta di mezzi pubblici, su base consortile
(per una disamina del metodo vedasi la scheda Piani e Profili di Salute)
2. indice di accessibilità al Servizio sociale, su base comunale
(per una disamina del metodo vedasi la scheda Identificazione di bacini di utenza)
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“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amiciGiorgio Merlo agosto 2014